Tutti credono che la republica di S.Marino sia un paese fuori dal comune.
Eppure anche li ci sono gli sessi regolamenti italiani per quanto riguarda la libera vendita e non.
Per fare un esempio stupido (anche se proprio stupido non è) fino a poco tempo fà i negozianti, sia italiani che marinesi, vendevano le repliche come la casa le produceva senza curarsi della potenza (joule).
Da un po di tempo, sia i commercianti italiani che quelli del noto paradiso, si sono imposti di vendere le asg solamente dentro il limite imposto dalla legge italiana.
Quindi io dico...se si sono organizzati per questo motivo perchè non si possono incontrare e decidere di creare una spece di statuto comune a tutti i negozianti?
Il mio chiodo fisso, che risponde a questo quesito, è che a tutti va bene così....e a nessuno viene la voglia di sbattersi per essere tutelato, compreso il sottoscritto eh...
Altra cosa che mi viene da chiedere è...ma gl'enti sportivi che hanno al loro seguito le asd di softair, cosa mai penseranno una volta che vedono queste notizie sui giornali?..Va bene che una volta che le socetà pagano le quote...chi sè visto sè visto...però dai su...
Di sicuro queste domande dificilmente avranno risposta ma tanto vale farle.
Ripeto...non voglio accusare nessuno, ma solamente far riflettere sul fatto che le redini le hanno (in questo caso) i negozianti in primis...e gl'enti, che a mio avviso, dovrebbero ascoltare le lamentele di quei softgunners onesti che non hanno più voglia di far parte di quel fascio d'erba marcia che calca le testate giornalistiche facendo fare una figura di popò a tutto il mondo del softair...
Detto questo spero di non aver offeso nessuno...il mio voleva essere solo la spiegazione di come vedo io la cosa...con rispetto saluto tutti....ICCIO