Parka Mens Cold Weather
Si tratta di un ¾ , concepito per sostituire lo Smock Man's Combat DPM68 in ambienti a clima rigido. Di fattura elaborata, presenta una serie di innovazioni anche “tecnologiche” rispetto ai capi della serie '68 (es. velcro, cerniera in plastica) pur mantenendo lo stesso schema mimetico.
L'elemento distintivo che più salta all'occhio è l'ampio cappuccio integrato, con imbottitura fissa, dotato di un complesso sistema di regolazione, che consente, per mezzo di due cordini, l'aggiustamento della larghezza e l'adattamento intorno al volto, mentre un filo metallico permette di mantenere nella forma desiderata quella sorta di prolunga anteriore in cui è alloggiato.
L'impostazione del parka è abbastanza classica: le spalline e le 4 tasche frontali (quelle inferiori a soffietto, quelle superiori piatte) sono chiuse da grossi bottoni (2,9 cm di diametro) che ne consentono l'uso anche con i guanti indossati.
La regolazione della vita è affidata ad un cordino diviso in tre sezioni, mentre un'unica stringa permette di stringere il bordo inferiore. La cerniera frontale ha i denti in plastica e due cursori in metallo di generose dimensioni, una patta esterna velcrata ed una interna garantiscono una buona tenuta termica.
All'interno, nella parte inferiore, fissata in posizione di riposo dagli stessi bottoni che chiudono l'ampia carniera posteriore, è presente una “coda di castoro”: questa, a differenza di quella presente sullo smock 68 e sul Para smock, non ha altro scopo che impedire alle falde anteriori del parka di aprirsi troppo in caso di movimenti violenti o di forte vento.
Le maniche sono rinforzate all'altezza del gomito da una larga toppa, mentre le estremità sono rivestite da una fettuccia protettiva in stoffa verde oliva. La regolazione dei polsini garantisce un'ampia escursione e la lunga linguetta velcrata è tenuta in sede da ben 3 passanti.
Il Liner Parka Men's (o anche Liner, Cold Weather Jacket) è una sorta di giacchino con ampio scollo a “ V ”. E' un'imbottitura trapuntata, con la classica cucitura a rombi, in cui i due strati esterni di tessuto sintetico impermeabile ne racchiudono uno interno, decisamente sottile, in “tessuto non tessuto”.
L'orlo dei polsini e tutto il bordo delle due falde del giubbotto sono rivestiti da un rinforzo in fettuccia color OD. La chiusura frontale è affidata a tre strisce in velcro, che costituiscono anche l'unico modo per regolare l'ampiezza del capo.
L'area ascellare non è chiusa, per permettere un minimo di traspirazione: per assicurare comunque la necessaria resistenza, in questa zona è cucita una rete di fibra sintetica.
Strisce di velcro maschio poste sui fianchi, dietro al collo e sui polsini consentono di fissare il liner al parka, andando ad impegnare velcri femmina cuciti in analoghe posizioni.
Hat Combat Cold Weather
Si tratta di un berretto per climi rigidi molto ben concepito, derivato sicuramente da un modello americano, ideato negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, distribuito anche ai reparti britannici impegnati nella Guerra di Corea.
Il tessuto impiegato per l'esterno è il classico cotone con schema e colorazione DPM68; il berretto è costituito da una “cupola” semisferica divisa in 6 spicchi, con una visiera rigida che può essere portata sia orizzontale che verticale, per aggiungere protezione alla fronte in caso di forte vento.
Dalla cupola scendono due paraorecchie foderati con una sorta di pelliccia sintetica, una specie di antesignano del pile, dotati di una chiusura a velcro che permette di fissarli sotto il mento o di tenerli bloccati sopra la testa. Queste falde sono abbastanza estese posteriormente da coprire anche la nuca e parte del collo se abbassate.
L'interno della cupola è imbottito con uno strato di trapunta, sostanzialmente identica a quella del liner del parka: intorno al bordo inferiore del berretto è cucita una larga fascia di tessuto, rivestita internamente di lana, che funge da ulteriore paraorecchie e paranuca. Insieme ad una striscia di identico materiale fissata sotto la visiera, può essere ripiegata verso l'interno del berretto quando non in uso.
Nel complesso il Cold Weather Hat è molto ben studiato e risponde ad una serie di esigenze piuttosto ampia. A seconda del confort termico che si vuole raggiungere o delle esigenze imposte dall'impiego operativo, è possibile indossarlo tenendo le orecchie libere (con entrambi i tipi di paraorecchie sollevati) o coprirle utilizzare solo lo strato di lana o garantirsi la massima protezione dal freddo abbassando anche l'imbottitura di pile.