gente di SAM, il 03/06/2014 ad Asti sono riuscito a portare il nostro nobile sport tra le mura scolastiche
Faccio 5a in un istituto tecnico e siccome quest'anno se dio vuole abbandonerò la scuola dopo la matura, ho deciso di lasciare dei ricordi a quella scuola.
A febbraio cominciai a parlare con il mio professore di questo sport e lui era molto a favore di proporre una giornata dedicata al SOftair.
Allora cominciai a cercare un posto dove praticarlo.
Avevo pensato ad un boschetto fuori città ma il costo dei trasporti era esagerato per portare 2 classi intere.
Allora optai per il bosco/giardino pubblico affianco alla scuola.
Cominciò cosi il mio giro nel girone del comune.
Andai dal vicesindaco per fare richiesta di occupazione di suolo pubblico, fin li nessun problema.
Era fatto, al vicesindaco piaceva l'idea e la stampa aveva cominciato a lavorare ad un articolo per avvisare le persone di questo evento pubblico.
I problemi sono arrivati con l'assessore delle aree verdi, che ha fatto storie e mi ha trattenuto mezza giornata (non scherzo ) tra il suo ufficio e un sopraluogo del giardino.
Mi bocciarono l'idea per la vicinanza di palazzi.
MA come una mano dal cielo, il sindaco si oppose a questa St****a e mi ha dato l'ok per organizzare il tutto.
Contattai un team di softair nell'astigiano che oltre ad essere squadra, aveva un campo e affittava l'attrezzatura.
Abbiamo accordato un prezzo e abbiamo organizzato.
Il giorno stesso ci siamo trovati: Io, il mio comrade, 3 ragazzi di questo team e il nostro meccanico/negozio di fiducia (in comune ad entrambe le squadre).
Iniziamo a delimitare il bosco con nastri, e personale addetto alle entrate.
Da quel momento, per quattro ore si sarebbe giocata la prima partita pubblica dell'astigiano (o anche del piemonte)
Io personalmente ho giocato poco, più per dare supporto ai novellini e gestire la situazione e sia come arbitro.
Le partite si sono svolte ,incredibilmente, in modo perfetto.
L'unico danno recato è stato il pezzo di congiunzione del calcio al body di un m4 del team.
I ragazzi si sono divertiti, e ovviamente hanno cambiato idea su questo sport (prima ci definivano bambini che si sparano addosso, guerrafondai e ecc.)
ora vogliono cominciare anche loro.
Sono rimasto molto soddisfatto sia del team che ci ha affittato l'attrezzatura e sia dei ragazzi che hanno partecipato all'evento.
Siccome pubblico, hanno partecipato come osservatori i pedoni, altre scuole e perfino degli anziani che tra loro ricordavano i bei momenti della leva obbligatoria.
Infatti, poi sull giornale "la provincia" verrà pubblicato un articolo con quello che è stato fatto.
volevo condividere questa esperienza con voi del mondo del softair, sperando di essere di ispirazione per altri eventi di questo "calibro".
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