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Discussione: 13 anni ucciso dalla polizia.. aveva fucile finto in mano

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  1. #1
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    Quote Originariamente inviata da Mohs10Jack Visualizza il messaggio
    Io vorrei avere una risposta da parte vostra.... le dichiarazioni dell'agente sono ovviamente di parte e non mi interessano... qui ci siamo noi a discuterne

    Che la legge americana sia diversa dalla nostra si, ma non concordo che si basi sulla percezione del pericolo, ma bensì sull' effettivo, provato e conclamato pericolo, non credo sia soggettiva come dici tu, ma credo che invece sia soggetta alle leggi in vigore.... e nessuna legge ti dice di sparare perchè "credi" di essere in pericolo.... casomai la legge ti tutela se la situazione è riconducibile concretamente ad un pericolo per l'incolumità propria ed altrui, salvo aver prima attuato tutta la prassi per non mettercisi in pericolo.

    Non concordo neanche quando dite che (mi sembra che anche Zerosoft ne abbia accennato), in base alla legge italiana, ti devono prima sparare per poterti difendere....
    Non è assolutamente così: in Italia si cerca di valutare attentamente il contesto, e si valuta soprattutto se la difesa sia legittima o meno.
    La legittimità dipende solo dal fatto che la difesa sia UNICA soluzione al momento del fatto.
    Se a casa mia entrano delle persone armate, io non posso ne scappare, ne chiedere aiuto, e mi puntano l'arma in faccia (a me o anche ad altri) sono sono assolutamente autorizzato a usare l'arma (difesa domestica) anche se il malvivente non ha esploso un colpo.
    Ma dove sta scritto che ti devono prima sparare?
    Parto dal tuo post, nonostante alcune correzioni apportate al c.p. in materia di difesa personale, a fronte del generalizzato malumore della pubblica opinione, per un susseguirsi di fatti di sangue che avevano portato il gioielliere di turno all'accusa di omicidio volontario, la corrente giurisprudenza continua a contrastare pesantemente la legittima difesa e l'accusa minima di eccesso colposo è di default qualunque siano le condizioni dell'aggressore salvo che ti abbia sparato. Questo è un dato incontrovertibile salvo poi differenti valutazioni in sede di giudizio ma il gip viaggia così

    @Jump62 partecipo alla discussione ma ritengo che non sia di competenza di SAM indipendentemente da dove stiano le ragioni e i torti
    @Mohs (scusa se ti abbrevio) Wakiki sicuramente è più aggiornato ma una volta la procedura prevedeva l'intimazione "fermo o sparo" colpo in aria e poi( se non eri già morto) colpo possibilemente agli arti inferiori, in modo che al 90% il colpo finissse sull'asfalto e di rimbalzo ferisse o peggio, ignari passanti.
    Non so se ora sia cambiata, lo spero

    Una parentesi tecnica a proposito di arma automatica in dotazione alle nostre FO, mi sono riletto una bellissima recensione sulla Beretta M12 dove un esperto ne descriveva pregi e difetti, raccomandando per l'uso corretto, un addestramento di almeno 6 mesi e successive sessioni mensili in poligono di almeno 200 proiettili alla volta!! chi sa com'era (è?) la realtà delle cose è autorizzato al ghigno sarcastico.

    Detto ciò è morto un ragazzo (non bambino) di 13 anni forse per una grave imprudenza, viste le circostanze, un agente gli ha sparato presumendo di difendersi da un evento di grave minaccia all'incolumità sua e degli altri, se così sembrano essere andate le cose non penso sia andato al bar a brindare sullo scampato pericolo.
    Vorrei rammentare che, negli anni '90 se non ricordo male, in cui le rapine alle gioiellerie erano un fatto più che quotidiano, a Roma, un famoso giocatore di calcio di serie A entrò in una gioielleria di (pare) un conoscente simulando una rapina, questo per la tensione dei momenti non lo riconobbe, estrasse la pistola regolamente detenuta e lo uccise.
    Giudicare a freddo seduti ad una scrivania di fronte ad un pc al caldo della propria casetta o ufficio e tanto ma tanto facile nonchè un pochetto superficiale
    Ultima modifica di zerosoft; 29/10/2013 a 20:02
    L'ESPLOSIONE E' IL SOLO MODO CON IL QUALE UNA BOMBA TI COMUNICA CHE HAI SBAGLIATO MESTIERE (rif.G.A.PS) SEMEL ERRARE LICET

  2. #2
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    Quote Originariamente inviata da zerosoft Visualizza il messaggio
    Parto dal tuo post, nonostante alcune correzioni apportate al c.p. in materia di difesa personale, a fronte del generalizzato malumore della pubblica opinione, per un susseguirsi di fatti di sangue che avevano portato il gioielliere di turno all'accusa di omicidio volontario, la corrente giurisprudenza continua a contrastare pesantemente la legittima difesa e l'accusa minima di eccesso colposo è di default qualunque siano le condizioni dell'aggressore salvo che ti abbia sparato. Questo è un dato incontrovertibile salvo poi differenti valutazioni in sede di giudizio ma il gip viaggia così

    @Jump62 partecipo alla discussione ma ritengo che non sia di competenza di SAM indipendentemente da dove stiano le ragioni e i torti
    @Mohs (scusa se ti abbrevio) Wakiki sicuramente è più aggiornato ma una volta la procedura prevedeva l'intimazione "fermo o sparo" colpo in aria e poi( se non eri già morto) colpo possibilemente agli arti inferiori, in modo che al 90% il colpo finissse sull'asfalto e di rimbalzo ferisse o peggio, ignari passanti.
    Non so se ora sia cambiata, lo spero

    Una parentesi tecnica a proposito di arma automatica in dotazione alle nostre FO, mi sono riletto una bellissima recensione sulla Beretta M12 dove un esperto ne descriveva pregi e difetti, raccomandando per l'uso corretto, un addestramento di almeno 6 mesi e successive sessioni mensili in poligono di almeno 200 proiettili alla volta!! chi sa com'era (è?) la realtà delle cose è autorizzato al ghigno sarcastico.

    Detto ciò è morto un ragazzo (non bambino) di 13 anni forse per una grave imprudenza, viste le circostanze, un agente gli ha sparato presumendo di difendersi da un evento di grave minaccia all'incolumità sua e degli altri, se così sembrano essere andate le cose non penso sia andato al bar a brindare sullo scampato pericolo.
    Vorrei rammentare che, negli anni '90 se non ricordo male, in cui le rapine alle gioiellerie erano un fatto più che quotidiano, a Roma, un famoso giocatore di calcio di serie A entrò in una gioielleria di (pare) un conoscente simulando una rapina, questo per la tensione dei momenti non lo riconobbe, estrasse la pistola regolamente detenuta e lo uccise.
    Giudicare a freddo seduti ad una scrivania di fronte ad un pc al caldo della propria casetta o ufficio e tanto ma tanto facile nonchè un pochetto superficiale
    Re Cecconi, calciatore della Lazio, il 18 gennaio 1977 entrò in una gioielleria e per fare uno scherzo pronunciò la sfortunata frase: "datemi tutto...è una rapina" Il gioelliere che, come me, non seguiva il calcio, spaventato, estrasse la pistola e lo freddò!

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