Via il softair dall’abbazia di Valdicastro
3 giorni ago by Redazione 6
I “Rambo” della domenica turbano la pace del cenobio di San Romualdo
Da un po’ di tempo a questa parte coloro che volessero trascorrere una domenica di refrigerio dalla calura estiva, ritemprando il corpo e lo “spirito” nella pace dell’Eremo di Valdicastro, alle falde del monte San Vicino, potrebbero trovare una brutta sorpresa. La celebre Abbazia, fondata 1.000 anni fa da San Romualdo, è diventata infatti ormai una base paramilitare per un passatempo di pessimo gusto chiamato “softair”, dove decine se non centinaia di novelli “Rambo”, completi di mimetica, anfibi ed armati fino ai denti, si divertono a “giocare” alla guerra simulata. Tutto questo oltretutto all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e Frasassi, cioè in un’area protetta, dove dovrebbero vigere strette normative di protezione della fauna e della flora presenti e della ZPS Monte San Vicino – Canfaito, la cui importanza è sancita a livello comunitario. Addirittura invece, lo scorso autunno, proprio a Valdicastro si sono svolte le semifinali e finali nazionali di questo discutibile gioco, che hanno visto la partecipazione di ben 26 squadre provenienti da tutta Italia e considerando che ogni squadra è composta da almeno una decina di componenti, si può facilmente capire come questa oasi di pace e spiritualità per alcuni giorni sia stata trasformata in un vero e proprio campo di battaglia! Perché le armi usate nel softair non sono dei giocattoli, ma fedeli riproduzioni di vere armi micidiali, anche se al posto dei proiettili vengono sparati pallini di plastica, che comunque possono essere pericolosi e far male, specie agli occhi, tanto che sono obbligatori degli occhiali protettivi. Troviamo quindi scandaloso ed inconcepibile che la Comunità Montana Esino – Frasassi e la direzione del Parco abbiano concesso l’autorizzazione alla pratica di questo diseducativo ed invadente passatempo nell’area protetta, oltretutto in palese sfregio ad uno dei più antichi e sacri luoghi religiosi delle Marche, qual è appunto l’Eremo di Valdicastro! Riteniamo inoltre che concentrare in quell’area decine o centinaia di “combattenti” rappresenti un evidente azione di disturbo per la fauna protetta del Parco, specie in un periodo delicato come quello della riproduzione, inoltre le migliaia di pallini di plastica che vengono sparati, oltre ad inquinare per sempre il terreno, potrebbero essere ingeriti dal bestiame al pascolo della rinomata azienda agricola biologica, che ha sede proprio presso l’Abbazia.
Chiediamo quindi alla Comunità Montana ed al Parco l’immediata revoca del permesso alla pratica del softair a Valdicastro, ed invitiamo i “bambinoni” appassionati di questo patetico passatempo a cercarsi altri luoghi per i loro “giochetti”, possibilmente in aree degradate e poco frequentate. In alternativa, consigliamo loro di arruolarsi, sempre che ne abbiano i “requisiti”, nelle forze d’elite dell’esercito italiano e farsi spedire in missione in Afghanistan, dove siamo certi proveranno sensazioni molto più “emozionanti”…
LAC Marche