Kurgan caposquadra dei Barbari S.A.T. di Vidor scrive nostro debriefing di ierisera.
Debriefing WORLD OF SKULLCRAFT II - Apocalypse Reprise 15/07/2012
oggetto: a Tasso BRUCIA!!!

composizione della squadra:
Ivan (scout)
Tasso (copertura)
Michele (ala dx)
Berghen (Navigatore)
Kurgan (caposquadra)
Giacca (ala sx)
Squadra rimaneggiata che ha ben quattro elementi assetati di esperienza in quanto sono al loro 2° torneo!

Ci siamo preparati per tempo, studiato il book, tutti sanno cosa fare su ogni OBJ, allenamenti specifici per evitare le contro-interdizioni, ma nonostante l’impegno profuso siamo ancora timorosi di ciò che ci aspetta: torneo dai Teschi, tipi tosti, e campo duro in ogni condizione di tempo!

Dato che veniamo dai quattro angoli della provincia di TV, facciamo il punto di ritrovo a Montebelluna alle 4.45, cominciamo bene! Domenica mattina sveglia alle 4.00, e subito mi metto in macchina così come mi sono svegliato, la macchina era già pronta la sera per evitare spiacevoli inconvenienti del sonno mattutino.
Fortunatamente siamo tutti puntuali e partiamo ma solo dopo aver caricato tutto in sole due capienti macchine. Da buon vecchio navigatore faccio strada io, che mi ero premurato di verificare la strada più veloce per abbarbicarci su per Castelgomberto, troppe volte a pochi chilometri ho dovuto fare i salti mortali, telefonate concitate per arrivare al ritrovo HQ.

Arriviamo con 25 minuti di anticipo, che ci facciamo li fino alle 9.00 ci diciamo, ci stancheremo ancora prima di partire!
Ma invece siamo in buona compagnia, molte squadre si stanno già preparando in vista del test ASG che è sempre un po’ imprevedibile.
Il test armi scivola via liscio, non siamo gente che impicca la molla al joule a tutti i costi, ma ci mette in soggezione la professionalità delle altre squadre inquadrate e attrezzatissime che ripassano il book e si immedesimano nei ruoli.
Il briefing pre-gara è bello chiaro, ma ci gela quando incrina la nostra certezza sull’OBJ Tango, convinti di farlo al meglio sfruttando le nostre caratteristiche stealth, ci sarà scontro a fuoco ASSICURATO. Imprevisti in vista ragazzi! Proprio quello che non ci voleva per la nostra giovane squadra.

L’emozione sale quando si comincia a sorteggiare la SIERRA, mi porto verso l’organizzazione teschia e prelevo 8, saremo SIERRA 8, infiltrazione 3, media distanza, ci è andata di lusso mi dico.

Ok, sono le 8.20, è ora di muoverci e cominciare a fare sul serio, siamo in anticipo sui tempi, stiamo tranquilli. Una volta sul posto prima delle 9.00 ora di inizio e di aprire le buste, ci rilassiamo un po’, qualcuno forse troppo dato che sente la necessità di fare anche i bisogni! Ma intanto si ambienta nel bosco mi dico!

Scattano le 9.00, le altre squadre alla nostra infiltrazione schizzano giù per il sentiero, e noi li, con calma ad inserire le coordinate dei WP nel GPS, 24 WP, e quando li segno sulla cartina? Chi ha tutto questo tempo? Va bene andiamo anche noi, li caricherò per strada, intanto che Berghen fa strada verso WP8, il nostro WP di apertura torneo.

Eccolo, eccolo, WP8 trovato, è li. Si avvicina Ivan per leggere lo stato americano che ci avrebbe dato accesso agli OBJ e legge: “SVEZIA”. “No, qualcosa non va, Svezia non va bene, il cartello è diverso, e non c’è la data di oggi!, ragazzi bisogna cercare ancora, deve essere qua vicino, i GPS danno meno di 10 metri! Guardiamo meglio!” cerchiamo, cerchiamo, e mi dicono: “guarda che è quello, è quello, forse abbiamo capito male e sono gli altri WP che hanno lo stato americano, noi siamo Svezia!”. Decido di dividere la squadra, 3 andranno alla ricerca di un altro WP, il 22, a verificare se è uguale o diverso, gli altri continueranno a cercare la. Non si trova, non si trova, mi rassegno e chiamo HQ, che cordialmente mi conferma la presenza in loco del WP8 “in mezzo ai rovi”, ok, ho una indicazione, continuiamo la ricerca ad un raggio fino ai 60 metri, la vegetazione non è fittissima, dovremmo vederlo, rovi, non ce ne sono poi tanti. Alla fine dopo aver trascorso un’ora mi rassegno, non ho scelta per proseguire e chiedo l’aiuto cartografico. Certo che per essere un WP di apertura squadre poteva essere più visibile, abbiamo trascorso 60 minuti, un sesto della gara senza concludere nulla se non 400 pt di penalità (poi abbonatici al de-briefing), eravamo demoralizzati, e stanchi, stanchi, i 2 WP erano sulla costa di pietrisco infido, una fatica inenarrabile a salire il ripido pendio. Il WP22 è trovato, questa volta Francia era il suo nome, allora richiamo HQ e chiedo di nuovo spiegazioni, no, non è quello neanche stavolta, ok, lasciamo perdere i WP e concentriamoci sugli OBJ! Se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna che andrà da Maometto!

Puntiamo su India, siamo in vantaggio veniamo da quota superiore e abbiamo l’effetto sorpresa, chiamiano l’apertura finestra che ci viena subito concessa. Ci avviciniamo e subito vengo colpito, ma la squadra ormai si è già allargata e accerchia la difesa annientandola in pochi minuti, i nostri tre superstiti raccolgono il metal-detector, si dotano di bomba a tempo, e cominciano lo sminamento dell’area, io li guardo salire piano piano mentre il tempo scorre, e mettono giù un cartellino, il tempo scorre, mancano 4 minuti, e intanto con “troppa” calma sondano il terreno e mettono giù i cartellini, manca un minuto e stanno ancora sminando, “datevi una mossa!” ok, hanno fatto, prendono la cassa e ruzzolano giù rischiando di cadere sulle mine, sarebbe una beffa! Invece con ben 13 secondi l’OBJ è acquisito in toto! Un po’ di morale ed iniezione di fiducia!

Ora è la volta di Whisky, ero curioso di vedere cosa ci avevano preparato i teschi in quello che sembrava essere l’OBJ più complesso. Ci immettiamo direttamente sul sentiero, attuiamo l’allenamento anti contro-interdizione fatto nelle ultime settimane e velocemente arriviamo in prossimità dell’OBJ. “Merda!” mi sono detto, c’è campo aperto da questa parte, sarà un massacro, tempo di fare giri strani non ce n’erano, proviamo così, mi porto davanti al mio terzetto, Ivan con l’altro, mi tengo tutto a dx in mezzo all’erba alta nell’attesa di una rafficata, vedo un passaggio in mezzo ai rovi, sicuramente una trappola, finto l’ingresso ancora niente, dall’altra parte inizia l’ingaggio, mi faccio coraggio e mi butto dentro, e sia quel che sia, bisogna passare! Incredibilmente la zona era scoperta, entro in tutta tranquillità ed infilo il primo, vedo un secondo ed un terzo, ma ci sono le bandelle, discussione che dura un attimo, l’ottimo arbitro prende in mano la situazione blocca il tempo, rimette le persone al loro posto e ripartiamo, un paio di minuti ancora e anche questa difesa è andata. Prendo dallo zaino la scatola di fusibili e Tasso con me dentro la fogna e dentro il Simbirsk, “non vedo scatole comandi! Dove lo metto ‘sto fusibile!” perquisiamo a fondo la tenda e troviamo una seconda tenda, inserisco il fusibile, aziono le levette, e quando la seconda riga accende il led rosso mi si gela il sangue: no, cosa ho sbagliato? Ricontrollo la sequenza, niente è giusta! vado avanti con la terza riga che accende un led blu, è ok, 3 led diversi! premo start e fuggiamo via veloci come il vento. Cerco che la scenografia era veramente da apprezzare.

Direzione Tango, non sono molti metri di distanza, dobbiamo muoverci con circospezione, OBJ da acquisite in stealth, ma a quanto pare sono previste sorprese. Per la luce verde abbiamo una squadra davanti, attesa di 20 minuti, e siamo già a corto di tempo ma ormai aspettiamo, la finestra ci viene accordata anticipatamente poiché la squadra precedente è stata annientata! Avevamo pianificato una infiltrazione a 2 ma dopo il briefing mattutino non sembra prudente, ci dividiamo nuovamente in 2 terzetti, ognuno si porterà ad un ingresso, vediamo le telecamere all’interno, ispezioneremo gli allarmi sonori agli ingressi nella possibilità di passare senza allarmare. Niente da fare, scatta la sirena, andiamo dentro, ma non è come ce lo aspettavamo, non un ambiente chiuso, ma un semi-urban, le guardie sono asserragliate dietro dei maledetti cespugli e riusciamo a caro prezzo ed eliminarne ben 3, ma l’ultimo vende cara la pelle e fa fuori il nostro ultimo uomo, Michele. E’ andata male, abbiamo commesso errori, non dovevamo dividerci, non dovevamo farci trovare spiazzati da una realtà diversa da come ce la aspettavamo, gli imprevisti sono parte integrante del gioco, improvvisazione ed adattamento sono caratteristiche dei migliori giocatori! Siamo mancati! Ce ne andiamo con le pive nel sacco, il nostro orgoglio ferito.

Echo è il prossimo, sembra facile, facciamo un breve ripasso prima di chiamare l’apertura della finestra: generale Smith con fascia rossa, cellulare, PIN, codice binario, difensori 3+1, ok. All’attacco! Le teste impagliate erano visibile, ma non faccio in tempo ad avvisare Berghen che viene colpito, avanzo ed eliminiamo un paio di avversari, mi porto ancora avanti, ma ricevo una puntura alla gamba: colpito da una pistolettata ravvicinata, il generale Smith suppongo! Lo scontro si fa duro, sono 4 dei miei contro altri 2, possono farcela, mi dico, infatti fuori uno, il generale è colpito, e l’altro e sotto tiro, ma ne spunta fuori un altro che assottiglia ancora le nostre fila. Ma oggi siamo in forma negli scontri a fuoco, non ce n’è per nessuno, siamo come i 300 ateniesi delle termopili di fronte ai 10.000 Immortali e anche questo OBJ è nostro!

Siamo vicini agli estremi del campo, ci avviciniamo ad Alfa, l’OBJ che sembra una passeggiata, infatti sulla salita ho un primo brutto segno premonitore, accenno di crampi alla gamba, ma non dovrei essere avezzo a questi sforzi? Non è il mio primo torneo, ho fatto tante gare, delle 24h alle spalle e i crampi non sono mai stati contemplati, stringo i denti non posso mostrarmi debole alla squadra, anche gli altri sono sfiancati, devo infondergli fiducia. Il campo ci è favorevole: il mortaio è in zona aperta, e possiamo attaccare da più punti, ci apriamo, chiediamo la finestra e in un batter d’occhio la postazione è nostra, ora si tratta di fare un banale azimut e proseguire, dobbiamo recuperare il tempo perduto! Ma qua casca l’asino, tiro le linee, misuro l’angolo, la distanza, posiziono il mortaio, inserisco la granata, e dichiaro le misure: sbagliato! Come? Con superficialità ho contato 50 metri in più, merda con 10, dico 10 minuti di tempo ancora a disposizione, potevo far fare la misura a tutta la squadra, calcolare le medie, costruire un integrale, la parabola di tiro, considerare la forza di Coriolis, ed invece con superficialità butto li la prima misura! Non proprio un comportamento da buon caposquadra, mancanza di sangue freddo, da segnare per le prossime volte, maledizione! Anche qua la scenografia dell’elicottero abbattuto ci distrae e non possiamo che farci qualche foto in posa!

Dalle cime ci scapicolliamo giù per avvicinarci a Foxthrot, alto OBJ dall’aspetto tosto, sono ormai quasi 5 ore che mi porto dietro la famigerata chiave da 4 kg! Ci troviamo di fronte ai rovi che tanti ci avevano descritto essere presenti sul campo, un muro invalicabile che ci costringe a zigzagare continuamente, per tornare indietro è tardi se non impossibile, ormai non seguiamo neanche più la direzione del GPS, ci basta scendere per trovare il sentiero che porta all’OBJ, ma fortunosamente scoviamo un varco e ci buttiamo come su uno scivolo giù per la vertiginosa pendenza!. “Fermi, siamo a 70m dall’OBJ, appostiamoci che chiamo la finestra” . ma la sorte ci è contraria, Sierra 9 ci ha anticipato, dobbiamo aspettare, significa che non riusciremo ad esfiltrare in tempo. Poi un miracolo: hanno perso il contatto radio, l’arbitro non riesce a dare a Sierra 9 l’apertura finestra, e noi ci infiliamo in quel pertugio, eccoci pronti, scendiamo sull’OBJ, gli dispiegati, ma le sorprese non sono finite, la casa e diroccata a fetucciata, molti passaggi sono bloccati, trovo un valico, ma una raffica mi passa sopra la testa, un difensore presidia il passaggio, facciamo fuoco di soppressione ed uno avanza, fino a portarsi a tiro e farlo fuori, ormai la breccia è fatta e dilaghiamo sulla proprietà d Mr Atto! Ok, seguiamo le istruzioni, inseriamo la chiave, leggiamo il codice, lo inseriamo e … AIUTO! OBJ completato!

Ora non c’è un secondo da perdere, dobbiamo rientrare, abbandonare Hotel, e la penna ad infrarossi, (e noi che avevamo anche la nostra lampada UV!), e puntare in tutta fretta su Bravo, un OBJ senza grandi complicazioni. Per fare tutto ciò ci serve strada libera, si osa il tutto per tutto, ma facciamo un grande giro, la squadra è stanca e si sfilaccia, mi adopero per tenerla insieme, cambiamo un po’ di ruoli, Tasso giovane e fresco davanti a tirare e perlustrare, gli altri dietro che arrancano a fatica, Giacca (redbull ti mette le ali? Ma quando? Sempre dietro a coprirmi le spalle, ma ora più retroguardia che mai e con la lingua di fuori, è definitivamente cotto), ci portiamo a 1200 metri ha Bravo e mancano 40 minuti, le salite diventano insormontabili e ci tagliano letteralmente le gambe! Dobbiamo fare in fretta, prendiamo il sentiero che taglia, un massacro, sento le fitte ad ogni passo, la gambe si irrigidiscono ma mi impongo ed impongo di andare avanti, stringere i denti per non gettare al vento il lavoro fatto. I minuti scorrono veloci a differenza dei metri, 25 minuti alla fine e non siamo su Bravo, questo significa che dobbiamo lasciarcelo alle spalle e cercare di esfiltrare direttamente su HQ. Siamo a pelo, Eta a destinazione 14.58, dai che ce la facciamo, Eta a destinazione 14.58, dai che ce la facciamo!, Eta a destinazione 15.00, capisco che siamo fuori tempo massimo, ma sprono i compagni a limitare i danni, molta parte degli errori e del ritardo è mia, ma una squadra giovane ha necessità di fare le esperienze sulla sua pelle.
Infine arriviamo alla spicciolata, ben oltre la riserva ad HQ, 6 minuti fuori tempo massimo, altri 300 punti di penalità, un disastro, demoralizzazione, specie vedendo le altre squadre ancora belle pimpanti che si stanno cambiando mentre a noi si annebbia anche la vista.

Ci basta non essere ultimi, non vogliamo una figuraccia, ci siamo comportati bene sugli OBJ, maledizione, maledizione, maledizione per quell’errore all’inizio! Un’ora buttata e poi 6 schifosi min di ritardo! Magari anche quei minuti che abbiamo ”perso” per raccogliere i 5 WP che incrociavamo (se Maometto non va …..).

Ci cambiamo con l’amaro in bocca, sappiamo dove, come e chi ha peccato, ma non ci facciamo recriminazioni, ma rabbia è tanta, aspettiamo il de-briefing, siamo gli ultimi chiamati, per sapere come è andata effettivamente, discussione cordiale, il WP8 ci viene assegnato ma pure i 300 punti per il ritardo, non ho recriminazioni, non voglio piante questioni per un posto di fondo classifica, quindi vado a vedere le premiazioni, e nel salutarmi mi fanno:”dai vi siete comportati bene!”, e tra me e me dico: “ecco, la frase di commiato che dicono a tutti”..

Cominciano le chiamate dall’ultimo classificato, niente non siamo noi, è andata bene, ancora no, ancora non ci chiamano e siamo al quinto posto, ecco tocca a noi, alla fine siamo 4° 2400pt a 50 dal podio, non distanti dal 2° classificato, mentre i SAM sono inarrivabili.

I nostri complimenti ancora ai teschi per l’organizzazione, anche se sappiamo tutti sono una sicurezza in queste cose! Speriamo vivamente di essere sul vostro campo a presto ospiti di altri eventi così spettacolari!

Per i Barbari S.A.T. e 101° Airborne Vidor

Kurgan