CARICATORE MAGGIORATO 400 COLPI
Comincio oggi a descrivere questo progetto, portato avanti nei ritagli di tempo, quasi completato e attualmente in fase di sperimentazione. Questa e' la sola prima parte del resoconto, perché, per problemi di tempo, non sono in grado di predisporre l'articolo tutto insieme, e se non mi decido ad iniziare,non combinerò mai nulla.
PREMESSA
Questa premessa e' necessaria, anzi credo sia la parte più importante della discussione, perché ha a che fare con le ragioni per cui uno può essere tentato dal creare un caricatore maggiorato per GBBR, gli obbiettivi che legittimamente può sperare di raggiungere, le rinunce che sono implicite nella scelta.
Insomma,si tratta di capire sin da subito quali sono le implicazioni del progetto per non ingenerare in persone che NON conoscono il mondo GBBR la falsa speranza di poter entrare in questo mondo nuovo portandosi appresso una delle caratteristiche fondamentali degli elettrici (cioè la quasi infinita capacita' di fuoco).
A mio parere, se il caricatore maggiorato per GBBR viene inteso quale modo di avvicinare i GBBR alle AEG, si e' fuori strada; il vero senso di questo progetto, invece, e' un altro.
Mi spiego.
Premetto che ho un paio di "classici", cioè di quelle repliche del passato (anche se le mie non sono poi tanto vecchie) che funzionano a CO2 o aria compressa (HPA) contenuta in una bombola esterna alla replica (dimensioni più o meno corrispondenti a una bombola di green gas da 1100, per intenderci) collegata al fucile da un tubo flessibile (vedremo meglio in seguito). Nel caso di uso di CO2 questo sistema ha il vantaggio di consentire un cooldown limitato (data la dimensione della bombola) ed una autonomia notevole (diciamo3.000 colpi, grosso modo).
Nel caso della HPA (ed e' questo che ci interessa) abbiamo un'autonomia minore (circa 1.000 colpi), dovuta al fatto che l'aria compressa, proprio in quanto "aria compressa", e' immagazzinata nella bombola in forma esclusivamente gassosa, mentre la CO2 lo è in forma liquida, ma di contro abbiamo l'assenza totale di ogni effetto cooldown e, più in generale, la completa liberazione da ogni effetto del meteo sul rendimento del gas: nessuna variazione di potenza causata dalla temperatura, possibilità di utilizzare la replica a 40, 10, -10 gradi centigradi, una considerevole consistenza tra colpo e colpo e, non so se l'ho già detto, assenza TOTALE di cooldown!
Ecco,proprio da queste considerazioni e' nata l'idea di provare i nostrimoderni GBBR con l'aria compressa.
Ora, siccome se riempite uno dei nostri caricatori con un gas non in forma liquida riuscirete a sparare pochissimi colpi (provate a riempire di green gas un caricatore tenendo la bombola in piedi, invece che capovolta, e vedrete con la sola pressione del gas non liquefatto, quanti colpi ci sparate), la prima idea e' stata quella di attaccare al caricatore una delle mie bombole di HPA (sarebbe lo stesso, per intenderci, attaccando il caricatore a un compressore o a una bombola da sub).
Anticipo che questa operazione, come vedremo, non e' per nulla complessa e chiunque lo può fare, salvo procurarsi il necessario.
Ciò fatto, pero', sorge immediatamente un problema non indifferente: una volta esauriti i 40/50 colpi del caricatore, dovreste estrarre il caricatore esausto, staccare il collegamento tra questo e la bombola, inserire il nuovo caricatore, ripristinare il collegamento con la bombola!
Non molto pratico.
Da questa considerazione nasce l'idea del caricatore maggiorato; non, quindi, dalla volontà di seppellire l'avversario con una raffica di 400 bb in perfetto AEG style, ma dalla necessita' di non cambiare continuamente caricatore, e comunque, a caricatore maggiorato esaurito, dalla possibilità di ricaricare con enorme facilita' rispetto ai nostri bifilari.
Anticipo anche che la conseguenza di quel che andremo a fare e' la perdita di un po' di realismo (no ricorrente cambio caricatore, no bolt stop).
COSA SERVE
1) un caricatore maggiorato per AEG (sebbene il modello non abbia rilevanza, io utilizzerei uno stanag per simulare un caricatore gemellato);
2) un caricatore WA style; dato che le modifichesaranno irreversibili, io ne ho usato uno semidistrutto che un mio amico mi ha regalato, ma se volete usare un WA da 100 euro
3) bombola HPA da paintball;
4) regolatore; si tratta di un aggeggio che serve a ridurre la pressione dell'HPA che esce dalla bombola a circa 800 PSI sino ad una pressione di circa 100/130 PSI (quella del green gas, per intenderci);
5) tubo da 6 mm che consente il collegamento tra bombola e caricatore;
6) vari connettori che consentono i collegamenti veloci tubo caricatore e tubo regolatore; segnalo fin d'ora che RAT commercializza a pochi euro (l'ho visto da TMC a 25 dollari) proprio un connettore che consente di collegare il caricatore WA ad un compressore; cioè proprio quello che serve, solo che noi invece di collegare il caricatore al compressore (poco pratico in campo) lo collegheremo ad una bombola da paintball;
7) modifiche varie per ilcollegamento tra il maggiorato da AEG e il WA.
Sembra tutto complesso, difficile e strano, ma vedrete che strada facendo tutto ciò si rivelerà relativamente facile a farsi.
COSTI INDICATIVI
1 caricatore maggiorato ASG: dipende, macomunque IL COSTO è minimo;
2 caricatore WA: dipende, io ho usato unAGM (come vedrete il vantaggio dei WA style consiste nel fatto che ilcondotto ove sono stivati i BB è in plastica, e quindilavorabile con semplicità);
3 bombola esterna: se usate la CO2, unabombola da paintball può venire circa 20,00 euro; se usate unabombola HPA, quella che ho messo in foto (200 atm)viene un 60,00 euro, mentre una rinforzata in Kevlar (maggioridimensioni e 300 atm) molto di più (circa 150,00 euro, direi);
4 regolatore: ne esistono di varie marchee tipologie; io ho sempre utilizzato i Palmer (marca americana chestoricamente è utilizzata per i classici); quello che si vedein foto costa circa 160/170 dollari (+ spese di spedizione + dogana),compreso di cavo e connettori;
5 cavi e adattatori vari: pochi euro.
MODIFICA CARICATORE ASG
Il caricatore da ASG costituirà, ovviamente, il "serbatoio" del maggiorato che stiamo realizzando.
I normali caricatori da GBBR (e' una banalità quella che sto per dire) hanno una capacita' limitata sia perché il corpo dei caricatori viene utilizzato per stivare il gas, per cui non vi e' posto che per un numero limitato di BB (monofilari style), sia perché il gas contenuto nel caricatore comunque non sarebbe in grado di sparare che pochi BB.
Sostanzialmente noi andiamo a fornire al caricatore WA una quantità di gas enorme (tramite la bombola esterna) e ci rimane il problema di fornirgli anche il posto per stivare un numero adeguato di BB.
Eccoci quindi al nostro caricatore da AEG, in relazione al quale do per scontata la conoscenza esatta del suo funzionamento e delle sue componenti esterne e interne.
Quello che vogliamo fare e' lasciare che il caricatore continui a funzionare come fa normalmente, limitandoci e dirottare il flusso dei BB, in modo che invece di arrivare al solito foro che andrebbe ad alimentare il gruppo hopup della AEG, esca da un lato del caricatore AEG ed entri nel condotto del caricatore WA ove normalmente sono stivati i BB (e che, come vedremo, non conterrà più la molla). In pratica il nostro caricatore WA dovrà essere alimentato di BB dal caricatore AEG.
Per fare questo occorre:
1) smontare il caricatore AEG svuotando il guscio metallico (normalmente basta svitare una vitina sul fondello inferiore del caricatore e sfilare tutta la parte interna);
2) forare il guscio metallico con una punta da trapano adeguata (diciamo 8mm); da questo foro asse ranno i BB che uscendo dal caricatore AEG dovranno raggiungere quello WA; ogni metodo per raggiungere questo obbiettivo va bene: io ho collegato i due caricatori con un tubicino creato con uno spezzone di canna da ASG e con uno spezzone di qui tubini in plastica con i quali si caricano i caricatori monofilari;
3) prendiamo ora la parte interna al caricatore; si tratta di manufatto in plastica e quindi facile da lavorare; quel che dobbiamo fare e' semplicemente interrompere il condotto di alimentazione BB che normalmente conduce i BB sino alla parte più alta del caricatore, ove e' posizionato lo svaso che deve connettersi con l'unità hopup dell'AEG; dobbiamo infatti fare in modo che i BB escano dal foro che abbiamo appena fatto nel guscio esterno,e che poi collegheremo al caricatore WA;
l'operazione non e' nulla di che e può essere eseguita in vari modi; io ho tagliato il condotto all'altezza del foro del guscio in metallo (un po' più in basso); si tratta di eseguire un taglio circa a 45 gradi, in modo che sia agevole collegare a questo condotto il tubicino (nel mio caso lo spezzone di canna) che attraverso il foro nel guscio metallico del caricatore, devierà il flusso di BB portandolo a raggiungere il caricatore WA;
4) ora inizia una fase che comporta mille prove (così e' stato per me, ma magari voi fate in cinque minuti); si tratta, prima di fissare tutto, di vedere se il caricatore funziona correttamente: rimontate il caricatore, inserite il tubicino dal foro eseguito nel guscio metallico, inserite i BB, girate la rotella del caricatore; se tutto funziona bene i BB usciranno dal tubicino senza problemi; e' probabile che da qualche parte i BB si inceppino, segno che il tragitto nuovo presenta delle "asperità" (che ovviamente saranno posizionate nel punto in cui abbiamo eseguito il bypass); e' opportuno che nel punto in cui i BB vengono deviati ed entrano nel tubicino il percorso sia "agevolato" mediante una rampetta di plastica o balsa che aiuti i BB a cambiare direzione; non saprei farvi un'indicazione precisa; si tratta di provare e riprovare finche' i BB non riescano a viaggiare senza difficoltà (non e' complesso; sarà più difficile nell'ulteriore cambio di direzione tra tubicino e caricatore WA).
Quando avrete finito le prove e i BB riusciranno ad uscire veramente senza sforzi dal caricatore, attraverso il tubicino che li porterà al caricatore WA, potrete procedere a smontare tutto, fissare definitivamente la rampetta in balsa e, rimontato il caricatore, fissare con un goccio di colla il tubicino attraverso il foro nel guscio (a proposito, la lunghezza di tale tubicino sarà adeguata alla distanza che vorrete mantenere tra i due caricatori; l'inclinazione non e' critica, ma direi che non dovrebbe essere ne inesistente ne troppo esasperata, onde evitare problemi di inceppamento dei BB al momento di entrare nel caricatore WA).
Mi spiace non avere foto del lavoro all'interno del caricatore, ma non le trovo più ed ora che ho incollato il tubicino di ottone alla parte interna attraverso il foro nel guscio, non mi si apre più nulla.
MODIFICA CARICATORE WA
Do per scontata la conoscenza delle fasi di smontaggio dei caricatori WA (del resto chi ha un GBBR WA style, in genere lo sa fare ad occhi chiusi, data l'affidabilità proverbiale dei caricatori).
Le operazioni da eseguire sono due; la prima: fare in modo che il caricatore sia alimentato dall'aria compressa della bombola da paintball; la seconda: fare in modo che i BB che escono dal maggiorato come precedentemente modificato entrino nel canale di alimentazione del caricatore WA e risalendolo giungano sino alle lips per essere camerati durante la fase di sparo.
Prima operazione:
sembra la più complessa e invece e' la più semplice.
Una prima maniera di ottenere il risultato (che sconsiglio) sarebbe quello di forare il caricatore (naturalmente a caricatore vuotissimo) con una punta da trapano adatta, poi creare con l'attrezzo adatto la filettatura, per poi procedere ad avvitare il connettore che consente di collegare il tubo da 6 mm che proviene dalla bombola.
Qui di seguito una foto del risultato finale su un caricatore da M700 KJW.
Il vantaggio di questa operazione e' che se fatta bene (magari da un artigiano esperto) produce un accoppiamento molto robusto e sicuro.
La maniera che consiglio, perché molto più semplice, non invasiva, reversibile, alla portata di quasi tutti, e' la seguente.
Svuotato completamente il caricatore dal gas, si svita la valvola di carico del gas; ciò fatto, vi trovate a disposizione già fatto un foro con una filettatura standard (in genere). E' ora sufficiente acquistare in una utensileria ben fornita il connettore per il tubo da 6mm che abbia la filettatura adeguata (esiste ed e' il sistema che ho utilizzato, come da foto che segue).
Ancora meglio sarebbe acquistare tutta la linea di collegamento (connettori e tubo) commercializzato da RaTech per collegare il caricatore al compressore; si tratta di questo:
L'aggeggio e' fatto apposta per essere collegato al posto della valvola di carico del caricatore. Meglio di così .....
SECONDA OPERAZIONE
Questa operazione, che sembra banale, e' invece stata piuttosto impegnativa per me.
In teoria e' tutto semplicissimo (così avevo pensato io); tolgo la molla del caricatore WA (che non ci serve), foro la guida di plastica che contiene i BB sul lato del caricatore WA che fronteggia il caricatore maggiorato nella posizione in cui il tubicino di collegamento tra i due caricatori, e via ...
Avevo banalmente dimenticato che mentre i BB nel caricatore maggiorato viaggiano in "fila indiana", il caricatore WA e' bifilare!
Mi sono trovato di fronte, quindi, ad una serie infinita di inceppamenti, dovuti a fatto che i BB arrivavano senza intoppi sin all'ingresso con il caricatore WA, ma poi, al momento di passare da una a due file, si bloccavano sempre da qualche parte: togli uno spigolo e se ne crea un'altro, fai un'invito qui e i BB si bloccano qua ...
Non c'è una soluzione matematica; occorre fare prove e prove fino a che il flusso dei BB e' perfetto. Considerate che la forza impressa ai BB dalla molla del caricatore maggiorato e' modesta (considerato anche che il tragitto e' allungato e il tratto bifilare non aiuta) e non può esse dispersa.