Eccoci con un debriefing più completo...

h 0530 – Sveglia! I mezzi sono già pronti con i borsoni dentro, basta solo vestirsi e ricordarsi le ultime cose. Un po’ di agitazione per non dimenticare niente e controllare tutto il materiale.

h 0630 – Rendez/vous al casello autostradale: la paura di non aver fatto tutto come bisognava o di aver dimenticato qualcosa era tanta, ma era altrettanta la soddisfazione nell’incontrare il proprio team. Tutti in macchina e si parte.

h 0815 – Arriviamo in AO, montiamo le tende e tutto sembra andare bene.

h 1115 – Infiltrazione: iniziamo il movimento stealth camminando lungo la parte di AO a Nord della strada.
Non facciamo sentieri per non essere individuati. Questo però ci costa tempo e fatica che avremmo potuto risparmiare.
Dopo alcuni passaggi difficili costituiti da canaloni o rivasse, la pattuglia rallenta, sia per prendere fiato, sia per capire dove andare.
Stavamo rallentando troppo, quindi navigatore e capo-pattuglia vanno in testa alla formazione.
Con il navigatore davanti e il leader in 2^ posizione il passo era accelerato. Proseguiamo verso altri canaloni, da scendere e risalire, per il resto è tutto in contropendenza.
Le caviglie iniziano a fare male! Dopo qualche metro il nostro sniper-recon inizia ad avvertire forte male ad una caviglia ed è costretto a risalire sull’asfalto per curarsi.
Rimaniamo in cinque, la missione è la prima cosa e dobbiamo continuare lo stesso. Continuiamo il movimento, alternando la marcia con brevi pause per non affaticare troppo le caviglie. Passiamo la curva di Carmo S. Vincenzo, continuiamo sotto la strada fino a S. Giovanni, incontrando meno difficoltà: perciò il morale si è risollevato.

Continuiamo il cammino, ma ad un certo punto il bosco si allarga e noi di conseguenza.
Gli altri si riposano e fanno sicurezza, mentre navigatore e capo-pattuglia avanzano e scorgono un casolare (già osservato su Google Earth), sappiamo di essere vicini ad un obj. Vediamo due figure bianche che pattugliano, si allontanano e quindi andiamo sull’obj. Entriamo nel casolare, ma non c’ è niente.
La pattuglia si avvicina di nuovo, io (navigatore) corro verso l’uscita e aspetto il capo-squadra per coprirgli la fuga, ma evidentemente è troppo tardi. Il nostro leader viene colpito e corro verso il resto della squadra.
Facciamo un rally-point e aspettiamo il capo-squadra che è stato liberato.
Riproviamo ad avvicinarci, questa volta da sotto e senza fare rumore. Io e il leader avanziamo e raggiungiamo una posizione per capire cosa succede. Dopo circa mezz’ora di osservazione vediamo due interdittori che scappano dal “bunker” facendosi individuare, la contro li insegue e sfortunatamente individua anche noi che eravamo occultati.

Ci catturano, ma ci liberano dopo 15 minuti, grazie alla nostra storia di copertura.
Gli altri della squadra capiscono la situazione e cercano di avvicinarsi, due vengono colpiti, ma il terzo riesce a prendere l’obj ed allontanarsi.
Avvertiamo il comando: Obj NBC OK!!!
Il comando ci dirige verso S.Vincenzo, dove c’ è un obj sensibile da neutralizzare.
Torniamo indietro da sotto l’asfalto, poi attraversiamo e ci dividiamo in due brick: due vanno sull’obj sensibile, gli altri ricogniscono altri obiettivi in zona S.Vincenzo.
Riusciamo a trovare un drone, a cui abbiamo fatto le foto, e una parabola che abbiamo fatto saltare con l’esplosivo. Avvertiamo nuovamente il comando: Obj Drone e Parabola OK!!! Piccolo imprevisto: nei pressi del drone due di noi incontrano nuovamente “T 6” e Boss ci cattura di nuovo……
Fa niente, sono le 18:30 e dobbiamo muoverci! Io e il capo-squadra contattiamo gli altri tre operatori per sapere dove sono, dato che c’era stato un silenzio radio imprevisto.
Loro sono vicino a S.Giovanni, per avvicinarsi al Carmo delle Vernie, dove li aveva indirizzati il comando.
Per procedere hanno bisogno di noi due, che siamo però troppo distanti. Decidiamo di fare un R/V vicino a S.Vincenzo e così è stato dopo 45 minuti.

Ore 19:30, decidiamo di procedere verso la zona sensibile Nord. Arriviamo in zona alle 21:00. Sentiamo un generatore e vediamo una luce. Vediamo luci che si muovono lungo dei sentieri.
Aspettiamo per un po’ di tempo nascosti sopra l’obj, perché ci sono molte pattuglie sia della contro sia dell’interdizione che si muovono nei dintorni.
Quando la situazione si è un po’ calmata, decidiamo di far avvicinare all’obj tre componenti, lasciandone due occultati per non far catturare l’intero team. I tre arrivano nei pressi di una baita, che però era già presidiata da altri team di interdizione. C’ è stato un momento di confusione. Poco dopo, quando altri team lasciavano l’area libera, ritentiamo l’avvicinamento, scoprendo l’identità di Yuri: non ce lo saremmo mai aspettati: era Olivia!

h 00:01 – Esfiltrazione e rientro all’area bivacco. Tornati alle tende, siamo stanchi, ma soddisfatti. Sistemiamo le valigette delle asg tra le brandine per formare dei tavoli e mangiamo e brindiamo al primo evento HSA del team che, per chi non lo sapesse, è formato da quattro ragazzi-ni di 15-16 anni!

L’evento è stato stupendo! Ben fatto e organizzato al meglio, soprattutto le scenografie tra cui un fantastico drone realizzato benissimo e un bellissimo bunker sotterraneo in cui abbiamo trovato una cella-frigo contenente gli ordigni nucleari.

Mattino seguente – Premiazioni e colazione fantastica!!! E’ stato di grande sollievo, nel 3° tempo, confrontare la fatica di qualche ora prima con la colazione del mattino.
WEEK END STUPENDO!

"Genio" per A.R.E.S. sat - Team Kid