Ti rispondo io a questa domanda. La maggior parte dei cinesi che vengono in italia sono:
1- del Nord della cina (all'incontrario dell'italia li il nord è la parte "povera") e gli basta guadagnare 1000€ al mese per 10 anni e portarli in Cina per campare per il resto della loro vita e penso che glie ne importa assai poco del softair.
2- del Sud-est, zona da dove viene il 80% dei cinesi in Italia e solitamente perchè hanno già parenti qua che hanno Rosticcerie, Ristoranti e Bar cosicchè continuino la professione. In quest'ultimo gruppo, solo pochi iniziano "nuove tendenze" in Italia del tipo Sushi Bar, Centro massaggi e parrucchieri. Non aprono negozi softair perchè oltre al fatto in che cina è poco praticata (sapete la censura no? c'è anche una pagina di Wiki cinese che non ne parla come una cosa molto bella, qulacosa del tipo incita la violenza ecc ecc...le solite str****ate cinesi), sebbene Hong Kong sia tornato a far parte della cina, il rapporto tra le popolazioni è ancora come una volta, cioè come se non fossero parte della cina. E il fatto di non avere buoni rapporti o contatti con Hong Kong, Taiwan e Tokyo rende il reperimento di materiali assai ardua.
Ps. tra quei 80% di cinesi del sud, penso che forse neanche l'1% giochi a Softair...figurati aprirti un negozio non capendo niente dei pezzi.
Ultima modifica di JunkoXv; 09/05/2013 a 06:50
Per me il modello da seguire è il negozio con la N grande che tutti conosciamo.
Bisogna puntare sull assistenza e sui custom.
Non tutti sanno smontare una replica (me compreso) e sostituire una molla o gommino è un impegno.
Se devo prendere una nuova replica pago 20€ in piu da lui per per avere un prodotto pronto all'uso.
Se voglio una replica da urlo prendo il fucile "level 3".
Per me questo fà la differenza.
Il buon negozio è quello che il negoziante é per prima cosa amico del cliente e non quello che pensa a vendere e basta, la mia idea era questa prima di tutto.. E cavolate come portare in regola in low cost con una spessorata e cambio molla/gommino se prendeva i pezzi in negozio si poteva fare anche compreso nel prezzo.. Ma la cosa importante era che il cliente doveva sapere che poteva chiedere consigli pareri aiuti senza avere la paura di avere una persona davanti che pensava solo a vendere per far soldi senza scrupolo di incularlo pur di vendere.. Questo era ed è ancora il mio concetto, putroppò ora mi sono dovuto arrendere perché non è proprio il periodo migliore per partire con un attivitá
Consiglio: volete aprire un negozio di softair adesso, partendo da zero? Dimenticatevelo, buttereste via i vostri soldi.
Allo stato attuale l'apertura di qualsivoglia attività commerciale al dettaglio, salvo rarissimi casi, e previa adeguata e attenta valutazione è un vero e proprio suicidio.
La dura realtà è purtroppo questa
Adesso però il denaro costa ancora meno,indebitarsi ora è meno oneroso.
E di poco anche gli affitti e la vendita di fondi commerciali è calato.
Skype
che ti ha detto il commercialista?
dal tuo business plant,che tempistiche e cifre erano venute fuori?
Lavoro in proprio anche io, rispetto ad altri colleghi che é da 20 anni che sono sul mercato io non mi paragono a loro, sicuramente piú piccolo.., nel mio campo ho da semprebcercato di puntare sulla qualitã del prodotto venduto e sulla cordialità, sul cercare di avere in pronta consegna il richiesto dal clinte, sulla velocità della consegna del prodotto. Concorrenza spaventosa, corsa al ribasso dei prezzi, costi sempre piu alti,tassazioni che tra poco gli usurai son piu convenienti (per modo di dire), clienti che non tornano piu per differenze di poche decine di eu sul totale, ed altre cose, fanno si che lavorare, anche con passione, sia diventato uno schifo. Beato chi non si trova in certe condizioni.
Sul fatto che il denaro costi meno sono poco d'accordo. Ci troviamo in un momento delicato, con strani equilibri di mercato.
Il credito al consumo è alle stelle e garanzie ce ne vogliono a badilate. Questo è normale perché ad ogni prestito emesso gli istituti portano a casa un rischio di insolvenza elevatissimo causa crisi.
Lo stesso stato italiano è in crisi eppure i titoli di stato vengono emessi con rendimenti ridicoli (vedasi il bot3m dello scorso mese a 0,50 oltre commissioni ed imposte o l'annuale a 1). Lo stesso vale per le obbligazioni che rendono un po di più ma non abbastanza se equiparate al momento di mercato. È oscuro e nebuloso il metro che spinge quest'economia... Quasi invertito se consideriamo che una delle prime leggi del mercato è che il rendimento debba essere direttamente proporzionale al rischio.
Io non rischierei il mio capitale in questo preciso momento, poi ovviamente... Buona fortuna.