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Discussione: Gli Enti di Promozione Sportiva si dividono 17 milioni di euro

  1. #21
    Il sottonick? Eccotelo! Ma poi non ti lamentare...




    L'avatar di Sickboy
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    In che senso dall'alto?
    Partendo dalle "Associazioni/Attività commerciali" a scopo di lucro in primis, quindi con le nostre piccole realtà alla fine di questi controlli. Non per poter fare noi come ci pare e piace, ma perché penso che il giro di "evasione" delle nostre ASD sia davvero minimo rispetto a quegli "esercizi" ai quali tu ti riferivi, soprattutto considerando i costi che si hanno per tesserare un socio rispetto alla quota associativa (per esempio da noi: 35 € di quota associativa contro i circa 20-22 € di costi annuali pro capite considerando toppe, fasce, assicurazione, etc).

  2. #22
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    In primis le verifiche fiscali non sono poste in essere solo dalla GdF ma anche dall'Ufficio delle Entrate
    La non osservanza delle formalità amministrative dà luogo a processo indiziario ed alla determinazione di un imponibile evaso (tu dici 20 io funzionario dico 100 a te l'onere di provare il contrario) valutato nei periodi d'imposta interessati e successivamente determinato anche per la sanzione
    Quando alla responsabilità patrimoniale, se non sono state introdotte recentemente normative, mi risulta che la responsabilità in caso di debiti venga equamente suddivisa tra i partecipanti l'associazione, e solo in subordine attraverso azione di responsabilità nei confronti delle cariche sociali.
    Quanto poi ad una presunta responsabilità del solo presidente e del segretario mi pare quantomeno strampalata
    Attento a non confondere legale rappresentante con responsabilità patrimoniale
    Non avrebbe altrimenti alcun senso l'approvazione del bilancio da parte dell'assemblea dei soci, la tenuta dei libri sociali ecc tutti adempimenti richiesti ed a disposizione di tutti i soci
    Stante la tua teoria, in caso cessazione della vita associativa l'eventuale cassa dovrebbe essere divisa solo tra gli organi da te indicati!
    ma che stai a dddi?
    L'ESPLOSIONE E' IL SOLO MODO CON IL QUALE UNA BOMBA TI COMUNICA CHE HAI SBAGLIATO MESTIERE (rif.G.A.PS) SEMEL ERRARE LICET

  3. #23
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    In primis le verifiche fiscali non sono poste in essere solo dalla GdF ma anche dall'Ufficio delle Entrate
    Rappresentato anch'esso in quel focus che ti dicevo.


    Stante la tua teoria, in caso cessazione della vita associativa l'eventuale cassa dovrebbe essere divisa solo tra gli organi da te indicati!
    ma che stai a dddi?
    Haha certo, perchè in caso di cessazzione dell'attività invece bisognerebbe suddividere il patrimonio fra soci secondo te? Mmmm mi sa che devi studiare un pò di più... non è proprio cosi. Stiamo parlando di ASD.

    Non è per cattiveria, ma che senso ha questa tua ostinazione? A chi devi dimostrare di aver ragione? Almeno informarsi prima sarebbe gradito. Su 3 post hai detto 3 cose incredibili.

  4. #24
    SAM Maniaco



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    Che figo non avere nessuna di queste preoccupazioni...

  5. #25
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    Rappresentato anch'esso in quel focus che ti dicevo.




    Haha certo, perchè in caso di cessazzione dell'attività invece bisognerebbe suddividere il patrimonio fra soci secondo te? Mmmm mi sa che devi studiare un pò di più... non è proprio cosi. Stiamo parlando di ASD.

    Non è per cattiveria, ma che senso ha questa tua ostinazione? A chi devi dimostrare di aver ragione? Almeno informarsi prima sarebbe gradito. Su 3 post hai detto 3 cose incredibili.
    No non si tratta di ostinazione e per questo la prima cosa che mi sono imposto di fare questa mattina era postare su SAM!
    Devo parzialmente correggermi ed in parte quindi scusarmi con te, visto che non do nulla per scontato ho preferito verificare alcune tue affermazioni da me smentite sulla responsabilità patrimoniale, avendo applicato per analogia, sbagliando, normative sulle persone giuridiche.
    In effetti, udite e prendete nota presidenti di ASD, la responsabilità patrimoniale e non solo, ricade pesantemente sulle vostre spalle
    l'art.38 cc cita inoltre la condivisione di responsabilità nei confronti di quei soggetti che hanno agito in nome e per conto dell'associazione, quindi chiunque abbia avuto un incarico, ferma restando la responsabilità del presidente cui spetta l'onere della prova per addebitare ad altri azioni non corrette, ricordando che la spetta comunque a lui il compito di controllo.
    Devo inoltre rettificare la mia affermazione sulla ripartizione degli eventuali fondi rimasti in sede di liquidazione, che vanno destinati secondo statuto, se previsto, oppure sulla base di normative che non ho avuto il tempo di approfondire.
    Resta il fatto che in pratica le cose vanno nel verso da me illustrato (asg, materiali vari e cassa che vengono spartiti)

    Ribadisco, cosa importante per i lettori, che i controlli sono in atto, che le formalità sociali devono essere espletate, che i libri sociali devono essere tenuti e che rivolgersi ad un esperto (vero) ed non affidarsi solo alla lettura di SAM, vedi il mio errore, è cosa utile
    Ciao Blu-vector quando si sbaglia è giusto oltre che doveroso riconoscerlo

    PS.Ad integrazione, poichè appena appreso, in caso di scioglimento il patrimonio se non specificato da statuto, va destinato ad altra ASD con medesimo scopo sociale, non so se si possano dare ad altre associazioni in contesti diversi
    Ultima modifica di zerosoft; 01/02/2012 a 10:47

  6. #26
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  7. #27
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    Nutro qualche dubbio sulla tua affermazione "del dare in beneficienza" se a ciò ti riferivi con il rinvio ad altro 3d, a meno che con tale termine comprendi una donazione, in quanto presumo, che la cessione per quanto a titolo gratuito dei beni sociali debba essere adeguatamente e formalmente documentata. Cosa che come ripeto non avviene (quasi) mai (d'altra parte mi piacerebbe vedere quante ASD hanno un libro cespiti o qualcosa di simile, non fosse altro per registrare le asg e le attrezzature di proprietà sociale)

  8. #28
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    Quando mi riferisco a beneficenza mi riferisco alla pubblica utilità.

    • obbligo di devolvere, in caso di scioglimento dell'associazione, il patrimonio residuo ad altra associazione con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità, sentito l'organo di controllo che dovrà essere nominato con decreto interministeriale;
    Non ci sarà un libro inventario, ma se compri un gruppo elettrogeno, piuttosto che il fucile del club, hai fattura intestata all'associazione, e quella è registrata con causale nel libro cassa, credo che quello possa far fede se si vuole andare a ricercare i beni associativi.
    Ultima modifica di Blu-Vector; 01/02/2012 a 20:56

  9. #29
    In attesa di conferma
    In attesa della conferma e-mail
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    Però comunque il tuo discorso non c'entra proprio niente con l'esempio che ho fatto prima, ti faccio un esempio terra terra Se una ASD ha 20 soci, scenario comune, i quali pagano una quota annuale di 100€ dei quali 60 si intasca il presidente, quell'ASD in caso di controllo dovrà allo stato 100€x20, iva21 = 420€ per anno solare.

    Discorso molto diverso per le ASD sotto forma di palestre che hanno costi MENSILI di 30-25€ , per 300 soci o più. 300 x 25 x 12 .... devo fa il calcolo?
    Rimango dell'idea che questa dovrebbe essere un'area soggetta a moderazione da parte di persone qualificate (fiscalisti,avvocati,ecc.) vista la continua proliferazione di inessatezze, leggende, sentiti dire ...

    Nello specifico riporto un estratto dal D.P.R. 633/72 (il Decreto del Presidente della Repubblica che istituiva e regolamenta l' Imposta sul Valore Aggiunto) da cui si evince chiaramente che il versamento di Quote Associative non ricada nel campo di applicabilità dell'IVA non trattandosi nè di cessione di beni, nè di prestazione di servizi nell'esercizio di impresa, nè tantomeno di importazione.

    Art. 1 D.P.R. 633/72

    L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate (articolo così sostituito dall'art. 1, D.P.R. 29 gennaio 1979, n. 24) .

    Mi pare altrettanto evidente che il comportamento fraudolento del legale rappresentante che hai segnalato (che "si intasca" il 60 % dei ricavi sociali) non abbia il magico potere di far ricadere un fattispecie per sua natura esclusa dal campo di applicabilità dell'IVA all'interno della stessa.

    Onde evitare facili misunderstanding chiariamo subito che la distrazione di fondi sociali, perchè di questo si tratta, non ricade all'interno delle attività classificate come commerciali (che in misura superiore al 50 % fanno decadere l' ASD dai benefici fiscali).

  10. #30
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    Quote Originariamente inviata da Viper77 Visualizza il messaggio
    Rimango dell'idea che questa dovrebbe essere un'area soggetta a moderazione da parte di persone qualificate (fiscalisti,avvocati,ecc.) vista la continua proliferazione di inessatezze, leggende, sentiti dire ...
    Guarda vyper77 , non me ne volere, ma non serve un fiscalista per rendere un pò più chiara questa sezione, già se si evitasse di far finta di sapere sarebbe tutto più limpido!!
    Se non si è sicuri di una cosa, documentarsi, e se si vuole approfondire? Chiedere, che non costa niente . Ma se non si è sicuri di una cosa non si dovrebbe venire qui a dare lezioni non credi? ( e se me lo consenti : con toni un pò troppo altezzosi e saccenti )

    Al massimo chiedere se ciò che si è capito è corretto ( sapete google non è la soluzione a tutto )


    Mi pare altrettanto evidente che il comportamento fraudolento del legale rappresentante che hai segnalato (che "si intasca" il 60 % dei ricavi sociali) non abbia il magico potere di far ricadere un fattispecie per sua natura esclusa dal campo di applicabilità dell'IVA all'interno della stessa.
    Ti è evidente? Per fortuna! Perchè PROPRIO il contrario ( pensa se non era evidente ) , ti spiego perchè:
    Uno degli obblighi che una ASD ha è il:

    divieto di distribuzione diretta o indiretta di utili, avanzi di gestione, fondi, riserve o capitali, durante la vita dell'associazione;

    Quando questo avviene cosa accade?

    Perdita del regime agevolato

    Conseguenze?

    Imposta sul valore aggiunto applicata su tutti i proventi associativi che prima erano esenti da questa imposta, quote sociali incluse.


    Ora spero solo che tu non sia il presidente della tua associazione o che il presidente o CDA non si prenda la mazzetta dal fondo cassa !

    Nello specifico riporto un estratto dal D.P.R. 633/72 (il Decreto del Presidente della Repubblica che istituiva e regolamenta l' Imposta sul Valore Aggiunto) da cui si evince chiaramente che il versamento di Quote Associative non ricada nel campo di applicabilità dell'IVA non trattandosi nè di cessione di beni, nè di prestazione di servizi nell'esercizio di impresa, nè tantomeno di importazione.

    Art. 1 D.P.R. 633/72

    L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate (articolo così sostituito dall'art. 1, D.P.R. 29 gennaio 1979, n. 24) .
    Altro piccolo appunto sul 633/72, che in parte è corretto ma non riguarda l'associazionismo dilettantistico. Difatti l'associazionismo dilettantistico, culturale, e solidale ha un articolo specifico in questo decreto del presidente della repubblica, suddetto articolo è il:

    633/72 art 4 comma 4

    Che annovera anche le cessioni di beni in diretta imputazione degli scopi istituzionali come introiti decommercializzati, ma solo per le associazioni no profit. ( culturali, sportive dilettantistiche ecc ecc )
    Tale decreto verrà poi integrato, ma non sostituito, dall'articolo

    148TUIR del 2004.

    Nello specifico per quel che ci riguarda art 1 , comma 3 e 4

    Che in sostanza, dice le stesse cose.


    Spero di essere stato sufficientemente chiaro ! Torno alla mia degenza febrile!
    Ultima modifica di Blu-Vector; 01/02/2012 a 20:53

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