Il mondo no, ma ogni essere umano può scegliere se essere una persona di carattere o nascondersi dietro ad un dito, inventando scuse ad ogni occasione utile.
Personalmente mi trovi d'accordo, ma viste le vicessitudini di compagni di club ti posso dire che non è così scontato che i rapporti con l'associazione che lasci stiano su di un piano "civile". Già il fatto di mandare raccomandate e comunicazioni ufficiali di vario tipo esula molto rispetto al quadro generale di "amicizia e fratellanza" che viene vantato spesso e volentieri.
Altri che invece conosco, non sono mai andati via "ufficialmente" dai gruppi di cui facevano parte, sicchè di tanto in tanto "ritornavano"... e se la tua concezione di softair è andare una o due volte ogni tanto a sparare tre caricatori, allora puoi sopravvivere benissimo così. Sicuramente opinabile, ma funzionale.
Ne so qualcosa, ci sono passato all'inizio dell'anno. Ma come detto più sopra il sonno lo perde chi ha la coscienza sporca, non certo chi se ne va come ultima ratio dopo averle provate tutte. Se poi qualcuno passa il limite della legittima incazzatura (l'orgoglio ferito ci può anche stare), ci sono sempre sistemi più convincenti per calmare le acque.
Guarda che inviare le dimissioni via raccomandata non è un dispetto. Mica siamo bambini... Significa ufficializzare le cose e se vogliamo è una forma di rispetto nei confronti di chi rappresenta l'ASD, al contrario di semplicemente non farsi più vedere.
In un'ASD (regolare) è TUTTO ufficiale, dal momento in cui ti iscrivi in poi. Non vedo perchè non dovrebbe esserlo il momento in cui te ne vai.
Poi di che "amicizia e fratellanza" stiamo parlando? I veri amici non ti portano a decidere di lasciare il club, se te ne vai significa che è l'unica strada rimasta.
C'è chi fa battaglie infinite in assemblea, chi raccoglie dossier per sputtanare il prossimo, chi istituisce grotteschi tribunali per fare i processi alle intenzioni, chi organizza imboscate per sfiduciare un direttivo... tutte cazzate da bambini annoiati e cattivi.
Quando si arriva a certe situazioni l'unica soluzione è lasciare le meschinità ed i capricci agli altri e godersi il softair alla vecchia maniera ricominciando da capo. L'unico rammarico sono gli amici che ti lasci dietro, ma spesso i veri amici fanno i bagagli e vengono via pure loro...
Ultima modifica di Wotan; 11/09/2012 a 17:15
mica ho parlato di dispetti... intendevo il come mandi la comunicazione. Volendo puoi portare la lettera in assemblea, la consegni/leggi e viene verbalizzata.Guarda che inviare le dimissioni via raccomandata non è un dispetto. Mica siamo bambini... Significa ufficializzare le cose e se vogliamo è una forma di rispetto nei confronti di chi rappresenta l'ASD, al contrario di semplicemente non farsi più vedere.
In un'ASD (regolare) è TUTTO ufficiale, dal momento in cui ti iscrivi in poi. Non vedo perchè non dovrebbe esserlo il momento in cui te ne vai.
Lo so che in una associazione tutto dovrebbe essere ufficializzato, ma per fare le cose ci sono sempre molte vie.
Personalmente, dovessi venire via ora dal mio gruppo, semplicemente potrei dire che non rinnovo la tessera e morta lì... Alla riunione per il rinnovo delle cariche sociali e dell'organico viene verbalizzato che Tizio, Caio e Sempronio, non rinnovando l'iscrizione, sono considerati come membri uscenti... finora ne ho vista parecchia di gente che è "sparita" senza lasciare voce... poi magari dopo un pò chiamano il presidente ed il vice, raccontano il più ed il meno, "magari torno quando la bambina è un pò più grande"... ed alla fine non li vedi più, anche se la bambina nel frattempo è partita militare.
Gli comunichi semplicemente a voce o in scritto le tue dimissioni,ovvio con le motivazioni al presidente e al direttivo.
Se non disposto diversamente ed eventualmente per ragioni di buona creanza, la non sottoscrizione della quota sociale entro i termini previsti, fa decadere in automatico il socio.
Non esiste, se non specificato, alcun automatismo nei rinnovi ne alcun tipo di formalismo, peraltro caldamente suggerito.
Ricordo altresi che eventuali irregolarità amministrative (di solito sono quelle) compiute dal socio nel corso dello svolgimento di incarichi all'interno dell'ASD non si cancellano con la sua uscita.
In questo caso, qualora a conoscenza , ove non soggetto attivo ma responsabile, di fatti di tal senso, si impone comunicazione a mezzo raccomandata, inviata a tutto il direttivo, segnalando tali fatti e motivando le proprie dimissioni.
Faccio un esempio: sei il tesoriere e sai che il presidente"preleva" senza pezze giustificative, tu non sei d'accordo, nessuno ti caga, te ne vai ma metti per bene nero su bianco.
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Si con data certa, autenticata dal notaio e consegnata da ufficiale giudiziario, ragazzi non esageriamo
Ultima modifica di zerosoft; 17/09/2012 a 12:21
...tra l'altro, l'assicurata serve per spedire qualcosa che abbia un valore per cui la necessità di "assicurarlo" tipo un assegno, una carta di credito, un qualcosa che valga dei soldi, non certo una letterina di dimissioni.....
Ma che ci sono punizioni corporali per il semplice fatto di dimettersi?
Ciao.
Guardate può sicuramente essere un'esagerazione, ma è stato chiesto come dare con certezza le dimissioni per evitare possibili problemi futuri che potessero presentarsi, questa è una maniera certa.
Dal 1989 ho cambiato 7 diversi club, tra i quali uno fondato dal sottoscritto, ed al momento di andare via e/o cambiare non ho semplicemente rinnovato la quota e seguito le riunioni.
In campo commerciale, mio padre prima di me ed il sottoscritto poi, quando abbiamo dovuto inviare qualcosa di importante (parliamo di scritti, non di valori) abbiamo sempre usato con soddisfazione l'assicurata, decisamente migliore della raccomandata.
Poi voi fate quello che più vi aggrada, ma con lo stato delle Poste Italiane odierne, meglio una tutela in più che in meno.