USMC INFANTRYMAN,OP. PHANTOM FURY,FALLUJA 2004
PREMESSA
Come noterete,troverete questo mio post estremamente lungo,in quanto,piuttosto che fare la solita ,a mio parere,kit list corredata da qualche foto,ho preferito mettere tutta una serie di descrizioni in cui viene spiegata più o meno dettagliatamente la composizione di tutto il setup
Questo perché è sì facile e veloce mettere una lista di tutti componenti,peccato solo che il più delle volte di finisca per perdersi tra foto e nomi di parti più o meno comprensibili
Ho preferito quindi ancora una volta usare il mio solito metodo di aprire i post già in precedenza impiegato per altri post di setup “storici” https://www.softairmania.it/threads/...inire-degli-80 https://www.softairmania.it/threads/...uerra-mondiale
più che definire questa una “scheda setup”,preferirei definirlo un “articolo setup”
nota bene però che non la definisco assolutamente una “guida tecnica”,per cui,mi fa piacere se qualcun altro che vuole farsi un setup dello stesso tipo utilizzi questo topic come riferimento,ma consiglio di affidarsi a persone più esperte per la questione reenacting
detto questo ecco finalmente il setup che da tanti anni desideravo realizzare e che ad ora risulta il più "moderno" tra quelli storici attualmente in mio possesso
il setup in questione rappresenta uno delle migliaia di marines che parteciaparono alla cosiddetta "battaglia di falluja",per essere più precisi un sergeant E-5 di fanteria comandante di una squadra di fuoco
è interessante notare come all'epoca,malgrado si combattesse in aree desetiche/urbane,si usasse un misto di materiali in desert/woodland (in effetti la stessa cosa avveniva anche in somalia durante restore hope con i rangers)
del resto,la prima metà degli anni 2000 si potevano definire un periodo di "transizione" degli equipaggiamenti,con materiali residui dagli anni '90 (ALICE,mimetismi a chiazze,protezioni antischeggie,ecc) che andavano via via dismessi per far posto a materiale via via sempre più moderno (MOLLE,mimetiche digitali,protezioni antiproiettili,ecc.)
l’equipaggiamento ai tempi era spesso molto eterogeneo,sia per il fatto di essere appunto un periodo di “transizione”,per il quale non sempre era possibile equipaggiare tutti con l’ultimo accessorio appena uscito,sia per il fatto che il singolo operatore aveva comunque una certa libertà di configurare il proprio setup,ovviamente entro certi limiti
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in questa “ricostruzione” la divisa di base è la Marine Corps Camouflage Utility Uniform in mimetismo desertico(notare i gradi da sergeant E-5),gli anfibi sono i Belleville 550 Hot Weather,mentre i guanti risultano i Nomex Flight Gloves (in teoria dovevano essere d’ordinanza,in pratica spesso chi ne aveva la possibilità li cambiava con qualcosa di più comodo,come i damascus,i mechanix,altre volte di guanti non se ne portavano affatto)
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in testa abbiamo il “nuovo” lightweight helmet”,in sostituzione del vecchio PASGT,caratteristico per essere più leggero,comodo e con una migliore protezione balistica
non mancano gli accessori come la piastra d’aggancio per il visore notturno,il telino reversibile in marpat,i cat eyes (in questo caso verdi anziché sabbia),gli occhialoni ESS NVG
notare poi gli occhiali balistici ICE sempre della ESS dotati di inserto per le lenti da vista,e il sistema microfono/auricolare Bowman della Selex
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passando poi per la protezione balistica principale,abbiamo il Point Blank Interceptor Body Armor Woodland corredato di gorgiera e piastra inguinale (questi ultimi due,per questioni di comodità,ma anche di disponibilità, non sempre venivano portati)
malgrado l’interceptor fosse utilizzabile anche come gibernaggio,veniva comunque spesso e volentieri indossato i contemporanea con il gibernaggio FLC,questo principalmente perché ci si poleva liberare del carico tattico senza rinunciare al giubbotto antiproiettile,molto utile ad esempio durante un turno di riposo
la buffetteria vera e propria poi consisteva,appunto,nel Fighting Load Carrier MOLLE II ,un incrocio tra un gilet e un sistema spallacci/cinturone
il corredo di giberne in questo caso erano costituite da:
4 tasche doppie porta caricatori per m16 (8 caricatori in totale)
Il nuovo Individual First Aid Kit in colorazione coyote brown
2 giberne per le granate M67
Una tasca porta borraccia,qui utilizzata come giberna generica per vari piccoli accessori
Direttamente fissati sugli agganci modulari per le tasche troviamo poi un paio di stick cyalume,i tappi auricolari balistici con relativo contenitore ,un cucchiaio marrone proveniente da una razione MRE,e il pulsante di accensione del microfono Bowman
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Discorso a parte merita il serbatoio d’acqua prodotto dalla Camelbak,accessorio che pur facendo parte del kit MOLLE II,non veniva portato agganciato al tattico,ma portato a mo’ di zainetto tramite un paio di bretelle (il vest inoltre è pressochè inadatto a portare sistemi d’idratazione modulari,in quanto sul retro anziché presentare uno schienale dotato di passanti MOLLE,presenta nient’altro che le cinghie che sorreggono la parte superiore del vest a quella inferiore,daltr’onde,si tratta di un metodo pensato per non intralciare l’uso con un eventuale zaino tattico)
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Mancano accessori che fanno sempre parte per del kit MOLLE II quali la bandoliera,il tascapane e il waist pack,ma del resto,si tratta di componenti secondari,che in un’azione di combattimento intensa non fanno che aumentare il peso dell’equipaggiamento,e ad essere quindi d’intralcio
Senza contare poi il fatto che,durante Phantom Fury,le varie forze alleate godevano del massimo appoggio logistico,per cui un’eventuale carenza di munizioni,razioni e altro materiale non fu un problema
Purtroppo,non è stato possibile procurarsi una baionetta OKC-3S,né un coltello KA-BAR,accessori molto presenti sul campo di battaglia,spesso inastati sui fucili come “estrema risorsa”
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Come “estrema risorsa” però troviamo una pistola M9 ,tipica per ufficiali e sottufficiali ,corredata da una fondina Safariland 6004 fuori ordinanza,i cui caricatori sono riposti in una giberna Bianchi M12 qui fissati curiosamente a una delle cinghie cosciali
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Dio benedica le pistole,ne sa qualcosa il sergente maggiore Bradley Kasal
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Completano il setup un paio di ginocchiere della Alta Industries,molto popolari per la loro comodità (NB quelle qui presenti non sono della Alta,ma delle repliche Classic Army,che,piccole differenze a parte,sono praticamente uguali agli originali)
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Concludiamo infine con l’armamento individuale
Fucile M16A4 (replica G&P),equipaggiato con mirino ACOG TA31 (replica),KAC M5 RIS(G&P),KAC RIS Foregrip(G&P),torcia Surefire M951(replica element) e tracolla a tre punti Mamba prodotta da Spec-Ops
Pistola M9 (replica KJ Works),pur essendo un’ottima replica,qui presenta erroneamente i loghi della Taurus Forjas
2 granate M67 (inerti)
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Un ringraziamento speciale a tutti quelli che mi hanno dato consiglio nella sezione “united states marine corps fan club” di sam e del gruppo “USMC modern warfare reenactment” di facebook,ringrazio anche tutti coloro che mi hanno venduto sul mercatino di SAM tutto quello di cui avevo bisogno