Chiedo scusa anticipatamente se persone/cose/situazioni non rispecchieranno la realtà dei fatti. Per tutta la durata della gara sono rimasto in retroguardia e praticamente ho guardato più dietro che davanti. Quello che scrivo qui sotto è frutto delle comunicazioni radio e dalla mia percezione della situazione.
a voi….



È difficile descrivere come ci si sente quando si è sdraiati nell’erba umida in attesa che succeda qualcosa…..

Siamo partiti alle ore 4:00 da casa con il fido camper motorhome di paco. La squadra si è riunita velocemente e in meno di dieci minuti eravamo in autostrada, navigatore impostato su FERNETTI.

Già alle 4 veniva giù un bell’acquazzone sulla brennero-modena e ci chiedevamo cosa avremmo trovato al nostro arrivo..dopo una breve sosta all’autogrill (paco voleva prendere delle birre ma gli hanno risposto che era ancora troppo presto) siamo ripartiti, velocità di crociera 120-130 km/h..
Arrivati in prossimità del campo, circa 20 km, il navigatore ha cominciato a dare i numeri. Ci ha fatto uscire dall’autostrada e ci ha indirizzato su una strada costiera, molto suggestiva per quello, sembrava di essere sul lago di garda. Il problema è che, come sul lago di garda, se imbocchi la gardesana ci sono poche possibilità di risalire la montagna e passare dall’altro versante e anche girarsi, con un camper, non è facile. Quindi fidandoci della tecnologia facciamo una bella inversione a U e ci infiliamo in una strada che sembrava a senso unico ma in realtà non lo era..risaliamo dubbiosi questa stradina e ci ritroviamo una curva a 90 che entra in una galleria. Non è giusto definirla curva, perché curva si intende un arco di circonferenza con un dato raggio. Questo era una svolta vera e propria, ce la faceva a malapena una macchina a entrarci. Paco alla guida inizia a sudare, lipo ci ammonisce che ci aveva avvertito, qualcuno bestemmia, uno esordisce con un “bei cazzi!” Siamo già in ritardo e non abbiamo tempo da perdere. RETROMARCIA! Ma fino a dove? La stradina è lunga! Procediamo in retro per qualche decina di metri e troviamo un balcone di cemento dove sono parcheggiate due macchine. l’unico posto per girarsi.
Io Lipo e Zefiro scendiamo per aiutare paco che è passato dalla fase “sudorazione” a “menopausa”. Dopo un numero imprecisato di manovre paco riesce a girare il camper. All’interno un delicato profumo di……..FRIZIONE!
Torniamo all’origine della strada ma decidiamo di cercarne un'altra più avanti. Il navigatore ricalcola la rotta e fiducioso ci chiede di fidarci ancora di lui. Siamo nel 2012, perché no?? Altra svolta a sinistra, altre stradine, altra presa per il culo..dobbiamo girarci di nuovo e fare dietro front. Decidiamo quindi di ritornare all’uscita dell’autostrada e ci rientriamo. La nostra fiducia nel navigatore è sotto i tappetini, ormai siamo allo sbando con la paura di finire in slovenia ed essere perquisiti dalle guardie. Ma non ci perdiamo d’animo e dopo un paio di manovre, svolte e imprecazioni troviamo l’uscita giusta. Paco preme sull’acceleratore e finalmente arriviamo al campo.
Lipo e Mioret corrono in tuta da ginnastica e jeans dagli organizzatori, gli altri club che guardano allibiti i ritardatari scusarsi per il ritardo. Non è cosi grave, con una buona pianificazione avremmo risolto. Continua a piovere, l’acqua scende leggera sulle nostre teste. E’ ovvio che il tempo non promette bene, quindi io e lipo optiamo per abbigliamento impermeabile tipo simpatex, gli altri temerari scelgono softshell sbb o solo la mimetica. Dopo un breve briefing dove ci viene ribadito, giustamente, il nostro ritardo partiamo con l’ordine di trovare, come prima cosa, una valigetta nera. Abbiamo le coordinate e una cartina poco aggiornata, ci infrattiamo per inserire i dati e fare il punto. Ci disponiamo a riccio mentre lipo e mioret pianificano la missione. Passano i minuti e i due continuano a confabulare, il resto della squadra nel pieno delle forze ferma a scrutare tra gli alberi..dopo circa 15 minuti lipo mi fa sapere che la posizione sul gps e la posizione sulla cartina noi coincidono, gli passo il gps del club e finalmente abbiamo una posizione della valigetta attendibile. Si trova vicino a un cavalcavia dell’autostrada. La squadra si ricompone, zefiro-paco-lipo-mioret-gula-schofield. Ci spostiamo verso la valigetta e cominciamo a cercare. Avvistiamo altre squadre intente come noi nella ricerca. Ci dobbiamo dividere per far prima e dopo qualche decina di minuti lipo la trova. All’interno una busta con altre coordinate. OBJ CASA.
Ricompattiamo la squadra e ci dirigiamo verso l’obj. Durante il tragitto avvistiamo sporadicamente della contro fino a che arriviamo a circa 100 mt dal presunto obbiettivo.
“FERMI!”-“VEDO LA CASA!” fa zeffiro, il nostro scout…
”DOVE?DOV’E’??” fa lipo.
“QUI DI FRONTE,A POCHI METRI”
“MA HA UN TETTO E 4 MURI QUESTA CASA O NO?” lipo incredulo
Ci avviciniamo e ci rendiamo conto che la casa vista da zeffiro era una sorta di igloo di sassi forse usato da qualche pastore per passarci la notte, quindi un falso allarme. Ma nella direzione opposta avvistiamo la bindella bianco e rossa, chiaro segnale della presenza dell’obj. Intanto pero’ i nostri scout si erano allontanati in avanscoperta e si erano trovati a pochi mt dalla contro. Paco è disarmato perché si era avvicinato a zeffiro per aiutarlo ad estrarre il binocolo, lasciando lo schioppo poco lontano. Come si suol dire “una situazione di merda”. Anche noi dietro siamo bloccati in attesa che succeda qualcosa. Gli scout sono preoccupati di essere visti, bisogna fare un diversivo. Ci sganciamo e strisciamo fino a dove non possiamo essere visti. Attraversiamo la strada a destra e ci infrattiamo in una piccola depressione del terreno. Decidiamo quindi di chiedere “luce verde” nel tentativo di far muovere la pattuglia che ha inchiodato i nostri scout. Quindi ci dividiamo in due brick da 2 operatori e cominciamo il movimento, intanto nostri due scout si sono sganciati e ci hanno raggiunto da dietro.
È difficile descrivere come ci si sente quando si è sdraiati nell’erba umida in attesa che succeda qualcosa…..piove e il tattico comincia a inzupparsi, sebbene sia materiale apposito l’umidità si sente sulla pelle. Il fucile pdw in raffica di fronte a me, volevo ripiegare il calcio e metterlo sulla schiena per strisciare meglio ma il cammello me lo impedisce…ora sentiamo solo l’acqua e il vociare di ignari terroristi. E’ questa sensazione di incertezza e se si può definire “paura” mista a voglia di tirare il grilletto, prima dell’attacco, che rende speciale il nostro sport.

L’obj è un complesso realizzato con teli neri, non riusciamo a vedere cosa si nasconde dietro (scopriremo poi di essere arrivati alle spalle). Ci dividiamo sui due lati in modo da seccare le sentinelle simultaneamente. Io e Lipo – Mioret e Zeffiro dall’altra, paco e schof di retroguardia .3-2-1 ci buttiamo fuori e in pochi secondi stecchiamo 2 incredule guardie che avevano cercato invano di ripararsi all’ingterno di cuccette “stile london”
FERMI!FERMI!AVETE RICHIESTO LUCE VERDE??
SI CERTO!
A NOI LA RICHIESTA NON E’ ARRIVATA!
Fu cosi che scoprimmo di aver chiesto luce verde a un altro OBJ. Cose che capitano, dopo le scuse con gli occupanti chiediamo cosa potevamo fare e ci viene risposto che possiamo procedere con l’obj mentre il successivo sarebbe stato considerato perso. Non ci preoccupiamo più di tanto, ora dobbiamo fare il CQB all’interno dell’insediamento. Prepariamo le pistole ed entriamo. Si tratta di corridoi sempre di teli neri dove ci aspettano dei malintenzionati terroristi. Zeffiro e Paco non se lo fanno ripetere ed entrano vigorosi ma vengono seccati, poi tocca a mioret..cmq si portano nella tomba dei nemici. Rimaniamo io schofield e lipo. Avanziamo con le pistole in pugno con il dubbio assillante che al momento propizio non sparino. E cosi è. Lipo tira il grilletto, la pistola sbuffa ma il pallino rimane in canna. INCEPPATA MALEDIZIONE! Rimaniamo io e schofield. Un operatore ci spara da dietro un telo. Di comune accordo decidiamo: “o la va o la spacca”. Irrompiamo uno a destra e uno a sinistra, facciamo fuoco e per qualche strano motivo stecchiamo i difensori. Bello notare che sparati 3 colpi la mia pistola si è scaricata…della serie: “ se ce ne fosse stato un altro sarei rimasto in braghe di tela”.
OBJ PRESO! Fotografiamo la cartina e ci diamo alla macchia…..più in la facciamo un nuovo punto della situazione.
Dobbiamo sbrigarci per raggiungere il punto di scambio di materiale illegale. Gambe in spalle e pedalare! Lipo guida gli scout che ci danno il ritmo e in quattro e quattr’otto siamo nei pressi della zona dove troviamo un ingaggio da parte di un'altra pattuglia di interdizione. Ne approfittiamo e ancora una volta liberiamo i nostri prodi scout Zeffiro e Paco. Paco si lancia digitale nella mano destra e pistola nella sinistra, nient’ altro, neanche fosse un tunnel Rats….Zeffiro come spalla. Arrivano in un punto dove riescono ad intravedere gli operatori e cominciano a scattare. L’obbiettivo della digitale è sporco e umido ma non c’e’ tempo né possibilità di tirarlo a lucido, dobbiamo fotografare.
Poco dopo tornano al rendez vous con il prezioso materiale, tempo di mangiare qualcosa e facciamo il nuovo punto. Contattiamo il comando per chiedere se era possibile attaccare l’obj che in tutti i casi avevamo perso, giusto per sport! E’ un ROGER!
Ripartiamo alla volta dell’obj “COMUNICAZIONE”, dobbiamo steccare gli occupanti e far detonare un plastico. Ci mettiamo poco, la navigazione di lipo è precisa. L’obbiettivo si trova su una piccola altura, quindi ci appostiamo alle pendici per pianificare l’attacco. Come da nostra consuetudine ci dividiamo in due brick da 3. Io-Paco-Zeffiro sulla destra, Lipo-Mio-Schof sulla sinistra. Richiediamo luce verde……GO!!!!!!C’e’ poco da fare, bisogna sparare! Partono i primi colpi sulla sinistra quindi mi butto fuori “alla cieca” maledetti occhialini a rete! Non si appannano ma non si vede un cazzo! Intravedo un tango e gli tiro, ma lui è appostato e mi colpisce…mi seguono a ruota Zeffiro e Paco che comunque hanno dato il loro contributo di pallini. Va meglio sulla sinistra dove Lipo, schof e Mioret si danno da fare e steccano il cecchino con un vistoso fucile con treppiede. OBJ CONQUISTATO ma 0 punti! Soddisfazione personale J
Manca l’ultimo obbiettivo. Fotografare l’uomo con la valigetta…Ci muoviamo nella macchia, la pioggia continua a scendere più o meno forte, a volte smette per qualche minuto. Quelli senza vestiti impermeabili hanno la mimetica bagnata o comunque molto umida. Il campo per fortuna non è impegnativo, non ci sono troppi rovi e la vegetazione è medio bassa. Ci sono muretti e pietraie un po’ ovunque, bisogna stare attenti dove si mettono i piedi, è un attimo cadere e finire su qualche sasso ben mascherato dall’erba bagnata. Attraversiamo raramente delle strade carrabili e quando siamo obbligati a farlo attraversiamo veloci due alla volta, spesso sentiamo scontri a fuoco da parte di altre pattuglie di interdizione..prestiamo massima attenzione.
Proprio nei pressi di una strada battuta ci imbattiamo in una sparatoria, ci appostiamo quindi vicino a uno dei soliti muretti a secco. Lipo e Zeffiro danno un occhiata con il cannocchiale Leupold e vedono movimenti interessanti. Fotocamera alla mano documentano tutto. Noi in coda teniamo d’occhio le aree circostanti. Ormai la gara è cominciata da più di 6 ore e le frequenti soste, appostamenti, avvicinamenti si fanno sentire. Recuperiamo il materiale e ci leviamo di torno, manca ancora un ora e mezza all’esfiltrazione quindi decidiamo di continuare il pattugliamento di zone sconosciute. Riprendiamo la marcia evitando il sentiero che costeggia l’autostrada, ci inoltriamo nel bosco. Io e Schofield chiudiamo la coda.
RATATATATA
“CONTATTO!”
Gli scout sono stati presi di sprovvista da una pattuglia di contro che ci aveva presi di infilata, tutta la squadra apre il fuoco e lo scontro finisce in pochi secondi. Due operatori nemici a terra. Zeffiro si scusa per la defiance – nessun problema!
Lo scontro ci convince che i tango stanno pattugliando pesantemente la zona quindi ci leviamo di torno in fretta e furia, infatti durante il movimento allertiamo un'altra pattuglia, è il momento di sparire. Ci appostiamo in una zona tranquilla e ci rifocilliamo…è tutto il giorno che mangio frutta secca e barrette, vorrei qualcosa di più gustoso. Lipo e Mioret mangiano delle in salatissime, Zefiro rimane vigile nei dintorni. Manca mezzora all’esfiltrazione e decidiamo di muovere verso il primo punto di raccolta. Il GPS indica circa 650 MT, ce la prendiamo comoda, la zona sembra tranquilla…scendiamo lungo un crinale desolato, non vola una mosca…piovigina ancora e il cielo comincia a caricarsi di nuvole color piombo; sicuramente la pioggià aumenterà ma noi siamo vicini alla”salvezza” e non ce ne preoccupiamo. Nuovo punto della situazione, Lipo vuole verificare l’esattezza della direzione. Mi stacco dal gruppetto che sta controllando la nostra posizione e decido di perlustrare una serie di muretti poco vicini.
Un tonfo sordo che non saprei descrivere seguito da uno scalpitare di zoccoli mi fa trasalire. Alzo lo sguardo e vedo due bestioni di animali dalla stazza bassa e robusta di colore marriccio uscire da un riparo e saltare di tutta fretta il muretto vicino a me.
CINGHIALI!
In quei pochi secondi mi sento disarmato come un uomo primitivo, penso che l’unica cosa da fare se mi avessero attaccato era di difendermi con il fucile colpendo l’animale sulla testa. Ma ormai gli animali sono spartiti nel bosco…ma….aspetta….cosa si muove ancora?? Altre due creature marroncini si muovono lentamente dietro ai due animali appena fuggiti…sono due piccoli di cinghiale. Probabilmente avevamo preso di sorpresa i genitori che si erano spaventati a tal punto che avevano addirittura abbandonato i loro piccoli, cosa stranissima per questa specie, che a quanto so è una delle più protettive in natura.
Ci è andata bene, non possiamo rischiare nuovamente di essere incornati e con tutta probabilità mamma cinghiale sarebbe tornata a prendersi ciò che era di sua proprietà. Levare le tende!!!!
Ripercorriamo la stessa strada fatta la mattina, passiamo sotto un cavalcavia e ci inoltriamo nel bosco. Passiamo sopra il primo rendez vous e avvistiamo l’uscita del campo. Ce l’abbiamo fatta! Ci attendono gli organizzatori che provvedono a copiare il malloppo di foto su un notebook. Il tempo di cambiarci e ci ritroviamo sotto un tendone.
Conto alla rovescia dall’ultima posizione, ci ricorda tanto il torneo vinto a Genova…12-10-5-4-3-Secondi classificati…Lupi Rovereto! Siamo contenti e ci congratuliamo a vicenda…siamo consapevoli che se non avessimo sbagliato a chiedere Luce verde sull’obj casa forse avremmo vinto. Ma sinceramente non ci importa, per noi la cosa fondamentale è che la squadra funzioni come si deve. E cosi è stato! Prima di fare ritorno alle nostre tane ci fermiamo al burger king….dopo tutto ce lo meritiamo!!! (il nostro fegato sopporterà per questa volta)...


Faccio i complimenti e ringrazio la squadra e gli organizzatori. Torneo “semplice” per quanto riguarda le regole ma intenso per quanto riguarda le ricognizioni. Molto bello e tecnico il campo.


Saluti

Lupi Rovereto