ANTEFATTO
Crisi Ucraina, Putin spaventa la Polonia
LO SCETTICISMO DI VARSAVIA. Con l'aria scettica di chi la sa lunga sulle mire di Mosca, Sikorski è volato a Kiev il 21 febbraio assieme ai colleghi tedesco e francese per far firmare a Yanukovich la resa condizionata, divenuta carta straccia il giorno dopo. Ma era il meno convinto del terzetto europeo. Da quando gli ucraini hanno ricominciato a protestare ha sempre saputo che Putin avrebbe sferrato la sua zampata e che sarebbe poi stato difficile fermarlo: «I predatori aumentano l'appetito quando azzannano una preda», ha detto alla stampa.
Il timore un'azione revisionista russa
(© Ansa) Vladimir Putin, presidente russo.
L'annessione della Crimea ha riaperto in Europa centrale ferite che in un quarto di secolo non potevano cicatrizzarsi. Negli Stati che fino a 25 anni fa erano sotto l'ombrello sovietico, l'annessione russa della Crimea non suscita solo la verbale indignazione che arriva dalle cancellerie di Berlino, Roma e Parigi, ma un vero e proprio terrore.
Uno stato di guerra permanente in Ucraina o, peggio, un'azione revisionista di Mosca che rimetta in discussione gli equilibri geopolitici emersi dal 1989 sono questioni che minacciano direttamente la loro sicurezza nazionale: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania e repubbliche baltiche stanno vivendo con angoscia l'accelerazione della storia sui loro confini orientali; in Estonia e Lettonia vivono un po' marginalizzate consistenti minoranze russe eredità del periodo sovietico. È in corso un frenetico lavorio diplomatico per stringere i legami reciproci e fare da contraltare al realismo impersonato dalla cosiddetta Vecchia Europa.
I LEGAMI ECONOMICI CON MOSCA. Il problema è che anche questi Paesi non sanno bene che pesci prendere. I legami economici con Mosca erano ripresi dopo i primi anni di gelo e si sono consolidati nell'era di Putin. Rapporti commerciali, joint venture di imprese, dipendenza da gas e petrolio: sono gli stessi vincoli che pesano nelle valutazioni che si fanno in Germania, Francia e Italia. In più, la gestione della politica di avvicinamento di Kiev all'Europa, che Bruxelles aveva di fatto delegato loro, non è stata un successo diplomatico e il fallimento di Vilnius ha rappresentato uno dei detonatori della valanga successiva.
IL DETERRENTE DELL'OMBRELLO NATO. È per questo motivo che anche la Nuova Europa si muove questa volta con i piedi di piombo, convinta comunque che l'ombrello militare della Nato rappresenti un deterrente sufficiente a segnare un limite. La Polonia ha assunto la guida del gruppo dei Paesi centro-orientali, forte del peso crescente conquistato negli ultimi anni dentro le istituzioni europee. E Sikorski, uomo che ha solidi rapporti negli Stati Uniti, si muove anche lui con passi felpati, una prudenza inimmaginabile solo qualche anno fa, quando le leve della politica di Varsavia erano manovrate dagli irrequieti gemelli Kaczynski. La crisi ucraina è una sfida per tutti e la chiave decisiva è nella capacità di stabilizzare la situazione a Kiev ed evitare una spaccatura fra Est e Ovest del Paese. Operazione impossibile senza riportare Mosca al tavolo delle trattative.
MIL-SIM AGAINST THE EMPAIRE FIRST EDITION
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alamoscout@gmail.com,giussanifabrizio@live.it
Le date sono a breve perchè le partecipazioni verranno prese direttamente in fiera in contemporanea,perciò chi blocca il posto avrà un tempo breve per procedere al pagamento massimo 3 gg dopo la pubblicazine dell nr di carta ,dopo di che se non si riuscisse ad effettuare il pagamento si passa nelle riserve in attesa di essere inseriti.
Raggiunto il nr massimo degli operatori le iscrizioni si chiuderanno automaticamente
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ci saranno info sempre aggiornate
Deceptcon bloccano a breve nr operatori fazione NATO
VII Battaglione bloccano a breve nr operatori fazione RUSSA