Norma specifica?
Più che di norma, si tratta di una procedura, di un atto: si chiama Querela.
Non è che se uno ti spacca un dente giocando con una replica in regola allora puoi querelarlo e verrà in ogni caso condannato penalmente. Anzi, è probabile che ciò non accada nel nostro caso di accettazione del rischio consentito e colpa solo lieve da parte dell'agente, dato che la giurisprudenza non è per nulla consolidata nell'individuare con precisione i criteri che distinguono la lesione colposa dalla condotta non punibile per rischio consentito. Ci sono pronunce sia in un senso che nell'altro, e il rischio di trovarsi ad aver querelato una persona aggratis (con tutte le conseguenze che ne derivano) è altino.
Esempio: Se uno dei miei si azzarda, o ad un torneo o amichevole a portare in campo un bolt action overjoule, diciamo 2 joule, mi prende in faccia, mi buca gli occhiali (uso occhiali + maschera a rete sulla bocca o shemag), le schegge o il pallino mi cavano un occhio, lo fa sapendo benissimo dove spara (ha l'ottica), che lo fa col rischio di fare danni, e sa che lo fa con uno strumento illegale per la giurisprudenza italiana io lo denuncio per lesioni aggravate volontarie.
Poi vediamo come fa il corso la storia.
Non stiamo discutendo del pallino a 0,87 J che scheggia il dente, ma di repliche over, e sappiamo bene che c'è gente che gioca sopra gli 1,5J e che certi bolt action escono di default a 2j.
Se si porta in campo uno strumento overjoule (magari dopo aver cambiato la molla, del tipo: lo compro, gli cambio la molla, lo porto in sede, lo cronogeafano, vedono che è in regola, torno a casa e gli ripiazzo la molla over, così sono il più figo di tutti), lo si fa sapendo benissimo che si ha tra le mani una cosa illegale e se ne trarranno le conseguenze del caso.
Ho avuto amici finiti nei casini per via di uno sgambetto fatto all'oratorio da piccoli (querele &Co) quindi non meravigliamoci.
Di vabbe allora
Eh eh eh. E chi ha detto che non si possa querelare qualcuno per un dente rotto? Lo si può fare per tante di quelle situazioni, eh eh eh.
------ Post aggiornato ------
Eh eh eh. E chi ha detto che non si possa querelare qualcuno per un dente rotto? Lo si può fare per tante di quelle situazioni che voi, forse, non immaginate.
La rottura di un dente è, comunque, una lesione. E può essere motivazione sufficiente anche per giustificare una "Querela" da cui poi scaturirà un procedimento penale nei confronti del querelato. Il suo esito dipenderà da diversi fattori tra cui, per esempio, l'interesse per il "querelante" di fare condannare il "querelato" e sulla base di condanna penale, ottenere un risarcimento economico in campo "civile".
Molto, molto semplice... .
Che poi la lesione sia stata procurata da un ASG over Joule piuttosto che da una pistoletta a molla per bambini, la sostanza non cambia.
Ultima modifica di Etabeta; 23/05/2013 a 14:25
Non si può condividere la tua opinione per cui la normativa vigente dica che il danno sia risarcibile in ogni caso, a prescindere dal fatto che l'asg sia o no over... Quale sarebbe questa normativa? Basi la tua affermazione sull'esistenza dell'atto di querela ma sei fuori strada...
Quello del nostro caso è un discorso molto più complesso di quello che hai proposto e non può prescindere dal considerare che siamo là per giocare, giocare implica sparare, sparare comporta rischio, giocare comporta correre volontariamente un rischio.
Tutto ciò solo per fare lumi sulla questione, che aimè può essere ben poco illuminata a priori non essendoci alcun precedente giurisprudenziale, e potendo noi affidarci solamente ai suddetti criteri generali in tema di responsabilità civile
Il danno emergente derivante da una frattura dentale e', anche nella migliore delle ipotesi, decisamente superiore alle cifre di cui parlate. Gli infortunati dimenticano sempre (e le assicurazioni ringraziano) che nella stima del danno bisogna aggiungere oltre alle cure "utili e necessarie per ripristinare lo stato coante" anche tutte le cure future ovvero i rinnovi nell'arco della vita; in odontoiatria, in particolare, i rinnovi costituiscono quasi sempre la voce piu' rilevante del risarcimento. Nel caso piu' "banale" di frattura coronale semplice limitata allo smalto, le cure attuali potrebbero limitarsi a visita + radiografie + ricostruzione conservativa per un totale variabile dai 120 ai 250 euro circa; alle spese per "cure attuali" vanno poi aggiunte quelle per le cure prevedibili "future" ovvero i rifacimenti; considerando che la durata media dei restauri conservativi (otturazioni) e' stimata intorno a 7-8 anni, un soggetto di circa 20 anni potrebbe avere bisogno di circa 5-6 rifacimenti nell'arco della vita (vale a dire altri 5 o 6 restauri da sommare al totale delle spese emergenti); il risarcimento quindi si avvicina agli 800-1000 euro. Tutto questo senza contare la possibilita' di necrosi traumatica immediata o tardiva (ovvero perdita di vitalita' del dente) che comporterebbe ulteriori e piu' costose terapie, compresa devitalizzazione e protesizzazione con corona in ceramica (e relativi rinnovi); in questi casi il totale delle spese emergenti (attuali+future) ammonterebbe a diverse migliaia di euro.
Ecco perche' le associazioni sportive hanno normalmente delle coperture assicurative per gli infortuni; se poi tale copertura non dovesse bastare (perche' magari trovano un cavillo per non pagare), nulla vieta che l'infortunato possa legittimamente chiedere una rivalsa sul responsabile che gli ha provocato il danno aprendo una causa civile per risarcimento danni. Se l'obiettivo e' solo quello di ottenere un giusto risarcimento non e' ne' utile ne' necessario avviare anche un procedimento penale, ammesso che ci sia un reato (lesioni volontarie o colpose). L'infortunio avvenuto durante attivita' ludica o sportiva normalmente e' materia di competenza assicurativa, occasionalmente della giustizia civile e solo in casi molto rari della giustizia penale (per intenderci un pugile che durante un match gonfia un occhio e rompe un dente al suo avversario, combattendo nei limiti dei regolamenti, non verra' mai incriminato per il reato di lesioni volontarie!).