Il vest di cui mi appresto a fare una brevissima recensione è uno fra i modelli più noti, copiati e utilizzati della storia recente, e cioè il Tac-v1 della Eagle Industries.
Di questo vest esistono svariate versioni e varianti, ed è stato diffusamente utilizzato sia in ambito SOF che non sino ai primi anni di questo millennio, quando è stato via via rimpiazzato dai ben più moderni e performanti tattici dotati di sistemi modulari.
Nello specifico la versione di cui vi parlerò è una N in colorazione OD e di produzione piuttosto recente, anche se non ho modo di dargli un collocazione temporale precisissima (se qualcuno più esperto di me volesse venirmi incontro, gliene sarei grato). Farò poi un rapidissimo confronto con la versione NU, anch'essa di produzione E.I. .
Si tratta essenzialmente di un assaultvest di vecchia concezione, nato allo scopo di permettere all'operatore di turno di portare comodamente con se l'essenziale per combattere e ben poco d'altro, scopo che il Tac-v1 assolve egregiamente.
Il vest è costituito da una base di rete ad alta resistenza su cui sono applicate direttamente le tasche, ovviamente fisse. Come da buona tradizione Eagle le cuciture sono tutte doppie e triple nei punti più sollecitati, realizzate alla perfezione; la chiusura del vest avviene mediante una zip frontale di ragguardevoli dimensioni.
Il Tac-v1 è dotato di taglie (quelli in mio possesso sono M), ma si tratta di un vest ampiamente regolabile sia in altezza che in larghezza, tant'è che in passato ho avuto modo di indossarlo anche sopra un IBA con softarmour inserite ;nelle versioni in mio possesso la regolazione in larghezza avviene tramite fettucce in cordura, dotate di un comodo sistema per mantenere arrotolata la parte in eccesso, mentre per la regolazione in altezza ci sono due comodi velcri all'altezza delle spalle.
Nelle versioni meno recenti la regolazione in larghezza avveniva tramite paracord, forse meno duraturo come sistema, ma a mio modo di vedere un filo più preciso.
Per quanto concerne la versione N, il vest è dotato di 9 tasche esterne e 3 interne.
Ci sono complessivamente 6 porta caricatori doppi (3 per lato) per una capienza totale di 12 caricatori stanag; le tasche sono dotate di elastici di ritenzione,ma l'estrazione è sempre e comunque molto agevole (come è lecito aspettarsi da un assault vest).
Abbiamo poi due piccole utility pettorali: in quella dx (la più piccola) è presente del velcro per consentire di attaccare un piccolo porta munizioni per fucile a pompa, mentre nell'altra sono presenti degli elastici di ritenzione ;queste due tasche sono davvero piccole, tant'è che io le sfrutto esclusivamente per portare un coltellino svizzero, qualche barretta di integratori, nastro isolante e le immancabili matite ikea. La chiusura di queste tasche è a velcro.
In ultimo abbiamo una taschina porta bussola all'altezza della spalla sx chiusa con un bottone a pressione.
Tutte le tasche esterne sono dotate di fori di scolo per l'acqua.
La cordura con cui sono realizzate le tasche è qualcosa di eccezionale, morbidissima al tatto e molto flessibile, nonostante sia ovviamente resistentissima...nulla a che vedere con la altrettanto celebre controparte BHI.
Internamente abbiamo due grandi tasche ricavate nella rete che costituisce i pannelli frontali del vest,utili per riporre materiale sottile tipo mappe e taccuini (mentre nella vecchia versione le tasche interne erano cucite sulla rete); nel pannello posteriore è ricavato invece un alloggiamento per una vescica camelbak, soluzione a mio parare molto scomoda, in quanto sgonfiandosi progressivamente la vescica, si perde altrettanto progressivamente la regolazione del tattico.
In ultimo, nella parte posteriore del Tac-v1 sono presenti numerosi passanti ALICE, alcuni occhielli metallici, e una maniglia per l'evacuazione dell'operatore, intelligentemente velcrata in modo che resti chiusa e non rischi di impigliarsi in giro.
Alla base del tattico sono presenti dei comodissimi passanti per ancorare al vest un cinturone tattico,scelta pressochè obbligata per poter aumentare almeno un po' la capacità del Tac-V1.
Personalmente ho subito provveduto ad integrare il Tac-v1 con un cinturone, al quale, dopo svariate prove, ho agganciato 2 porta caricatori alice che uso come piccole utility ,una tasca porta radio da cintura TAG, una spent mag pouch, e una inutile fondina Bianchi per l'altrettanto inutile M9.
L'acqua la porto in uno zainetto camelbak del kit molle II.
Venendo alla prova sul campo, possiedo questo tattico da diversi anni e ho avuto modo di testarlo nelle più svariate situazioni.
Diciamo subito che il terreno di elezione classico per il Tac-v1 (almeno nella versione N) è la giocata domenicale o comunque sotto le 12h.
Il suo principale punto di forza sta nella comodità, visto che scarica il peso in maniera piuttosto equilibrata su tutto il busto: anche a pieno carico, se ben regolato e con l'ausilio del cinturone, presto ci si dimentica di averlo addosso. Io di tattici ne ho avuti un po' per tutti i gusti, quasi tutti di marche blasonate , ma a livello di pura comodità il Tac-v1 per quel che mi riguarda è avanti a tutti, anche al mio fidato RRV EI che da qualche anno mi accompagna in quasi tutti gli eventi a cui partecipo. Oltretutto parliamo di un vest poco ingombrante e che permette una buona agilità nei movimenti, e nonostante sia parecchio coprente, mantiene comunque una discreta aerazione del busto (certo,quando fa caldo, fa caldo!). Inoltre il peso stesso del tattico è parecchio contenuto.
Ovviamente non sto a sottolineare ancora la bontà del materiale dal punto di vista della resistenza e della fattura...se uno conosce un minimo la Eagle sa che anche se maltrattato, un tattico Eagle è pressochè eterno.
Il contro più evidente è la scarsa capacità di carico generale del tattico, cosa che ne limita un po' lo spettro di utilizzo negli eventi di durata più ampia, in cui un giocatore è giocoforza costretto a portare con sé costantemente parecchio materiale extra direttamente nella second line.
In passato ho provato un setup di questo tattico che prevedeva una first line piuttosto carica (2 m60 pouch dflcs + portaradio e spent mag pouch+ imbottitura per cinturone sempre eagle...io e i buttpack non andiamo d'accordo), ma la prova è stata abbastanza fallimentare, visto che mi sembrava di andare in giro con un salvagente in vita, cosa che faceva perdere al tac-v1 uno dei suoi principali vantaggi, e cioè il ridotto ingombro nei movimenti, tant'è che alla fine ho optato per una first line leggera.
Per completezza, in allenamento ho sperimentato qualche volta l'impiego del Tac-v1N in combinazione con uno zaino di dimensioni abbastanza contenute (Patrol pack E.I.) in previsione di un impiego anche in game di durata maggiore sempre in periodo estivo, e i risultati sono stati incoraggianti, ma in ogni caso per ovvie ragioni non è certamente il tipo di tattico che consiglierei ad occhi chiusi per un game HSA. Inoltre è altamente sconsigliato per tutti coloro che in pattuglia ricoprono ruoli nei quali si ha da avere un veloce e costante accesso a mappe, gps e affini (che poi è la ragione principale per cui di solito uso l'RRV).
Mi sono trovato spesso a pensare se un Tac-v1 dotato anche di tasche utility e non di soli porta caricatori potesse essere per me il cosiddetto tattico “definitivo”.
Circa un annetto fa mi sono trovato difronte un Tac-v1 in versione NU nuovo di pacca ad un prezzo stracciato e non mi sono fatto sfuggire l'occasione per togliermi il dubbio.
Così ad occhio, direi che la produzione di questo vest è ancora più recente della versione N in mio possesso.
La differenza sostanziale fra le due versione del Tac-v1 è che la NU è dotata di due tasche utility di medie dimensioni al posto dei 3 porta caricatori presenti sul pannello sx nella versione N.
Entrambe le utility hanno una chiusura a velcro e delle intelligenti patelle di chiusura interne, oltre al classico foro di scolo dell'acqua.
A lato di queste sono presenti due attacchi ALICE sovrapposti (credo servano per le vecchie radio pouch).
Le altre differenze sono molto meno importanti e sono dovute più che altro alla produzione più recente di questa versione rispetto alla N. In primis, sulla spalla dx è presente un appoggio per il calcio dell'asg leggermente imbottito e ricoperto con un materiale antiscivolo che sembra quasi velluto. Inoltre c'è del velcro sia sulla tasca pettorale sx, sia sulla prima fila di attacchi alice sulla schiena. Per il resto, ho avuto l'impressione di una maggior rigidezza della cordura con cui è costruita questa più recente versione, ma potrebbe essere semplicemente dovuto al fatto il vest è praticamente nuovo.
La fattura comunque è sempre la solita, quindi più che ottima.
Per quanto riguarda la prova sul campo,ho avuto modo di usare il Tac-v1 NU davvero poco (purtroppo il tempo per giocare è molto meno di quanto ne vorrei), ma le prime impressioni sono state abbastanza positive: la maggior capacità di carico del vest permette di usare una first line leggerissima e al contempo di mantenere un ingombro molto limitato. Avendo pochissimo ingombro laterale l'ho trovato piuttosto comodo anche nell'uso a bordo di veicoli (dato poco significante, ma tant'è). La comodità è la stessa della versione N, quindi per quel che mi riguarda ottima.
E' un vest perfetto? No, purtroppo.
I due difetti principali riguardano la disposizione delle due utility: in primo luogo, avere le due tasche delle stesse dimensioni sovrapposte, fa sì che accedere a quella più in basso sia poco agevole, specie nelle fasi più concitate del gioco. In oltre essendo le due tasche in posizione frontale danno un discreto fastidio quando si opera con il ventre a terra, senza contare che diventano pressochè inaccessibili.
Ad ogni modo, non ho ancora avuto modo di sfruttare a fondo questa versione, quindi mi riservo di integrare questa brevissima recensione con ulteriori feedback.
In ultimo una piccola considerazione: il prezzo medio di questi vest è di circa 50€, molto meno della maggior parte di qualsivoglia replica. Certo non stiamo parlando di materiale all'ultima moda, né di roba “che fa figo”,nè tanto meno degli ultimi ritrovati tecnologici, ma sono comunque vest di alta qualità, prodotti per durare nel tempo e per resistere a qualsiasi tipo di maltrattamento....giusto per ribadire che non ci vogliono per forza i soldi per avere materiali buoni .