Un torneo fuori dai canoni fin dal principio: hacker, infiltrati, scommesse online. Scopo della missione? Distruggere una pericolosa organizzazione dedita alle scommesse online e disattivare le sue perverse “realtà virtuali”.
Accettata la missione veniamo immersi già da subito in un mondo virtuale, da dove scaricare book, raccogliere informazioni, contrattare la fornitura di radio modificate… ed è solo l’inizio!
Catapultati nella splendida location di Altamura ha via la fase di intelligence: tra bettole frequentate da loschi figuri, covi di guerriglieri e poliziotti russi troppo giovani per aver combattuto sul fronte orientale si raccolgono le info rimaste, si colmano gli spazi bianchi e, finalmente, si passa all’azione.
Qui vanno fatti davvero i complimenti degli organizzatori: le “realtà virtuali” sono davvero ben fatte! Una scenografia mozzafiato che ci ha portato in lungo e in largo nello spazio e nel tempo, dalla Chicago del proibizionismo alle giungle del Vietnam, dal disastro di Chernobyl fino a una base dell’aviazione inglese in Sierra Leone dove abbiamo potuto gustare l’ebbrezza del “volo” in elicottero!
In conclusione rinnovo i complimenti agli organizzatori per aver saputo gestire così tante squadre in un raggio d’azione così vasto, bene l'uso di What's Up per cercare di smistare le squadre tra i vari Obj e limitare le code (metodo da implementare e migliorare per cercare di evitare tempi morti) nonché per aver saputo realizzare delle splendide “realtà virtuali” che c’è sembrato un peccato disattivare. Un torneo avvincente, simpatico, che, alla sua terza edizione, è ormai una formula collaudata che come ho detto in altro post, al di là dell’azione in se e per sé, è un’occasione per incontrare tanti amici softgunner sparsi per l’Italia e per rafforzare lo spirito d’amicizia tra tutti i praticanti di questo meraviglioso sport.