Dal fronte FALKLAND 2012 1 e 2 PARTE
Per i cenni storici vedi i seguenti book:
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Il sole, si sta alzando, in una calda e afosa giornata d’estate, al largo della costa all’improvviso si vedono numerose navi da guerra minacciose, guardando meglio si vedono sventolare sopra di esse la bandiera argentina, i mezzi da sbarco, carichi di soldati, hanno già preso la direzione delle spiagge da sbarco, è invasione!.
Una sentinella inglese, si sveglia come tutte le mattine, ed in quest’ultime settimane sta contando i giorni che gli rimangono per la sua licenza, ancora 27 giorni, sta pensando ai suoi commilitoni che sono già in vacanza in qualche paese esotico, bianche spiagge, acqua trasparente e bellissime donne in bikini.
Poi ad un tratto un grande boato, la terra trema, la polvere sabbiosa si alza, un caldo, improvviso forte vento, lo riporta con i piedi per terra, guarda verso la spiaggia e i suoi sogni cadono nel vuoto, ma il suo lungo addestramento gli permette di non perdere tempo di dare subito allarme, il tenente “Morgan”, nella postazione di comando lungo la costa allerta i suoi uomini ed ordina di prepararsi alla battaglia, ma lui a pochi uomini, non ha artiglieria ne mitragliatrici pesanti, prende la sua radio, contatta il comando centrale, comunicando imminente invasione e chiede i rinforzi, il comando gli risponde che dovrà resistere da solo con le sole forze che ha sul posto, alle prime ondate degli sbarchi nemici, perché ci vorrà del tempo prima che i rinforzi arrivino lungo la costa, e allarme echeggia per tutta isola.
I primi mezzi da sbarco toccano terra, i portelloni si abbattono sulla sabbia, le prime squadre argentine vanno all’assalto, tra i sbuffi d’acqua e la sabbia soffice, alto comando argentino aveva scrupolosamente preparato i piani per l’invasione, avevano addestrato le truppe allo sbarco per mesi, il piano originario prevedeva di ingaggiare con una piccola forza il primo villaggio dinanzi alla spiaggia da sbarco e con il grosso delle prime ondate di aggirare le forze nemiche lungo la costa ad ovest, in una manovra a tenaglia, per conquistare la seconda cittadina, dove risiede il potere amministrativo, il potere polito dell’isola con la residenza del governatore, tutto questo doveva avvenire nelle prime ore dello sbarco, prima che giungessero le truppe britanniche di rinforzo dall’entroterra, ma qualcosa non andò per il verso giusto.
Il tenente “Morgan” con alcune squadre dei suoi uomini, invece di rimanere a difendere la residenza del governatore, dato che gli era stato ordinato di cercare di difendere quel settore come meglio poteva e con le forze che aveva a disposizione, scelse di scendere lungo la costa prendendo la medesima direzione dell’aggiramento degli argentini, creando così una linea difensiva di fronte al nemico e bloccandolo sulla spiaggia, ed iniziarono a scambiarsi i primi colpi del conflitto.
Nel frattempo il comando centrale inglese dalla sua base ha inviato un reparto sulle alture che sovrastano la zona di sbarco principale e il relativo villaggio, il sergente “Tarzan” al comando di questa unità, piazzo le sue mitragliatrici, che aprirono il fuoco ed iniziarono sputare piombo sulle truppe nemiche.
La prima ondata degli sbarchi rimase così inchiodata sulla spiaggia e subì molte perdite, non riuscendo ad avanzare, attese l’arrivo dei reggimenti di rinforzo, man mano che i rinforzi arrivano ed il numero aumentava, i comandanti argentini cambiarono i loro piani, concentrarono l’attacco sulle alture, ed iniziarono a far avanzare i loro reggimenti, più il tempo, le ore passavano, più le forze di entrambi gli schieramenti ricevevano rinforzi ingrossando le loro file, la battaglia si concentrò soprattutto in unica parte dell’isola, le temperature superarono i 40 gradi, il caldo diventava sempre più insopportabile, gli uomini oltre ad evitare i colpi nemici, dovevano combattere la calura, afa, la sete si fece sentire sempre di più, sino a raggiungere uno stallo, poi alcuni graduati argentini con delle piccole unità riuscirono a trovare una breccia nella linea difensiva inglese e riuscirono a salire sulle alture, potendo così attaccare di lato, una ad una, i nidi di mitragliatrici, le sottostanti truppe argentine non più sotto incensante fuoco delle mitragliatrici, conquistarono con facilità il villaggio e gli inglesi dovettero arretrare il loro fronte.
Il villaggio era un tempo un campo di prigionia, dismesso, fu convertito in un villaggio occupato dai pescatori, mentre alcune strutture furono convertite in abitazioni, altre come le altane di guardia rimasero intatte.
Una volta occupate le alture e il villaggio, la spiaggia non era più sotto la minaccia dei colpi inglesi, gli argentini scaricarono rifornimenti e truppe fresche, ma la prima giornata di battaglia costò al reggimento argentino AW-10 un altissimo numero di perdite tale che furono ritirati dal campo di battaglia per tornare in madre patria per ricostruire i propri ranghi.
Prima che una buona parte della flotta argentina togliesse le ancore, per rientrare nei porti argentini per caricare nuovi rifornimenti, furono sbarcati anche delle squadre dei corpi speciali della marina, truppe d’elite, veterane, altamente addestrate, ma non entrarono subito in combattimento.
Seconda fase della battaglia, se nella prima fase della battaglia il rapporto tra inglesi e argentini era di 1 a 2, con le perdite degli scontri avvenuti, i rinforzi, il rapporto passo 1 a 3 in favore degli argentini.
Il commando inglese sull’isola, il capitano “Robert” e aiutante “Simon”, organizzarono le forze rimaste, furono armati anche gli isolani abili al combattimento, elmetto in testa ed un arma in mano, una veloce lezione sull’uso delle armi, riconoscibili perché non avevano la divisa militare, ma un insieme d’abbigliamento mimetico, furono tutti assegnati al tenente “Morgan”, che poté finalmente avere un cospicuo numero di soldati, se così li vogliamo chiamare, mentre sulle alture, sul monte di pietra, furono inviati insieme al capitano “Robert” il tenente “Tigeret” con le sue squadre e il sergente “Tarzan” riuscito a ritirarsi il giorno precedente dalle sue posizioni iniziali con la sua squadra.
Mentre nella vallata a difesa della residenza del governatore era presente aiutante “Simon” ed il tenente “Morgan” già esperto del settore, con diverse squadre.
Gli argentini iniziarono subito ad attaccare con ondate successive il monte di pietra, il terreno di battaglia è assai angusto, i primi assalti furono respinti, al costo di molte perdite, ed ogni volta gli argentini guadagnavano terreno, mentre gli inglesi arretravano, persino il capitano, che sino a quel momento non era entrato in azione, dovette imbracciare la sua arma e mettersi in prima linea a combattere con suoi compagni uno accanto all’altro, nel frattempo chiedeva via radio al suo aiutante di inviargli delle squadre di rinforzo perché così che poteva bloccare avanzata nemica, ma le comunicazioni radio erano disturbate e non si riusciva a capire molto su ciò che si dicevano, a tal punto che aiutante “Simon”, invece di mandare i rinforzi a fatto ripiegare le forze su un nuovo fronte, facendo abbandonare la residenza del governatore.
Sino a quel momento il tenente “Morgan” con le sue unità era riuscito a bloccare l’avanzata argentina.
Nel caos del ripiegamento, molte unità rimasero sparse ed isolate nei vari punti del campo di battaglia e tutte cercavano di rientrare nelle file inglesi, presso la loro base, gli argentini occuparono immediatamente la residenza del governatore e oltrepassando il monte di pietra, occuparono la sottostante fitta foresta, anche se di tanto in tanto si verificavano degli scontri ravvicinati con i soldati inglesi rimasti isolati.
Il capitano “Robert” dovette effettuare un lungo percorso con la sua scorta per rientrare nella base, fuori collegamento radio con il resto del comando, mentre aiutante “Simon” organizzo dei contrattacchi per riprendersi la residenza del governatore e il monte di pietra, questi obiettivi in diverse occasioni passano sotto il controllo inglese o subito dopo sotto quello argentino.
Gli argentini però inviarono altre unità lungo la costa sia da un lato che nell’altro e riuscirono ad occupare altri territori, in diverse occasioni gli inglesi cercavano di riprendersi il terreno perduto, ma alto numero delle perdite riduceva la loro potenza di fuoco, qui il rapporto tra inglesi e argentini scese di nuovo passando ora 1 a 4 in favore degli argentini.
Gli inglesi si arroccarono nel perimetro della loro base militare e qui respinsero diversi assalti argentini infliggendo loro un alto numero di perdite, mentre gli argentini si erano concentrati negli assalti alla base inglese, una piccola pattuglia mista comandata dal sergente “Frattini” riuscirono di nascosto ad oltrepassare le linee nemiche, senza farsi vedere giunsero al villaggio dell’ex campo di prigionia e con una brillante azione, riuscirono a conquistarlo e da lì iniziarono ad attaccare alle spalle gli argentini presso la residenza del governatore, ma senza ottenere un risultato decisivo, il capitano “Robert”, decise allora di raggiungere questo obiettivo per cercare di coordinare i contrattacchi, ma nel frattempo che si muoveva cercando di non farsi scoprire dal nemico, la base militare cadde in mani nemiche, un altro baluardo inglese era caduto, non è stata una buona giornata per gli inglesi.
Ora il campo di battaglia si era capovolto, gli inglesi controllano il villaggio e il punto da sbarco argentino in attesa che le navi di soccorso inglesi, in viaggio dalla madre patria, giungessero con i rinforzi e nuove truppe gli argentini invece ora controllano il resto dell’isola, però ora si vedano tagliate le loro linee di rifornimento e persero molti uomini per assaltare la base militare, un altro reggimento con le perdite subite era scomparso.
Il Capitano Robert 26/09/2012
……………………………………Il seguito al prossimo anno…………………………………..
p.s. ho romanzato un po la storia delle due giocate che abbiamo fatto, ma tra le righe si può comprendere evolversi degli scontri, sicuramente ci saranno degli errori di scrittura che cercherò magari rileggendolo di aggiustare e per questo mi scuso, ma il testo è abbastanza lungo