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Discussione: come tagliare una molla - depotenziare

  1. #1
    Cavallo di Frisia

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    Predefinito come tagliare una molla - depotenziare

    Leggo in giro sul forum che tagliare una molla è un'operazione che non andrebbe fatta, che per tagliare bisogna prima calcolarsi la K (costante elastica), che si rischia di alterarne le caratteristiche, ed altre cose del genere.
    Beh.... tagliare una molla è un'operazione abbastanza semplice e che io consiglio di fare, piuttosto che buttar via tutti i molloni cinesazzi che togliamo dai low-cost over.
    Di solito è un'operazione che io compio "ad occhio"..... calcolare la K di una molla non è una cosa semplice da fare, senza possedere gli strumenti adatti, oltre ad essere una cosa del tutto superflua, nel nostro caso.
    Come regola generale, ma che non è "vangelo" , se l'ASG è leggermente over, bastano un paio di spire, se è oltre 1,3J consiglierei di cominciare a tagliarne 4.
    Mal che vada si rischierà di trovarsi con una ASG che esce a 0,80 J, il che non mi pare assolutamente una tragedia... anzi...
    Il taglio si può effettuare con facilità con qualsiasi tronchese da fil di ferro, e preferibilmente sull'estremità posteriore della molla, dove il guida-molla in ogni caso tiene ben allineate le spire durante il lavoro in compressione.
    E' poi invece importante "appiattire" l'ultima spira, dove si è effettuato il taglio... nel senso... non si può lasciare la molla così

    perchè lavorerebbe disassata, riducendo di molto la sua vita utile e rischiando di rovinare pistone e guide.
    Per "appiattirla" basta arroventare l'ultima spira sul gas di un fornello ed immediatamente, con una pinza, appiattire la spira in modo che risulti così :

    ATTENZIONE : a NON raffreddare repentinamente la molla (tipo sotto un getto d'acqua) dopo l'operazione, perchè in questo modo la temprereste rendendo MOLTO fragili le spire riscaldate.
    Lasciate invece raffreddare la molla a temperatura ambiente.
    Se poi foste veramente pignoli potreste anche molare l'estremità per renderla perfettamente perpendicolare all'asse (come la molla dell'ultima fotografia)

    Rimontate la molla e misurate al chrony, calcolando che dopo i primi cicli di sparo la molla tenderà ad "assestarsi" (le spire riscaldate cedono leggermente) e quindi la potenza potrebbe calare di un qualcosina nel breve periodo.

    Buon lavoro.

    p.s. : non possiedo ne' la scienza infusa, ne' sono un auto-didatta..... semplicemente... lavoro in un mollificio.

  2. #2
    jet
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    ottima guida

  3. #3
    SAMaximum



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    osservazioni corrette ma, dove è ce hai letto di calcolare il k e menate del genere?
    insomma, son giocattoli, mica astronavi

  4. #4
    Veterano L'avatar di -Roccia-
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    ecco al 90% la motivazione del mio problema postato in tech center...ho omesso di appiattire la parte tagliata,e a lungo andare si è rovinata..ottima guida,sempre avere tutto sottomano...

  5. #5
    Cavallo di Frisia

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    Quote Originariamente inviata da TEX_ZEN Visualizza il messaggio
    osservazioni corrette ma, dove è ce hai letto di calcolare il k e menate del genere?
    insomma, son giocattoli, mica astronavi
    su SAM si legge di tutto....
    https://www.softairmania.it/threads/...enza-in-fisica

  6. #6
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    azz io non ho appiattito in quel modo, ho semplicemente molato la parte tagliata per enderla piatta...

  7. #7
    Cavallo di Frisia

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    Quote Originariamente inviata da angeloshooter Visualizza il messaggio
    azz io non ho appiattito in quel modo, ho semplicemente molato la parte tagliata per enderla piatta...
    purtroppo non basta.... l'ultima spira non deve fungere da elemento elastico, bensì da base di appoggio per tutto il resto della molla.....

  8. #8
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    Quote Originariamente inviata da angeloshooter Visualizza il messaggio
    azz io non ho appiattito in quel modo, ho semplicemente molato la parte tagliata per enderla piatta...
    E mi sa che nell' ics e pure così la molla... ho sicuramente dimenticato di appiattire la parte finale.

  9. #9
    SAMaximum



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    in questa maniera si riesce ad avere una potenza piu costante
    io poi preferisco montare la parte tagliata nel pistone cosi in caso di snervamento della spira tagliata il pistone contrrebbe il movimento
    scolta na cosa visto che sei del mestiere e magari sai spiegare meglio:
    che differenza c'è in compressione tra una molla a passo variabile e una a passo fisso?
    io la mi a teoria la ho ma volevo sentire un esperto...

  10. #10
    Cavallo di Frisia

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    le spire a passo varibile hanno due funzioni :
    1 ) rendono l'azione della molla "progressiva" nel senso che inizialmente serve minor forza per comprimere la molla, mentre la forza necessaria aumenta man mano che la molla viene accorciata comprimendola. Ciò , nelle ASG, comporta una minore sollecitazione nel momento in cui il selector ingaggia la cremagliera del pistone. In estensione, la stessa cosa..... maggior forza inizialmente, il che aiuta a vincere in minor tempo l'inerzia del pistone, per poi diminuire progressivamente la forza che la molla esprime.


    2) la seconda funzione, ma che non comporta alcun vantaggio nel nostro caso, è quello di non fare aggrovigliare le molle una dentro l'altra quando vengono imballate tutte assieme. Passi variabili rendono più difficile che una molla si inserisca nell'altra (longitudinalmente) incastrandosi e formando una "palla" inestricabile. Ma questo avviene sopratutto nelle molle di piccole e piccolissime dimensioni.

    Spero di aver soddisfatto la tua curiosità..!
    Ultima modifica di calcifer; 21/04/2011 a 17:20

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