Salve a tutti.
Dunque, esiste già una recensione che tratta bene o male lo stesso argomento, e la potete trovare qua, però visto che le fotografie non sono direttamente inserite e che ci sono alcune differenze costruttive (materiali impiegati) che non ho notato nella mia replica, provo a fare una recensione dettagliata.
Io la replica l'ho comprata molto di recente sul mercatino, ma il prezzo dell'articolo sull'etichetta presente sul bordo della scatola è di ben 69 €, non ho dubbi che può essere trovato a meno.
Passo subito alla carrellata di fotografie, dalla confezione chiusa al prodotto aperto.
La scatola
Non ci spendo parole, è cartone a uno strato non ondulato.
Il lato DX che è uguale alla spalla sinistra (che non ho fotografato perché riporta l'etichetta con il codice a barre e il prezzo), riporta il consiglio di ottenere il manuale mediante accesso al sito Element, dove non c'è traccia di tal istruzione.
All'apertura, troviamo il nostro 552 replicato avvolto e protetto da una pessima gommapiuma, è molto rigida.
Non troviamo batterie ma una confezione di Silca Gel, ovvero il sale anti umidità.
La replica
Peso a vuoto di 242 g, con batterie 289, l'originale è 309 g.
La prova calamita ha dato come esito che solo le viti hanno una percentuale di ferro, tutto il resto delle parti metalliche è in lega.
Le fotografie seguenti mostrano solo la replica, e nel mentre ho pensato che potevano essere utili le dimensioni, così da poterlo eventualmente paragonare con altre repliche oppure quello originale.
Ho trascritto le misure in mm e, onde evitare di rendere troppo caotica una sola immagine, ho preferito scrivere le misure su più di una fotografia.
Si notano dei loghi parzializzati: infatti sono parzialmente presenti, ma non corretti, quelli sul cappuccio, ma mancano totalmente quelli sul contenitore batterie.
Questa una foto che ci fa notare la mancanza della "F" sull'angolo basso DX del cappuccio e la linea orizzontale che probabilmente serve per allineare bene l'adesivo.
Inoltre la dicitura militare è distanziata da uno SPAZIO/SPAZIO, nella replica i due SPAZI non risultano.
Anche qui notiamo altre grosse pecche: i fori per la regolazione alzo/ deriva sono sbagliati, entrambi dovrebbero essere circolari.
Le viti di regolazione svolgono il loro dovere, anche se ricordo che più di un utente le ha spezzate durante la regolazione dell'alzo.
Le prossime due foto sottolineano la totale assenza di antiriflesso sulla lente di volata.
E, in questa, ahimé, si intuisce quanto anche l'altra lente (e ben più utile) è uno specchio!
La pulsantiera risulta ben replicata: i pulsanti sono gommati e sagomati correttamente, le viti superiori sono a testa piatta e quelle inferiori a testa bombata, come l'originale.
Naturalmente il tasto NV non permette davvero il passaggio alla visione con visore notturno ma solo al colore verde/ rosso.
Questa l'ultima misura presa, ovviamente monta su slitte weaver.
Evidente è la totale assenza di adesivi di produzione, matricola e CE... oltretutto anche i fori per le viti sono posizionati diversamente.
Sulla replica è presente un piccolo sigillo di non apertura sulla vite in alto a SX.
Il vano batterie si apre come nella versione originale, infatti è lui che effettivamente contiene le batterie e non il corpo della replica, ma comunque non riporta il logo L3 Eotech, come invece è presente sulla versione originale (da entrambi i lati) e neppure il senso di polarità delle batterie.
Il senso di polarità è presente sul disco di contatto ma, queste sono esattamente opposte all'originale, ovvero nella replica la batteria di SX si monta con il negativo verso la lente di volata e la batteria di DX con il positivo, sempre verso volata, esattamente l'opposto dell'originale!
Usa x2 AA.
L'elettronica
Al contrario di quello letto su vari su molti siti, a me le regolazioni (utilizzando le frecce presenti sulla pulsantiera) sembrano essere 8 per ogni colore (8 rosso e 8 verde), contro le 30 di quello originale (che si riducono a 10 per la NV).
La vista frontale fa trasparire il led, ma questo è impossibile da individuare di giorno, eccezione fatta per chi gioca contro giocatori mezzi uomini e mezze aquile!
Il nostro sistema di mira è rappresentato da un punto tondo con croce interna.
I difetti della replica sono tanti, ma il più nojoso è di sicuro l'effetto specchio (se proprio vogliamo anche lo scarso numero di regolazioni), queste alcune fotografie con apparecchio acceso in pieno giorno, con molta luce.
Quel cerchio che si vede in tutte le fotografie non è un dot ma la fotocamera del cellulare!
Nella prima sono con luce diretta e guardo un punto illuminato con la stessa intensità luminosa.
In questa punto verso un luogo con minor luce con sole alle mie spalle.
In quest'ultima sto puntando verso luce intensa da un luogo con meno luce, ed è la situazione più accettabile.
Foto su di una replica fucile
Conclusioni
Questo sistema di puntamento lo dobbiamo considerare proprio come una replica: il suo costo è accessibile e, ovviamente, presenta molti svantaggi che gli impediscono di essere paragonato alla versione L3 (e mi sembra anche giusto).
Di suo, devo ammettere però che è un sistema nato per il tiro intuitivo e rapido, per cui è necessario tenere entrambi gli occhi per farlo e questo porterebbe a ridurre il problema dell'effetto specchio (infatti il cervello collimando le immagini dell'occhio debole con quello forte permette quasi di bypassare il difetto, certo che bisogna imparare a guardare l'obiettivo attraverso il circolo, ma è solo questione di allenamento)... scrivo ridurre perché con forte luce alle spalle non si vedrà MAI il circolo, quindi tirerete usando la finestra di mira.
Naturalmente soffre anche di un enorme effetto di parallasse.