Scusami Becks, ma io mi permetto di sottolineare nuovamente come l'associazionismo sia un'altra cosa.
Leggo: la mancanza di lavoro e denaro può portare qualcuno a cercare occasioni di lavoro anche in questi campi, e finchè si fa in modo corretto non vedo cosa ci sia di male in questo... nulla da eccepire, ma lo si dovrebbe fare senza utilizzare la figura giuridica dell'ASD.
Si fonda una società che abbia ad oggetto l'attività softair e sul guadagno si pagano le tasse.
Perchè, se da una parte ci sono il diritto al lavoro, al relativo compenso, la tutela dell'impresa e dell'iniziativa privata, dall'altra ci sono i doveri che ne derivano.
Ancora: Quando alcuni parlano di denaro che immettono i soci nel club, lo sanno vero che in teoria è denaro che andrebbe registrato come donazione spontanea? Non è che una associazione può incamerare soldi così dal nulla, che appaiono solo nel bilancio di fine anno, e non si sa da dove sono arrivati e/o che fine fanno. ... immagino che ogni Associazione preveda innazitutto il versamento di un'iscrizione e di una quota annuale.
Quando mi è capitato di organizzare qualcosa ho utilizzato quei fondi (che verranno ripianati, probabilmente solo in parte, dalle quote di iscrizione delle squadre partecipanti, se faccio una cosa carina) e il materiale scenografico accumulatosi da eventi precedenti o che qualcuno aveva messo a disposizione pagandolo di tasca propria. Mi è capitato sovente... ma non mi sento di "aver donato", piuttosto di aver condiviso quello che ho con gli altri. Ognuno mette quello che ha, che può, che vuole... se non ci si arriva, si riducono le pretese su quanto si vuol realizzare o chi ha di più, fa un piccolo sforzo. Ma non farei mai segnare "donazione di"!
Da ultimo.
I nostri libri cosidetti contabili sono per uso interno, e giustamente un segretario terrà aggiornate entrate-uscite fornendo ad ogni richiesta o ad ogni assemblea il rendiconto. Ma attenzione al termine fuorviante di "bilancio" ... noi non siamo aziende ed una serie di procedure ci sono assolutamente estranee.
Poi, cò tutti 'sti soldi... ma che ci dobbiamo fare?
I Royal Marines Commando pagano 20,00 euro di iscrizione la prima volta e 80,00 euro di quota annuale: ognuno riceve innanzitutto berretto, patch, t-shirt, sacca in tela Royal Marines, polizza.
Poi Under Armour tactical heatgear t-shirt.
A seguire 5.11 oppure Under Armour tactical coldgear socks, rumhall gialla nero e bianca.
Successivamente, partecipando ad eventi 24H, Under Armour tactical coldgear longsleeve t-shirt oppure Under Armour tactical coldgear leggings, Under Armour tactical coldgear hood, Under Armour liner gloves, Cyalume elettronico, patch Task Force Britannia (se si tratta di un evento di questo Gruppo).
L'ASD, tra l'altro, mette a disposizione una decina di tende Quechua, 4 bivi shelter in goretex, otto completi da neve, otto completi Desert Night, una decina di completi jacket&trousers Snugpak reversible, 3 ASG Colt... ed enne materiale di altro tipo.
Abbiamo pagato il corso di cartografia serio ad almeno otto membri del club...
... siamo solo noi che facciamo uscire tutto questo dalla nostra quota associativa?
Una ASD che non è mai stata composta da più di 25 persone?
Io credo che dovremmo tornare un po' alle origini... ridimensionare le nostre pretese e apprezzare quello che ciascuno è in grado di condividere con gli altri.
Oppure, ci mancherebbe... io ho 53 anni, ho in parte vissuto altre cose... e non voglio capire "come va il mondo".
Sicuramente anche quello di certo SoftAir "moderno".