Io penso che chi non frequenta gli allenamenti non può essere obbligato.
Detto questo l'imprevisto ci può stare, la malattia anche, l'impegno per cose più importanti dell'allenamento (famiglia, lavoro) anche.
Ma se la cosa si protrae oltre un certo limite è giusto e sacrosanto tenerne conto. Io sono dell'idea che se si fa parte di un'ASD bisogna comportarsi come sportivi (anche se dilettanti). In una squadra di qualsiasi altro sport/attività sportiva chi non frequenta gli allenamenti sta in panchina, se gli va bene, sennò viene gentilmente invitato a ripresentarsi quando avrà più tempo o voglia. Anzi, dovrebbe il giocatore stesso domandarsi se è il caso di continuare con qualcosa a cui non è in grado di dedicare il giusto spazio. Perchè ti iscrivi (spendendo pure dei soldi di quota associativa ed attrezzatura) se poi non ci sei mai?
L'esclusione da eventi esterni per chi non frequenta abbastanza gli allenamenti, vuoi per scarso allenamento vuoi per scarso affiatamento con i compagni, è una decisione più che lecita da parte di un Direttivo. Questo secondo me per i seguenti motivi:
- rispetto nei confronti di chi gli allenamenti se li fa (mi pare il minimo)
- prestazione durante l'eventuale impegno (se non mi alleno gioco male, se gioco male diminuisco le possibilità di tutta la squadra di fare un buon risultato).
Ovviamente la situazione va valutata di volta in volta.