“Noi tutti sappiamo che non è facile, ai tempi d'oggi, fare della beneficenza, vuoi per problemi dovuti alla facilità con la quale chi vuole approfittarsi della bontà delle persone per arricchirsi personalmente riesce in questo paese a farla sempre franca e vuoi perché in generale la situazione economica nella quale ci troviamo non è delle migliori, vista la crisi occupazionale e il continuo aumentare dei prezzi e delle tasse. Quello che abbiamo fatto domenica, con contorno di giocata senza vincitori ne vinti, è la prova che nonostante tutto c'è ancora posto per la solidarietà e anche se non è molto, anche quest'anno, abbiamo dato il nostro fondamentale contributo alla ricerca ad una delle fondazioni più impegnate che operano in Italia”
La dichiarazione di Roberto Mura, presidente dei SAT Sirbones non poteva meglio introdurre il racconto dell'inziativa di solidarietà che ha coinvolto le associazioni sportive del CORESA ed altri gruppi intervenuti per contribuire con la loro presenza all'iniziativa. Il giorno 18 Novembre dunque, tutti i gruppi iscritti si sono dati appuntamento nella località di Is Arenas ( Narbolia – Oristano) per partecipare alla partita di beneficenza organizzata e giocata in una splendida pineta e vicino ad una spiagga. Un campo vario e molto impegnativo che è stato utilizzato per un game di lunga durata ( dalle 10 del mattino fino alle 17,30 del pomeriggio).
Questi i gruppi partecipanti:
SAT sirbones
UFO SAT
Templari
Bodone force
SAT Orchi
PMC SAT
Red Skulls SAT
Naxos
Tigri bianche wargames
Donigala Devils
L'intento benefico della gara non ha comunque svalutato l'aspetto tecnico e della trama. Il game è comunque risultato molto impegnativo, sia per la tipologia del campo, sia per la struttura della trama a metà strada tra la partita ricognitiva e il combat classico.
Un gruppo di narcotrafficanti viene ricercato dalla DEA la quale è intenzionata a distruggere il laboratorio di raffinazione della droga sgominando il gruppo criminale. Nel confronto si inserisce un gruppo di guerriglieri che si allea dietro compenso all'una o all'altra fazione.
I giocatori delle varie squadre sono state divise in tre fazioni rappresentanti appunto gli operatori della DEA, i trafficanti ed i guerriglieri, ogni schieramento era riconoscibile dalla fascia colorata apposta sul braccio destro di ogni giocatore.
La parte ricognitiva della gara ha impegnato le pattuglie di operatori della DEA nella ricognizione di diversi obiettivi e nel recupero di diversi panetti di “droga” , utilizzati da entrambe le fazioni per “ comprare” l'alleanza del gruppo dei guerriglieri ( privi di fascia di riconoscimento) per un 'ora di tempo, in modo da avvantaggiarsi sulla squadra avversaria.
Ogni squadra era poi dotata di una base presidiata da pattuglie di ogni fazione. Tra gli obiettivi sul campo era presente anche un tendone adibito a laboratorio di raffinazione della droga, esso era uno degli obiettivi da ingaggiare da parte degli operatori della DEA.
Giornata particolarmente nuvolosa ma per fortuna, il maltempo che in quel momento aveva investito l'isola non ha raggiunto la zona di gioco, regalando ai partecipanti un game sostanzialmente asciutto e tranquillo, se si eccettuano gli stormi di zanzare che hanno impegnato le squadre di giocatori quanto se non più delle incursioni degli avversari.
Complessivamente però l'intento di creare una occasione di ritrovo e di riunione per i gruppi provenienti dalle diverse province ha dato i suoi frutti. Questo è particolarmente importante per associazioni che a causa della distanza geografica non si trovano spesso a giocare insieme. Aver avuto la possibilità di riunirsi ha dato nuovo impulso all'impegno di gettare le basi per future collaborazioni , anche in prospettiva di un'affiliazione al Comitato ed un allargamento di questo ad altre realtà di gioco della Sardegna. In ogni caso tutti coloro i quali hanno partecipato hanno dato il loro contributo di buona volontà, di solidarietà e di passione unificante per questo gioco/sport.
![]()