quello che dici è impossibile; se mi mandi pm con il numero controllo e ti faccio sapere.
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quello che dici è impossibile; se mi mandi pm con il numero controllo e ti faccio sapere.
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ignorante in materia ok ma leggere ancora ci riesco...e se c'è scritto P. iva/C.F e poi il numero per quanto mi riguarda è quello
non l'ho letto su un sito oppure un volantino ma bensì sul modello di iscrizione dell'ASD timbrato dall'ufficio competente
Una cosa che puo aiutare è il fatto che sopra i dati c'è una riga con scritto "volume di affari presunto" e c'è stato messo 5000€
Bhe allora mi sa proprio che è stata chiesta la P. IVA!
E se è stata chiesta ed ottenuta allora si, bisogna fare la dichiarazione dei redditi annuale e tenere tutti i registri contabili a posto.
Però scusami la domanda, che bisogno c'era della P. IVA?
Probabilmente anni fa era diversa la cosa non so......boh...però avendo la p.iva 0190...... sicuramente qualche obbligo in materia di dichiarazioni mi sembrava ci volesse per quello chiedevo....cmq nei prox giorni faccio una scappata da un commercialista almeno mettiamo apposto quello che c'è da sistemare
ma se non si presenta denuncia per 3 anni non decade la p.iva?
Bisogna definire la differenza tra "entrate" (tutti i soldi che entrano)e "quote assocviative" (soldi che entrano e che, normalmente, devono pareggiare le spese), se la società ha movimenti contabili che a fine esercizio danno utile, anche solo di pochi euro, hanno l'obbligo di dichiarare al Fisco.
Poi ognuno a casa sua fa quello che vuole.
no la prtita iva resta comuqnue attiva fino a quando il soggetto non ne comunica la cessazione! per quanto riguarda il modello unico società di persone (dichiarazione dei redditi) va fatto nel momento in cui l'ASD ha redditi da dichiarare, nel caso specifico la spartizione di utili ai vari componenti della "società" o ASD costituisce reddito per l'asd stessa in quanto presuppone una precedente entrata monetaria e quindi una successiva uscita monetaria nella spartizione degli utili; per l'associato poi che riceve questo utile deve a sua volta dichiararlo nel suo unico persone fisiche che va ad aggiungersi al suo normale reddito da lavoro dipendente o quant'altro.
Tutto questo naturalmente si viene a creare se ci sono elementi giustificativi di reddito. Mi spiego meglio! Se queste somme che i soci si sono spartiti derivano da un cestino di vimini su cui vi è scritto fate le vostre donazioni/offerte o roba simile non occorre fare nulla, se i redditi derivano da opere di compravendita, riparazione, organizzazione etc etc le devi dichiarare al fisco. es. l'asd decide di fare le magliette con logo dell'asd e nome di ogni singolo componente, l'asd chiede ad ogni associato 10 euro per sostenere il costo della maglietta, bene questa operazione deve essere dichiarata al fisco.
Spero di essere stato utile
La risposta alla prima domanda è decisamente NO! A meno che l'ASD in questione svolga attività prettamente commerciali atte a generare reddito allora in quel caso l'ASD sarebbe soggetta al pagamento delle imposte, ma dubito fortemente sia il tuo caso. Ti consiglio di prenderti una bella ora di tempo e leggerti con calma questo documento c'è tutto quello che bisogna sapere sugli adempimenti tributari di una asd (vale un po' per tutti)
Le ASD non possono dividere gli utili come i dividendi di una S.p.A. Infatti a norma del D.lgs 460/97 all'interno dello statuto dell'ASD stessa dev'essere obbligatoriamente sancito il principio di non distribuibilità degli utili derivanti da qualsiasi avanzo di bilancio dell'associazione stessa.
Anche questo esempio è errato in quanto questa circolare del Ministero delle Finanze (n. 43 E dell’8 marzo 2000) al cap.1 recita:
[...] i proventi che non concorrono a formare il reddito delle associazioni sportive dilettantistiche sono i seguenti:
a) proventi conseguiti nello svolgimento di attività commerciali connesse con gli scopi istituzionali. La connessione con gli scopi istituzionali comporta che le attività commerciali debbano essere strutturalmente
funzionali alla manifestazione sportiva e rese in concomitanza con lo svolgimento della medesima;
b) proventi conseguiti a seguito di raccolte di fondi effettuate con qualsivoglia modalità.
A titolo esemplificativo possono annoverarsi fra gli anzidetti proventi quelli derivanti dalla somministrazione di alimenti e bevande, dalla vendita di materiali sportivi, di gadgets pubblicitari, dalle sponsorizzazioni, dalle cene sociali, dalle lotterie ecc. Le raccolte di fondi possono realizzarsi anche attraverso la vendita di beni e servizi resi a fronte di offerte non commisurate al valore del bene venduto o del servizio prestato.
Il consiglio in generale comunque è sempre quello di rivolgersi a persone competenti anche se invece che pagare un commercialista che di solito non tratta ASD ma attività commerciali che hanno tutt'altra legislazione. Piuttosto andare ad un qualsiasi sportello dell'Agenzia delle Entrate dove troverete tutte le informazioni che vi servono per lo più aggratis.