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Discussione: DINGO'S FURY 24h HSA Treiste 25/26 maggio 2013

  1. #11
    Spina L'avatar di New Spirit
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    Stingers Besozzo (VA)
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    Ciao, ho gia avuto modo di ringraziare a nome degli Stingers i Sat che ho incontrato a fine evento e colgo l'occasione di ringraziare tutti i ragazzi che con il loro impegno han reso possibile la Wasp. Grazie!! ... stiamo ultimando il nostro debriefing e presto pubblicheremo.

  2. #12
    Spina
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    SAT - Soft Air Tergeste
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    Aspettiamo impazienti!!!!!:d

  3. #13
    Spina L'avatar di FEZ LGM
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    A nome di tutti gli LGM (sia contro che interdizione) ringrazio gli organizzatori per l'evento.

    Per me è stato l'ennesima WASP NEST e a maggior ragione continua ad esser un appuntamento fisso della stagione.
    Gente onestissima, mai nessun problema, campo bellissimo,insomma consiglio vivamente a tutti di venir a giocare piu spesso dalle parti di trieste...non rimarrete delusi.
    A breve i due C.ti posteranno i deb e le foto.

    CIao a tutti e ci vediamo presto!!!

  4. #14
    Spina
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    SAT - Soft Air Tergeste
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    24 Oct 2005
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    Grazie FEZ!!!!!! Ma ora siamo noi ad aspettare il vostro evento!!!!!!!!!

  5. #15
    Recluta L'avatar di Dinger LGM
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    Lupi Grigi Murmansk
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    Mi accodo al ringraziamento di Fez nei confronti di uno dei pochi gruppi del panorama Soft Air Italiano che ancora si impegna per mettere in piedi eventi degni di nota. Grazie ai Sat e ai loro amici Fallout e Wildbirds per avere organizzato questa ennesima avventura. Ma veniamo al nostro debrief.

    Pattuglia LGM Incursori
    Dopo aver svegliato la contro rimasta in branda (vergogna[]), alle 07:00 prepariamo zaini ed equipaggiamento e ci dirigiamo alla volta della ridente e vivace cittadina di Prosecco, nota per la sua calda accoglienza alla gente forestiera e per gli innumerevoli locali, in cui facciamo un'abbondante colazione. A stomaco pieno, ci dirigiamo verso il punto di infiltro, mentre attorno non si vedono nuvole nere... per fortuna, c'erano solo quelle blu, viola e bordeaux. Partiamo già con i goretex addosso, tanto l'erba è fradicia e di sicuro pioverà a breve. Foto di rito finchè siamo fighi e in forza, e partiamo. La via di infiltro prescelta risulta impraticabile, siamo subito costretti ad adattare il piano. Il navigatore-ex-parà Imbo dirige gli scout lungo una via alternativa dove, attraverso passaggi improponibili, riusciamo a infiltrarci in AO. Appena entrati e subito sentiamo voci. L'area risulterà una delle più presidiate. Dopo meno di 50mt, abbiamo il primo contatto: una pattuglia di 3 sentinelle si dirige, ignara, nella nostra direzione. Gli scout Russ e Bad Boy sono già spalmati nell'erba con il delta di mira sui tre, che si avvicinano fino a una decina di metri prima di essere eliminati a colpo singolo. Abbandoniamo l'area a un passo forse non abbastanza veloce, ma l'apertura del bosco e la forte concentrazione di nemici rendono il movimento complicato. Giungiamo nei pressi di un altro obj, che marchiamo sul GPS per poi tornare a notte fonda. Proseguendo in direzione nord-ovest, giungiamo purtroppo verso il nostro sciagurato destino... Sul limitare di una dolina, Russ scorge un campo tendato con una bandiera. Decido di attenermi al manuale, ci stiamo muovendo in modo ricognitivo, quindi fermo la pattuglia e mando avanti i due scout alleggeriti dallo zaino per osservare e riferire ...mossa sbagliata! Dalla mia posizione scorgo la pattuglia di difesa più temibile del torneo, i fottutissimi LGM del comandante Syn. Vedo proprio lui, assieme al "il maledetto" Fez e al rainbow warrior Tenebra che si aggirano sotto di noi a poche decine di metri. Comunico immediatamente la preoccupante ma gustosa notizia, e ci disponiamo in difesa. Sul mio lato destro succede una cosa inspiegabile alla scienza. Dal corpo di Fez si materializza Sniper, formando un duo temibile a mia insaputa. Lupin abbatte il secondo, ma non riesce a sfuggire a "il maledetto" che lo attiva a voce da sotto le caviglie del suo titolare. Nel frattempo, per spirito di gruppo e amicizia, tiro una raffica in testa a Tenebra, pericolosa sentinella. Sicuro di avere il fianco pulito dall'eliminazione di Fez, mi preparo a scendere nella dolina e sgancio la retro a supporto degli scout per un movimento a tenaglia...ma proprio in quell'istante, sento un fischiettio che mi richiama...mi giro...e vedo "il maledetto" che mi fa segno "sei muerto" e "suca bastardo". Rispondo amorevolmente di ficcarsi un dito nel culo, mi alzo e mentre me ne vado gli tiro la pettorina in testa, magra consolazione (e pensare che è il mio testimone di nozze, "il maledetto"). Sulle ali del suo ego, elimina Imbo-ex-parà e un altro elemento della pattuglia. Risultato, veniamo eliminati e non conquistiamo l'obiettivo. Ma soprattutto, veniamo derisi, insultati, sbeffeggiati dal "il maledetto" e la sua banda...è il momento più basso della mia carriera.


    Ce ne andiamo sconsolati, e per i successivi 90 minuti vago per il campo seriamente indeciso se ritirarmi o demandare il comando al 2IC Lupin. Mi sento una merda, ho il morale sotto i Lowa... Ci fermiamo per una sosta in una dolina, dandoci il cambio di vedetta, per riprendere fiato. Il pattugliamento stealth e la concentrazione drenano risorse velocemente, per fortuna il meteo non ha ancora inziato a versare secchiate. Dopo altri sporadici contatti, ci dirigiamo in direzione obiettivo 3, dove scopriamo un pezzo di artiglieria di ottima fattura (complimenti ragazzi). Ci apriamo a tenaglia in modo quasi istintivo e giungiamo sulla difesa rapidi ed aggressivi, annientandola. Piazziamo il panetto esplosivo, scattiamo una foto e ripieghiamo nella boscaglia. Primo obj, preso! Ci sdraiamo in un roveto per pianificare il passo successivo e ingollare un paio di barrette. Siamo accaldati e sudati, nel cielo splende un sole forte che ci prende vistosamente per il culo mentre ci sciogliamo nel goretex. Cambio veloce e via, alla volta del successivo obj. Cambio la coppia di scout con Diesel e Giorgio, navighiamo silenziosi nella macchia triestina fino ad arrivare a un altro obiettivo, rappresentato da un mortaio e una tenda. La pattuglia di Lupin resta in posizione, mentre io e altri 3 LGM facciamo un gancio ampio da nord. Una volta in posizione, lancio l'attacco, eliminando subito alcuni difensori e fermandoci poi dietro a copertura per tenerli impegnati e distratti mentre Lupin arriva dal fianco, rastrellando i rimanenti. Secondo obj preso, piazziamo l'esplosivo sul mortaio e ce ne andiamo tra i complimenti dei triestini (molto apprezzati). Esfiltriamo rapidamente, stando alla larga da strade e sentieri, e troviamo un altro punto di sosta per non arrivare troppo presto sul quinto obj. Vogliamo attaccare al calare del buio, per poi proseguire nella nuova zona di campo a ovest. Il passaggio alla stessa è una piccola fascia di terreno obbligato, non vogliamo attraversarla con la luce del giorno.


    Il meteo cambia rapidamente, ci rimettiamo in marcia verso la zona più a nord dell'AO, decisi a portarci a casa un altro obj. Avvistiamo da distanza delle tende con bandiere arancioni. La difesa è blanda, sono ignari della nostra presenza e chiacchierano ad alta voce. Decidiamo per la rodata tattica "specchio delle allodole", che useremo per il resto della giocata: Lupi, Bad e Russ si muovono a est, e creano un diversivo. I difensori reagiscono, correndo tutti nella loro direzione. Nello stesso istande, io e Diesel assieme a Giorgio e Imbo ne prendiamo 4 dal fianco in pochi secondi. Solo un paio di difensori restano in vita, vistostamente incazzati per l'interruzione del momento del thè, e riescono a eliminare alcuni dei nostri. Scopriremo dopo che in realtà è solo un campo tendato, l'obiettivo è un altro. Peggio per loro...il thè ormai è freddo


    Proseguiamo fino al successivo obiettivo, una torre di osservazione con annessa tenda comando. Ormai lavoriamo all'unisono, un gruppo crea il diversivo dal campo aperto e l'altro attacca sul fianco. Qualcuno di noi cade, ma Lupin riesce ad arrivare sul bersaglio e a consegnare un panetto esplosivo LGM nelle mani del carissimo Tusco, che si complimenta con noi.


    Finiti i convenevoli, ci prepariamo a esplorare la nuova parte di campo col favore del buio. Il nostro piano prevede una sosta per attendere il tramonto e oltrepassare la zona delle rotaie senza essere visti. Il canale di accesso è piuttosto limitato, se ci bloccano da quel lato siamo fottuti. Ma ecco che Mr. Murphy viene a ropere il cazzo, aprendo le danze a un acquazzone di riguardevoli proporzioni che fa desistere anche l'ex-parà-Imbo dall'indossare il solo smock. Rientriamo nei Gore e ci dirigiamo alla volta dell'ingresso zona ovest. Il percorso è tortuoso per le doline, ma in circa un'ora arriviamo al ponte. Piove che Dio la manda, in giro non c'è nessuno. Gli scout esplorano la zona e decidiamo di arrischiare il traverso ponte. Il primo membro della pattuglia arriva dall'altro lato illeso e ci copre, in men che non si dica sfiliamo tutti e ci prepariamo alla vasca che ci aspetta per l'obiettivo più a ovest, il 5. Arriveremo quasi un'ora e mezza più tardi in zona, strisciando sotto cespugli e sopra muretti. Dei suoni sordi e ripetuti ci fanno bloccare. Russ striscia sotto a una siepe e cosa scorge? Al limitare di un campo aperto, un curioso individuo con un poncho blu e gli anfibi dentro a due sacchetti cerca di segare un albero fradicio per fare legna da ardere... Increduli, spendiamo un po di tempo per capire come aggirare l'ostacolo. Lupin e altri due si sganciano a sinistra, io e i miei scavalchiamo il muretto e lo percorriamo raso, fino a che non scorgiamo una tenda fiocamente illuminata. Le comunicazioni radio penose ci rendono complessa l'organizzazione dell'attacco, coordino solo metà pattuglia contando sull'intuito di Lupin appena sentirà gli spari. Russ e Imbo scavalcano il muro, io e Bad siamo a 10mt dalla tenda in posizione coperta. Parte il primo contatto e con sincronia quasi perfette eliminiamo la minaccia, mentre Lupin parte dal suo lato. A prima vista il luogo non sembra un obj, non ci sono cyalume. Continuiamo la ricerca, ma in zona non troviamo nulla.... Lo stato della pattuglia comincia a degradare, decidiamo di dirigerci verso obj 5 per sfruttare il sottopasso autostradale avvistato in fase di approccio.
    Sulla via incrociamo diverse surefire che scansionano il bosco, le seguiamo fino a una tenda di vedetta dove gli operatori nemici erano appena tornati a ripararsi. Li attivo a voce da circa 1mt, ignari della nostra presenza! Bella li! Si complimentano con noi per "le palle" e sfiliamo verso l'ultimo obiettivo nella nuova parte di campo al di là dell'autostrada. Troviamo un anfratto molto buio sotto i cavalcavia, e ne approfittiamo per una sosta di asciugatura/thè/cibo. Facciamo forse troppo casino, distribuisco flessioni di punizione a nastro, da saldare a fine torneo (debito mai saldato...bastardi!). La gavetta passa di mano in mano, le calze asciutte prendono il posto di quelle fradice (triste utopia...), e il morale torna a ricaricarsi assieme alle energie. Ingolliamo, in ordine di schifezza:
    - riso e pollo al curry (Dinger)
    - cous cous (Bad Boy)
    - pasta al salmone (Diesel)
    Quest'ultima ricorda molto l'odore del mangime dei pesci...ma la fame è una brutta bestia.


    Tornati in assetto da combattimento, metto Imbo alla testa della pattuglia per guidarci nel fitto del bosco verso l'ultimo obj. Marciamo per una mezz'oretta fino ad arrivare nei paraggi dell'area. Da li comincia una ricerca metodica per scovare il cyalume, che non sfugge alla vista di Imbo-ex-para-occhiodilince. Ci avviciniamo molto piano, la postazione è un bunker già vista nelle mappe satellitari. Inutile a dirlo, ci dividiamo in gruppi. Avanzo assieme ai miei verso la fortificazione molto lentamente, fino ad arrivare...in braccio a un difensore seduto sotto ad un telo. Ennesima eliminazione a voce, di lui e dei suoi compari in tenda. Miniamo l'obiettivo...o almeno pensiamo di farlo, in quanto Imbo consegna il panetto a Bad Boy chiedendo come mai non hanno accennato a difendersi...si accorgerà solo alcuni secondi dopo che non sta parlando ai difensori!


    La missione potrebbe anche finire, la pattuglia comincia a zoppicare. Ma il sottoscritto e Lupin hanno ancora l'amaro in bocca per il precedete obiettivo, non siamo sicuri che quello che abbiamo distrutto fosse realmente il bersaglio (no cyalume). Decidiamo di tornare in zona, perlustrare nuovamente e confermare. Ci rimettiamo in marcia a passo svelto, registriamo una traccia GPS che sembra un gomitolo, ma la tenda attaccata alcune ore prima sembra essere l'unica presenza in zona. Miniamo un cartello di waypoint appeso a un albero, giusto nel dubbio, e ci dirigiano finalmente verso l'esfiltro, sono le 3 del mattino. Usiamo per la prima volta nel game una carrabile, che costeggia l'autostrada. Dal bosco affianco emergono delle surefire, la pattuglia di ronda che avevamo seguito prima. Ci immergiamo nel bosco, ma il fascio di luce riesce a scorgere Diesel in tempo per freddarlo. Rispondiamo al fuoco eliminandone un paio, mentre un terzo si rintana nel bosco. Istintivamente mi tolgo dalla strada e cammino lungo la siepe, corpo scuro su vegetazione scura. Avanzo una ventina di metri ed ecco che l'ultimo contatto emerge dal bosco. Devio puntandolo, mi avvicino sempre più mentre lui si inginocchia e tira fuori la radio per comunicare il contatto. In quel momento mi inginocchio di fianco a lui, gli porgo gentilmente la mano sulla spalla e gli dico "mister, spegni la radio, sei morto". 5 eliminazioni a voce non sono sufficienti per placare l'ira della disfatta mattutina...ma sono un buon palliativo[].


    Riprendiamo la via dell'esfiltro, attraversiamo i binari e decidiamo per una variazione rispetto alla via di ingresso per tornare alle auto. Si rivelerà una tranquilla e fradicia passeggiata notturna per le vie di Opicina, incrociati solo da un paio di autisti increduli.


    La nostra missione è finita, ci infiliamo sotto l'ultimo ponte della superstrada per cambiarci all'asciutto. Il sacco a pelo ci attende per un paio di ore di riposo prima di colazione con la più grossa inculata della storia: il cappuccino Triestino in tazza piccola! Ce ne vorranno 4 a testa per saziarci


    Grazie a tutti ragazzi, ci vediamo presto...da noi o da voi...alla peggio, verrò a recuperare la 6° maglietta tra WN e TS!!!
    Who dares Wins, lads
    Dinger LGM

    Ultima modifica di Dinger LGM; 03/06/2013 a 23:37

  6. #16
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    Questi sono gli LGM professionali ed allo stesso tempo scherzosi e simpatici....ogni volta che leggo un DEB loro mi diverto da morire oltre che a capire le dinamiche interne di un gruppo che è riuscito sempre a rimanere coeso e numeroso!!!! BRAVI RAGA!!!!!

    Dinger uccidilo alla prima occasione il tuo testimone di nozze bastardo!

  7. #17
    Spina

    L'avatar di Imbo_Lgm
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    Ma Rung... pensa che Dinger le parti più belle e divertenti del pre-torneo, del torneo e del post-torneo... se le è dimenticate... AH AH AH!!!
    Rinnovo quanto detto nel topic iniziale: è sempre bello venire a giocare con voi, nella vostra splendida terra... e poi, come detto dopo che ti abbiamo ''abbattuto'' l'obj... ''io vengo apposta per il pranzo di coesione!!!''.
    Grazie nuovamente a tutte le splendide persone che si sono sbattute per questo evento.

  8. #18
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    Sono d'accordo con te....anch'io vengo ai vostri eventi soltanto per il pranzo!!!!!

    p.s.: Fai ricordare a DINGER le cose che si è dimenticato....e fagliele scrivere!!!

  9. #19
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    Pattuglia LGM Contro
    La mattina inizia nel peggiore dei modi con il Comandante Dinger che avvicinandosi alla mia branda mi sussurra: “Syn sono le 7.00”
    Agilmente, come solo un uomo di 100Kg può fare, mi butto giù dalla branda svegliando tutti gli uomini della contro e non solo. Il torneo non poteva iniziare meglio. In un tempo olimpico di 15 minuti siamo già in strada diretti al punto di RV fregandocene di limiti di velocità e segnaletica stradale. Arrivati a destinazione ci prepariamo, carichiamo in spalla tutto il materiale e veniamo condotti al campo base. Qui incontriamo Barba che ci spiega ruoli e compiti della pattuglia LGM “Rosa”. Su una scala cromatica di infiniti colori proprio il rosa doveva capitarci, ma non sarà questo dettaglio a svirilizzarci.

    Iniziamo il pattugliamento sul sentiero di competenza, quando ad un tratto Fez estrae dalla tasca una piccola e succulenta barretta al gusto torta al limone; è l’inizio della fine, un incubo che si protrarrà per tutto il giorno ed anche oltre; qualcosa nel processo di digestione non funziona e l’innocua e succulenta barretta viene trasformata dallo stato solido allo stato gassoso liberando una quantità enorme di energia che il corpo di Fez non riesce a trattenere liberandosene periodicamente sotto forma di gas asfissiante. La pattuglia è in uno stato comatoso, qualcuno accenna a principi di vertigini e brividi, ma arrivati all’altezza del ponticello che sovrasta la ferrovia veniamo attivati da dei rumori provenienti non dalla valvola di sfogo di Fez ma da una ventina di metri più in là. Ci congeliamo, due a presidiare il ponticello e due attaccati al muretto ad ascoltare i rumori provenienti dall’ambiente circostante. 10 minuti di ascolto e abbiamo la conferma non è la barretta a produrre questi rumori, ma una pattuglia di incursori che si sta liberando dell’equipaggiamento in eccesso. Uno sguardo a Sniper e subito il PTT viene premuto per richiedere autorizzazione all’ingaggio. L’autorizzazione non si fa attendere: luce verde. Si inizia. Silenziosi scavalchiamo il muretto avvicinandoci alla dolina. L'effetto sorpresa è devastante, Sniper ne abbatte 5 con la prima raffica, un operatore nemico si stacca cercando di aggirarci da dietro; lo abbatto ma a caro prezzo, scivolo su un sasso stortandomi la caviglia destra ma riuscendo comunque ad abbatterne un altro lasciando a Fez il piacere di eliminare l’ultimo. Chiacchere di rito, un paio di risate e ognuno torna sulla propria strada.

    Riprendiamo il pattugliamento e a distanza di qualche minuto veniamo chiamati a difendere l’obiettivo Ornitorinco. Quando arriviamo lo scontro è quasi finito, compariamo giusto in tempo per freddare l’ultimo superstite della pattuglia nemica. Decidiamo di sostare qualche minuto per ricaricare e dissetarci, quando ad un tratto succede l’impensabile; con fare sornione Tenebra si avvicina a me e Fez, intenti a discutere su di chi fosse la colpa sulla mancata sveglia mattutina e sulla potenza di quella barretta, sussurrandoci di aver notato un operatore mimetizzato poco sopra di noi. Senza dare nell’occhio riconosciamo Dinger. Gli occhi di Sniper e Fez si spalancano (fortunatamente per noi solo gli occhi di Fez si spalancano e nient’altro) manco avessero visto emergere dalla dolina la Dea Venere con due Durex in mano, ma tutti noi sappiamo quanto importante sia questo momento, è una resa dei conti, è un derby in finale di Champions, è un evento più unico che raro, dopo il quale chi vincerà si bullerà finché avrà aria nei polmoni e chi perderà non oserà nemmeno pensarci. Un rapido sguardo d’intesa tra noi e parte la trappola. Con una nonchalance degna dei migliori impiegati delle poste (non me ne vogliate) Sniper e Fez si allontano iniziando allo stesso tempo un gancio d’aggiramento, mentre io e Tenebra una volta lasciati allontanare la coppia attiriamo l’attenzione su di noi aprendo il fuoco riparati da un muretto. La pattuglia di incursori LGM reagisce rispondendo al fuoco e iniziando a muoversi verso me e Tenebra; allo stesso tempo difensori appartenenti alle Sentinelle del Mincio si aggregano a noi creando un’efficace linea di sbarramento. Col passare del tempo sempre più LGM estraggono la loro pettorina ad alta visibilità fino a quando anche l’ultimo cede. 8 a 2. La contro è riuscita a respingere l’attacco degli LGM. I successivi 10 minuti sono un insieme dei peggio sfottò che quattro uomini di trenta e passa anni possono partorire, ve li risparmio.

    Veniamo chiamati a intervenire sull’obiettivo Squalo, travolgiamo senza pietà una pattuglia di quattro operatori degli Zarruele nostri “vicini di casa”, ancora dopati per via dello scontro vinto coi nostri Fratelli lupi. L’effetto doping va sempre più alleviandosi ed ecco che un bel esempio di roccia bianca carsica fa amicizia con la suola destra del mio anfibio; un tonfo di lato e il numero di storte alla caviglia sale a 2, e siccome il torneo è iniziato da sole 4 ore inizio a temere il peggio. Le successive due ore sono un susseguirsi di scontri più o meno rapidi senza nulla di particolare da menzionare. Veniamo contatti da Barba per effettuare una veloce pausa per cibarci. Giunti al campo base ci rifocilliamo e schiacciamo un pisolino senza mai abbandonare l’asg, i sassi, il cibo in scatola; l’avvicinarsi delle ore buie porta con sé la paura di ritorsione da parte dei nostri incursori, insieme a un fetore di torta al limone che rende praticamente impossibile chiudere entrambi gli occhi. Ci riattiviamo più che altro perché l’odore inizia a ristagnare, veniamo mandati nuovamente a pattugliare il sentiero “Barbie”, ma nell’aria qualcosa è cambiato. Alzando lo sguardo verso il cielo ci accorgiamo che il bel colore azzurro che ci aveva accompagnato finora è cambiato in un grigio fumo/viola funebre/blu livido; la caviglia inizia a fare male, forse le storte mi hanno fatto diventare meteoropatico? Dopo neanche un paio d’ore ai piani superiori decidono di aprire l’acqua, mentre gli scontri si fanno più duri e le distanze sembrano più lunghe. Il terreno accidentato è diventato molto più pericoloso, specie dopo aver scoperto di essermi dimenticato gli occhiali da vista senza lenti scure in macchina ad Arese. Incazzato nero come sono sembrerà di vedere Ray Charles girare per il bosco con un M4 in mano. Veniamo attivati un paio di volte, effettuiamo un agguato ma ci accorgiamo che gli incursori iniziano a latitare. Alle 22 veniamo mandati come difesa fissa sull’obiettivo Ornitorinco ed è il momento per riposare e buttare giù qualcosa di caldo, ma a un metro prima dell’inizio del telo che copre il nostro piccolo rifugio la mia sua suola si innamora di una roccia molto timida, nascosta sotto un vestito di muschio verde: terzo tonfo della giornata e risate collettive della pattuglia, che comincia già a pregustarsi la mia quarta caduta. Fez inizia a cucinare una pasta e fagioli liofilizzata, e sul viso di tutti noi cala un velo di terrore: l’energia negativa della barretta al gusto “torta di limone” unita al potere incontrollato di una pasta e fagioli potrebbe essere fin troppo deleterio per la pattuglia. Fortunatamente per la nostra incolumità durante la preparazione metà del malefico intruglio viene rovesciato a terra. Il turno passa fiacco, siamo inzuppati, infreddoliti, ma soprattutto impauriti di cosa possa succedere nello stomaco del nostro Scout, nessuno attacca l’obiettivo pioggia e terreno possono diventare pericolosi e di incursori in giro neanche l’ombra. Decidiamo di mangiare una confezione di carne in scatola per ammazzare un po’ il tempo, ci costa l’apriscatole del Letherman e qualche insulto verso ignoti, arrivano le 03:00 e il comando ci richiama al campo base per qualche ora di sonno, nella mia testa già pregusto queste due ore di tranquillità. Arriviamo e scopriamo che una tenda è allagata, i precedenti insulti verso ignori diventano bestemmie ben precise e mirate contro diverse divinità. Fez e Sniper domani dovranno guidare, Tenebra non possiede il mio spesso strato lipidico la decisione è presto presa: loro tre in tenda ed io sotto al telo tirato tra tre alberi. Mi pento della decisione 10 minuti più tardi ma ormai la zip della tenda è stata chiusa, accendo il fornelletto per cercare di scaldarmi un po’ finisco quasi tutte le sigarette, mi appallottolo ma i vestiti bagnati non ne vogliono sapere di asciugarsi, alla fine mi sdraio e la stanchezza ha il sopravvento. Speriamo solo di avere ancora le palle attaccate domattina.

    Mi sveglio verso le 6 per il freddo, le gambe ci impiegano un po’ a riprendere la loro funzionalità nel giro di qualche minuto mi accorgo che altra gente risorge dalle tende. Riaccendo il fornellino e consumo tutte le zollette infiammabili inginocchiandomi davanti cercando di catturare tutto il calore possibile, fortunatamente non piove più. Alle 7 la pattuglia è già tutta pronta tende smontate e zaino in spalla, direzione ornitorinco; lungo il breve tratto che separa l’obiettivo dal campo base mi gusto la prima vera sigaretta della giornata senza acqua e senza vento; una volta aspirata l’ultima boccata lancio il mozzicone poco più avanti rispetto a me, con fare deciso cerco di spegnerlo col piede destro, il fumo uccide l’hanno sempre detto e se non ti uccide fa comunque male ed ecco che sotto al mozzicone, nascosta da foglie ed erba si cela ultima buca del torneo. Un tonfo secco ed una serie di lamenti selvaggi, le storte alla caviglia salgono a 4! Risate quasi assordanti tra Fez Sniper e Tenebra per festeggiare il lieto evento e urla di dolore misto bestemmie da parte mia.
    Arriviamo alle macchine con la stessa velocità di uno sminatore armato solo di coltello, posiamo tutto il materiale e decidiamo che anche per noi il torneo è finito. Salutiamo per radio i nostri Comandanti di zona ci cambiamo saltiamo in macchina e ci dirigiamo verso Trieste per riunirci col resto del gruppo. Razziamo il bar divorando tutte le brioche e bevendo tre o quattro cappuccini mignon, un paio di foto ricordo sul molo ed ora un po’ di riposo in attesa di mezzogiorno per il pranzo assieme a tutti.

    Rinnovo i ringraziamenti e spero di rivedervi presto da noi o da voi!

    Dalla fine del torneo ad oggi non mi sono più stortato la caviglia

    Syn LGM

    Ultima modifica di Syn L.G.M.; 06/06/2013 a 13:46

  10. #20
    Spina
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    Bravi ragazzi!!!!! Siete veramente un bel gruppo!!!!!

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