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Discussione: Special Trained II -Sardinia Island 1989-

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  1. #13
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    MINE12 Debriefing Special Trained


    Prefazione:
    Ancoraprima di partire per un evento HSA,ripenso sempre a quelli passati,
    conla solita frase fatta a fine gara ai compagni d'avventura “hola schiena a pezzi , le gambe non le sento più e godo come unriccio”.
    Lafrase successiva “per almeno un mese non giocopiù”dopo pochi minuti,
    guardando i miei amici di avventura , non vedo l'ora di rituffarmi in un'avventura del genere !!!!!

    La Missione :
    Sostanzialmente la missione consisteva nell'infiltrare una piccola squadra di interdizione, 4 operatori,
    con il compito di portare a termini pochie semplici obiettivi: una ricognizione HQ Ossezia, la disattivazione di
    un sito di controllo missilistico e la manipolazione di agenti chimici (miniera); al briefing si aggiunsero il recupero di una valigetta e la disattivazione di un missile.
    Infiltrazione libera dopo le 14 di venerdì, esfiltrazione entrò le 10 di domenica mattina.

    Partenza:
    Ilvenerdì non è iniziato nel modo migliore :
    Ore12:12 stiamo atterrando, carrelli fuori, siamo a poche centinaia dimetri dal suolo ed et voilà,all'improvviso il comandante da motore alla massima potenza .
    Il mio vicino di posto“Quaglia” (pres. Pathfinder) va in panico “che succede?” dopo pochi secondi il comandante fa una comunicazione che a causa di un
    EFA (caccia militare) dirottato all'aeroporto di Cagliari per problemi, ha dovuto annullare l'atterraggio...
    12:30 atterriamo tutto ok!!!

    in aggiunta, scopriamo che ci hanno cambiato la macchina che avevamo affittato e siamo costretti a mettere i bagagli a mo' di tetris per far stare il tutto. Si parte direzione Laconi e andiamo in cerca di un supermercato aperto per prendere l'acqua (era tutto chiuso)...per fortuna ci appare all'improvviso un Bar !
    Il briefing si svolge dentro un Defender nella piazzetta del comune di Laconi nel quale vento e pioggia non hanno cessato un attimo!!
    Ci consegnano le provette e i relè da sostituire per disattivare il missile e le coordinate della valigetta.
    Siparte per il punto d'infiltrazione prescelto. Non cercare la stradagià da casa ma affidarsi a supporti
    elettronici si è rivelata una scelta errata, abbiamo dovuto girare parecchio e tornare indietro a fare benzina.
    Le strade erano poche e ingarbugliate, per arrivare al punto d'infiltrazione scelto siamo quasi diventati scemi.

    Una volta giunti ci prepariamo sotto la pioggia, un patimento indescrivibile......
    Pronti e via si parte, entriamo in AO, la nostra prima missione è recuperare informazioni da una valigetta (di cui abbiamo le coordinate ).
    La valigetta e il missile sono in una miniera operativa, quindi c'è il mondo su più livelli.
    Per farvi capire,avevano messo la valigetta nella zona più bassa del sito e il missile in quella più alta.
    Per raggiungerli avremmo dovuto far molta attenzione alla contro che pattugliava l'area e transitava costantemente.
    Entriamo nel sito e vediamo la contro, ci infrattiamo dietro una casa e avviene la prima caduta di un nostro operatore(Dughi), iniziamo bene...
    La zona era impegnativa anche per merito delle condizione meteo...

    Dopo aver atteso che la contro si allontanasse riprendiamo il cammino
    e decido di seguire il sentiero stando nello sporco a pochi metri dallastradina .
    Proseguiamo piano e a un certo punto incontriamo un canale di scolo, per evitarlo torniamo sulla strada, scendo io,
    scende Echo e all'improvviso sentiamo un tonfo: PANICO!!!!

    Dughi mette male un piede e cade nel canale di scolo, ho pensato si fosse rotto qualcosa dalla botta che ha dato!!!
    Valutiamo la situazione che richiede il medevac perciò chiamiamo l'organizzazione e organizziamo il recupero. Presto arrivano da noi anche le sentinelle a cui spieghiamo il problema e affidiamo Dughi.

    In quel momento Dughi era talmente dispiaciuto che tra un grido di dolore e l'altro si lamentava che non poteva più continuare(passione)!!
    Ci allontaniamo e dopo aver recuperato le info della valigetta completiamo la prova missile. In quel preciso momento tra quello che era successo a Dughi, abbassiamo la guardia e neanche farlo apposta arriva la contro nel momento in cui stavamo uscendo dalla miniera(missile) .
    Rientriamo immediatamente dentro per evitare di scontrarci con loro
    e ci congeliamo!!!Sentiamo i passi che si avvicinano e si fermano proprio all'entrata della miniera.
    Erano proprio di fronte a noi ,in quel momento avremmo potuto aprire il fuoco ma la nostra missione era di essere Stealth!!
    Rimaniamo fermi e dopo alcuni secondi vediamo le loro torce accendersi nella nostra direzione.

    Entrano e decidiamo di non sparare in quanto reputiamo la nostra missione FALLITA!! Un colpo al cuore!!!
    Scortati al comando ci fanno sedere faccia al muro e comincia l'interrogatorio,
    gli diciamo che siamo americani e che la nostra missione consiste in realtà in un recupero di VIP,
    e lì uno dei carcerieri strilla a Echo in un orecchio”che cazzo ci fai a casa mia”.

    Lui impassibile ripete la storia.
    Arriva il comandante, altro giro altro regalo.
    Ad un certo punto si stufa della nostra storia e decide di uccidere uno di noi, Echo.
    Sapevamo che saremmo dovuti sopravvivere a tutti i costi e in un momento in cui erano faccia a faccia
    riusciamo a convincerlo a non ucciderlo…
    Decidono di scortarci al comando con la faccia coperta, nel retro di una jeep.

    Sicuramente ci avrebbero portato lontano da quel campo, Echo riesce a

    prenderei punti ... mappando la strada per capire dove siamo .
    In realtà non ne facciamo molta, arrivano quelli del 185, nostri alleati sul campo che con due botte di pistola
    a salve ci liberano, permettendoci così di”rientrare” in gioco!

    Decidiamo di uscire dal sito e cercare un posto dove ricondizionarci e riposare.
    La pioggia continuava a scendere e decidiamo di accamparci sotto a una pianta con rami lunghi utili per agganciare con il paracord i nostri poncho.
    Ci cambiamo completamente mettendoci il cambio asciutto e cerchiamo di riposare un paio d'ore (si fa per dire)!! Sono ormai le 7:00 ed è ora di andare!! Ennesimo cambio, ci rimettiamo la roba bagnata e si riparte.

    Sabato mattina, piove ancora !
    Visto che la mia pianificazione è saltata tutta, decido di evitarla contro al 100% prendendo il lato est del campo che ne era sicuramente sgombro.
    Ci troviamo in cima a un monte e il nostro obiettivo è scendere a valle, guadare e risalire nel versante opposto per scavallare e ritrovarci al centro AO.
    Ore 8:00 iniziamo ascendere,

    Si fatica a individuare il sentiero su di un terreno immerdato da tanta pioggia .
    Arriviamo in fondo alla vallata e troviamo sulla nostra strada un torrente in piena a causa della pioggia, stretto sì, ma in piena.
    Dopo diversi tentennamenti affrontiamo il guado con l'aiuto di una corda.Inizia Echo, parte pian piano con una corda di sicurezza
    tenuta da me e Black. Arriva a metà del guado e a vederlo sembrava uno che si stava cagando addosso. Aveva un assetto da turca
    e le gambe gli tremavano dalla forza della corrente. Per fortuna riesce a raggiungere il lato opposto e tiriamo un sospiro di sollievo.
    Tocca a Black, l'unico piccolo vantaggio che ha è la possibilità di tenersi alla fune tenuta in tiro da una lato da Echo e dall'altro da me.
    Parte e anche lui, ha difficoltà (nella zona centrale la corrente è veramente forte). Riesce a passare ed ora tocca a me!!
    Mi trovo nella stessa situazione di Echo con il pensiero che se cadevo mi ritrovavano a Cagliari!!!

    Evvai,pure io a metà del guado sento le gambe ballare il Bughi Bughi, dico “sti cazzi” ma avanzo e tutto il team passa la prova guado!!
    A quel punto iniziamo la salita alla ricerca di un punto tranquillo dove rifiatare. I sentieri sono difficili e non si trovano facilmente.
    Ridiscendiamo in una nuova gola con un altro torrente da passare, per fortuna questa volta ci sono le rocce e perciò passando gli zaini
    di mano in mano riusciamo a raggiungere l'altro versante senza troppe difficoltà, ma non riusciamo a trovare il sentiero e ci dobbiamo fermare.

    Durante il passaggio Black mette male un piede e prende una botta alla caviglia. Per il momento non sembra nulla di grave e andiamo avanti.
    Proseguendo alla ricerca di un sentiero, Black inizia ad avere anche un forte mal di testa! A quel punto decidiamo di ricondizionarci 15minuti con un bel Thè caldo. Ripartiamo, e dopo circa un'oretta Black continua ad avere mal di testa e inizia a zoppicare. Fermo subito il team e di comune accordo decidiamo
    a intervalli di 15minuti di passarci lo zaino di Black
    conla speranza che si possa ristabilire e proseguire la gara fino alla fine
    e cosi si riparte….volevamo arrivare fino in fondo in tre!!! Dopo circa un'altra oretta di marcia e diversi punti mappa riusciamo ad avvicinarci al sentiero.
    Si trova a 100 metri sopra le nostre teste e la salita è molto ripida.

    Ci rendiamo conto che sia io che Echo non saremmo mai riusciti a salire con lo zaino di Black, e a quel punto gli chiedo di fare un'ulteriore sforzo!
    Black stringe i denti e riprende in spalla il suo zaino,si risale.

    Troviamo il sentiero alla fine di esso, finalmente, una strada carrabile con i segni di un fuoristrada, uno spettacolo per gli occhi.
    La seguiamo, sulla mappa sembrava essere quella giusta, quella per l'obiettivo.

    Camminiamo e camminiamo, altro punto mappa e il gps ci da ad ore 9:00 del senso di marcia, andiamo avanti fino al punto che
    il sentiero si interrompe e il gps da sempre ore 9 a 140 metri . Decidiamo di abbandonare la strada per raggiungere il sentiero tanto
    cercato (grosso errore) in quel punto il dislivello è veramente esagerato ma ci buttiamo e via, prua a sud e si sale , si sale e
    100-90-70-50-40 metri e arriviamoal capolinea, di fronte a noi un muro di roccia e sopra di esso il nostro sentiero!!!
    Ormai abbiamo ancora poche ore di luce quindi ritorniamo alla velocità della luce sul punto in cui avevamo abbandonato la strada .

    Una volta sulla carrabile decidiamo di tornare indietro fino al bivio e cercare la strada giusta, ma a circa metà Black da i primi segni di cedimento,
    cerco di rinfrancarlo e di non farlo cedere ma ha davvero dato il 300% , il mal di testa lo ha massacrato e il piede adesso è un continuo dolore.
    Decido di far chiamare la De per la seconda volta.

    Diamo le coordinate per esfiltrare (ore 19:00).
    Dopo mezz'ora mi contatta la pattuglia di recupero e mi chiede nuovamente la posizione e se mi trovo su una carrabile, loro dovrebbero essere a100m da noi ma arrivano fino ad una scarpata e poi più niente.
    Accendo la torcia per cercare di farci notare e loro di rimando accendono le loro.
    Non ci credo, li vedo, erano in cima alla montagna che avevamo a nord!!! Si vedevano a malapena le torce.
    Mi dicono che devono cercare un'altra strada, che quella sulla quale siamo finiti non è segnata sulle mappe!!!!!!
    ecco perchè non riuscivamo a metterci sulla strada giusta!
    Aspettiamo tanto ma ancora nulla, io ed Echo ci muoviamo e facciamo un thè per non sentire il freddo,
    Black invece era oramai a pezzi anche perché aveva i piedi bagnati e sentiva parecchio freddo!
    Non va bene,dobbiamo fare qualcosa.

    Prendiamo la bivibag e il sacco a pelo, gli facciamo togliere gli scarponi egli mettiamo le calze asciutte.
    Poi un piede ciascuno glieli strofiniamo per scaldarlo un po'. Coperta di emergenza sui piedi,sotto la schiena e tra il sacco e la bivi.
    Praticamente lo arrotoliamo come un cadavere per farlo stare caldo, finalmente smette di tremare e comincia a russare!!
    Sono stato felice per lui e la preoccupazione è scesa, almeno era caldo ed ha potuto smettere di patire!
    Ore 22:30 circa , arriva la jeep a prendere Black, li ringraziamo ,lo caricano e si riparte in direzione Ossezia.
    Decidiamo di non dormire per non patire il freddo e puntiamo dritto a ricognire la zona HQ.
    E buio pesto e il visore è molto utile, avanziamo avanziamo e iniziamo a sentire il rumore dei generatori.

    Lo troviamo e inizia l'avvicinamento. Era un complesso circondato da un muretto e steccato alto 2 metri circa. All'interno c'erano mezzi,generatori, caseggiati, tende ecc .. ci accovacciamo attaccati al muretto e proseguiamo prendendo ad ogni elemento utile la posizione gps .
    L 'adrenalina si faceva sentire,spesso capitava che un paio di persone giungessero ai mezzi proprio quando noi eravamo a 2 metri dalle loro autovetture spalmati a terra !

    Dopo aver preso tutti i punti disponibili decidiamo di puntare dritto ai missili e si riparte a gambe levate!!!
    Purtroppo durante la marcia ci accorgiamo che lungo la strada ci sono scontri incredibili tipo20vs20 e dobbiamo fare molta attenzione a non attirare l'attenzione!Rimaniamo molto defilati, nascosti tra le piante e aspettiamo,aspettiamo e aspettiamo…. Dopo un po' vediamo passare circa una 20 di operatori che abbandonano la zona dove fino a pochi minuti prima gli scontri erano più accesi, ci accorgiamo che un'altro gruppo di operatori è
    rimasto a presidiare la zona. Avevamo la strada sbarrata sia a nord che a sud!!

    Passiamo da ovest riscavalcando la cancellata, avevamo deciso di non abbandonare più la carrabile di notte ma siamo stati costretti a farlo
    di nuovo proprio per quel fottutissimo posto di blocco.

    Siamo scesi in una depressione senza vegetazione, solo sabbia e ghiaia illuminata dalla luna!
    Sembrava di essere su un altro pianeta(spettacolo).

    Sostanzialmenteil giro che avremmo dovuto fare con la carrabile prevedeva di salireverso nord e riscendere a sud aggirando la depressione, noi oramai cieravamo dentro, potevamo tagliare per dritto ma si presentava un problema: dove risaliamo??
    Fortunatamente verso nord ovest la depressione tornava gradualmente a livello della carrabile,
    e potevamo passare in mezzo ai laghetti e fare ancora un pezzetto di carrabile.

    Incappiamo in un altro posto di blocco, cazzo!!!

    Per tentare di uscire, c'era da superare un roveto, l'unico problema era il rumore che avremmo dovuto fare.
    Tentiamo di muoverci pian piano, ma le sentinelle si accorgono dei rumori e vengono a controllare , ci congeliamo.
    Loro controllano un po' i cespugli, illuminano e poi lasciano perdere. Guardo ad est e vedo il sole,stava arrivando l'alba.
    Ci spostiamo ancora un po' più a Sud e ci riavviciniamo alla carrabile da dove, nascosto dietro un muretto,osservo le sentinelle.
    Studiamo il loro percorso e quando sono nel punto più distante e decidiamo di muoverci, l'arrivo di un mezzo ci interrompe.
    Lo vedevo e incrociavo le dita........SIII!!! Si ferma a chiacchierare con le sentinelle lontano da noi! E' ora di correre!
    Due lepri sulla strada con il sorriso a 32 denti sapendo di aver fottuto il cacciatore!

    Ormai siamo a buon punto, ci rechiamo alla ricerca del missile.
    Quando arriviamo, non troviamo guardie e piano piano cerchiamo l'obiettivo,trovata la centralina in una delle case cambiamo il relé e l'obbiettivo è preso.
    Perfetto,ci rimane ancora un relè da inserire nel missile e andiamo alla ricerca.
    Ormai manca veramente poco alla fine dell'evento proviamo a ricognire ma non lo troviamo
    quindi decidiamo di esfiltrare dopo 43km, 3 ore di sonno, 2 operatori esfiltrati e tanta tanta acqua !!
    Ci rechiamo verso HQ Georgiano dove una volta giunti un abbraccio fraterno con il mio compagno d'avventura è più che doveroso !!
    Osservazioni finali :
    Tutto era molto chiaro e ben organizzato. Tutto questo a mio avviso ha permesso lo scorrimento fluido di tutta la gara.
    Ovviamente ci sono stati imprevisti di non poco peso, ma sono stati gestiti al meglio anche se presumo
    che anche da parte vostra lo spavento sia stato elevato. Per questo motivo, un consiglio per gare future è di richiedere un'ambulanza fissa sul campo per la durata dell'evento!Prevenire è meglio che curare...
    Altra piccola attenzione la dedicherei a tutti i responsabili dei team.Sarebbe carino come già detto a Daniele, fare un piccolo debriefing con i TL e gli organizzatori tutti insieme. Questo permetterebbe a tutti noi di conoscerci un po' di più. Di solito capita che dopo una gara del genere si va a pranzo e si sta con il proprio team e pochi altri, una volta finito ci si alza, si saluta l'organizzazione e si parte. Dare la possibilità di conoscere altre persone faccia a faccia, magari permetterebbe anche a chi è “timido-riservato” di andare a salutare questo e quello ...Nel contesto globale venire in Sardegna e sinonimo di garanzia cortesia e disponibilità ,tutto questo legate dal buon senso fanno apprezzare gli sforzi fatti da una parte e dall'altra !


    Graziedi tutto !! Thermal
    Ultima modifica di Thermal; 10/03/2013 a 18:43

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