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Discussione: SPC Eagle problemi con la dogana?

  1. #21
    SAM Maniaco


    L'avatar di Ahab
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    Dovresti leggerti l'ITAR ^^

    Ahab

  2. #22
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    si è vietato ma come è vietata l'esportazione di fondine, buffetteria in generale di origine "militare". E non parlo dell'RRV che comprate nello store online, parlo per esempio dell'RRV con etichetta militare, numero di contratto governativo, NSN ecc ecc. Quindi si, possono farti storie, ma se vogliono te le fanno anche se compri un semplice portacaricatori "militare" su ebay

  3. #23
    Recluta L'avatar di Wakiki
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    Ludwin in realtà non è vietata la detenzione della divisa, basta aver assolto gli obblighi di leva per aver diritto a detenerla, per indossarla in feste,cerimonie parate e quant'altro è richiesto il nullaosta da parte dello stato maggiore.Anche indossare una mimetica con le stellette è consentito, purchè non si cerchi di ingannare la pubblica fede passando per militare vero (atteggiamento imitatorio per falso ideologico).

  4. #24
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    L'avatar di ZAMBO
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    ..più che altro, sei sicuro che a quel prezzo ti danno l'spc completo di piastre?!

  5. #25
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    E se facessi scrivere all'esterno del pacco, sia in inglese che in italiano, che si tratta di una replica per il softair cambierebbe qualcosa?

    Nel caso lo fermasse la dogana statunitense ci sarebbero sanzioni per il mittente?

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  6. #26
    Vittima sacri****le a RedFoxy In attesa della conferma e-mail L'avatar di Shark86
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    Quote Originariamente inviata da ZAMBO Visualizza il messaggio
    ..più che altro, sei sicuro che a quel prezzo ti danno l'spc completo di piastre?!
    come ho scritto poco sopra, l'SPC ha le soft armor livello IIIA cucite NEL vest e assolutamente non rimovibili (se non vuoi distruggerlo)

    Quote Originariamente inviata da -Frost- Visualizza il messaggio
    E se facessi scrivere all'esterno del pacco, sia in inglese che in italiano, che si tratta di una replica per il softair cambierebbe qualcosa?

    Nel caso lo fermasse la dogana statunitense ci sarebbero sanzioni per il mittente?

    Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
    l'ITAR è una legge federale quindi nel caso succedesse qualcosa, chi te lo manda dovrebbe dare parecchie spiegazioni agli omini vestiti di nero
    però se ti può tranquillizzare conosco parecchi che hanno comprato gli SPC dagli usa e sono passati senza problemi. Un pò come per la pirateria, ogni persona ha scaricato almeno una volta un film/gioco/brano musicale illegalmente senza essere beccato, e poi c'è quello sfigato che si ritrova la polizia postale sotto casa per aver scaricato mezzo Mp3.....

  7. #27
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    Che mi risulti anche se non ho mai approfondito, l'acquisto di giubbotti antiproiettile e quant'altro similare, in Italia è consentito solo agli operatori delle FO e operatori della sicurezza nominati con decreto prefettizio
    Poichè le softshell dovrebbero essere le sotto piastre che si utilizzano per ridurre gli ematomi da impatto, in teoria potrebbero sfuggire a questa norma.
    La questione è che dubito assai che un operatore in dogana sappia discriminare in merito
    queste sono pertano le ipotesi che faccio:
    1) il materiale ti arriva, punto
    2) il materiale ti arriva ma devi pagare i dazi e fare la solita dichiarazione con non è fatto con le scimmie della Patagonia
    3) il materiale viene sequestrato viene inoltrata comunicazione alle Autorità e ...sono cazzi e mazzi perchè devi provare poi tu che non hai importato materiale vietato

    Una curiosità: ma che te lo fa fare rischiare ste' rogne per un tattico?

    @ Wakiki dai miei trascorsi in divisa, ricordo che, al termine del servizio, tutto il materiale doveva essere obbligatoriamente consegnato in magazzino. Tenere la mimetica, gli anfibi o quant'altro, per ricordo, era figlio del "chiudere un occhio" ma a tutti gli effetti diciamo un "prendere illegale" poichè di proprietà dello Stato
    Sempre ai miei tempi, da regolamento l'abbigliamento che detenevo a casa, era in elenco e sottoposto ad autorizzazione.

    Sul noto sito di aste propongono dei bellissimi "giubbottini" nuovi made in Israele dove è espressamente indicato che non vendono in Italia...ma se chiedi ..e compri....te li spediscono a tuo rischio, cosa che io preferisco evitare

  8. #28
    Traf****nte L'avatar di Ludwinprinn
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    La mia azienda era titolare di ex 28 TULPS (e io ero uno dei due titolari). La prefettura ci richiedeva di registrare tesserino militare o FFO agli acquirenti di gradi e distintivi e di controllare che chi acquistava un determinato grado avesse titolo di utilizzarlo (insomma niente mimetiche con gradi di colonnello a assistente capo della mobile).

    Per le stellette sono simbolo identificativo da regio decreto di fine 800 se non erro: per il TULPS sono sempre considerate un distintivo. In particolare non dovrebbe sorgere questo dubbio in quanto le mimetiche con le stellette dovrebbero avere l'etichetta EI, o carabinieri, o ecc. come tutte le forniture ufficiali.

    Per le protezioni balistiche sono vietate quelle con simboli identificativi di appartenenza alle FFO o con gradi ecc. (o i portapiastre in uso specifico all'EI, diversi da quelli USA e con le piastre NON intercambiabili con queste, rischio di invalidazione dell'assicurazione e di indennizzi di guerra per ferite per il soldato Italiano). Ne esistono anche versioni per il mercato civile. Non penso qualcuno possa vietare di proteggersi, dato che si può anche mettere vetri blindati alla macchina. Tra l'altro sapete ovviamente dell'esistenza dei giubbotti anti taglio\coltello? Quelli dove li mettiamo?

    Le guardie giurate Italiane hanno ad esempio licenza per l'utilizzo di arma da fuoco personale (anche fuori servizio), e fanno riferimento al Questore locale. Per quanto riguarda protezioni balistiche io non ho trovato nulla, in quanto a obblighi, nemmeno per loro.

    Poi signori... da questura a questura, e da funzionario a funzionario, CAMBIA tutto. Un funzionario mi disse che dovevo registrare gli anfibi in quanto dotazione in uso alla Polizia Locale (ed è vero effettivamente). Quindi determinate marche di anfibi non potrebbero essere vendute in quanto la MUNICIPALE di -paesino a caso sulle montagne- le ha acquistate come dotazione (da lì nasce la teorica necessità di etichetta specifica per il modello in dotazione).

    Quindi, come tutto in Italia, è legale finchè non vi rompono le palle.

  9. #29
    DRY
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    Quando ho comprato le marpat (con name tag ed etichetta di contratto) erano nelle buste.
    Ho sentito dire che le buste (anche le più grandi) non passano per la dogana.

    È vero o è solo una stronzata e ho avuto fortuna?

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  10. #30
    Traf****nte L'avatar di Ludwinprinn
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    La posta raccomandata semplice e la posta che per tipologia viene smistata con la corrispondenza normale non viene controllata (in particolare la posta al quale non è obbligatorio includere un modello doganale CN23 o CN24).
    Alcuni paesi, come la Cina, normalmente richiedono una dichiarazione per la spedizione di qualsivoglia corrispondenza che non sia una cartolina postale (motivo per cui ogni tanto vi tassano di 24€ un pezzo di ricambio costo 30€)

    Tutti i servizi che invece vengono consegnati da corriere, ad esempio un EMS che è uno standard internazionale, DOVREBBE far dogana obbligatoriamente. Poi può andare di fortuna.

    Per gli standard internazionali: https://www.upu.int/en.html


    Per roba americana: normalmente nessuno, da noi, controlla o si prende la briga di controllare materiale estero. Quello che è tassativo sui tessuti è il "made in"


    P.S. per quanto mi riguarda evito come la peste acquisti extra CEE per le mille problematiche che possono accadere. Fino a tre anni fà mi era più semplice e veloce ordinare un container di mimetiche e parka dal Pakistan che un paio di tasche dagli USA.
    Ultima modifica di Ludwinprinn; 28/10/2013 a 15:58

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