Dunque dunque, iniziamo la "carrellata" della produzione armiera sovietica nel periodo tra la fine della Grande Guerra Patriottica alla dissoluzione dell'Unione (1946-1991 circa).
L'elenco non può che iniziare dall'arma che ha costituito l'ossatura degli eserciti di mezzo mondo, rivoluzionando la concezione di fucile d'assalto:
Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda (dal russo Автомат Калашникова образца 1947 года: fucile automatico Kalašnikov modello 1947)
Basato sulla moderna concezione di arma a ripetizione da fanteria di calibro intermedio, creata dai tedeschi con gli Sturmgewehr 44/45, l'AK 47 faceva della relativa semplicità costruttiva, della facile manutenzione e dell'ancor più facile utilizzo i suoi punti di forza.
Alla fine della II GM i russi, trovandosi in possesso di numerosi STG 44 tedeschi come preda bellica, e di un buon numero di ingegneri tedeschi prigionieri si misero subito all'opera per riprodurre un'arma della medesima tipologia, ma eliminandone i difetti e basandola sulla neonata cartuccia 7,62X39 M43, precedentemente utilizzata solamente sulla carabina SKS.
Sotto la direzione di Mikhail Kalashnikov, il progetto venne alla luce, assumendo il nome ufficiale di Автомат Калашникова образца 1947 года. Il funzionamento dell'arma è a recupero di gas, con otturatore roto-traslante.
Purtroppo, l'apporto tedesco al progetto si "fece sentire": prendendo ispirazione dalla componentistica originale degli STG, l'AK era stato disegnato per essere realizzato tramite stampaggio a freddo delle lamiere, lavorazione all'epoca pressoché inesistente in Unione Sovietica. Vennero fatte alcune prove, dall'esito disastroso, che costrinsero a riprogettare la maggior parte dei componenti, adattandoli alla tradizionale lavorazione di asportazione del truciolo dal pieno; ciò comportò ovviamente un aumento dei tempi e dei costi della produzione.
Solamente nel 1959 venne alla luce l'AKM (Автомат Калашникова Модернизированный [Avtomat Kalashnikova Modernizirovanniy]), dotato di caratteristiche che risolvevano la maggior parte dei problemi dell'AK 47. In primis la lavorazione del castello, effettuata tramite lo stampaggio a freddo della lamiera, consentì il risparmio di circa un kg di peso, oltre ovviamente a rendere la produzione dell'arma più economica e veloce.
Altre caratteristiche salienti dell' AKM sono il coperchio superiore nervato, una differente impugnatura (in bakelite nelle ultime versioni dell'AKM) e un compensatore-freno di bocca dalla caratteristica forma "a fetta di salame".
Il motivo dell'impiego di questo accorgimento va ricercato principalmente nel minor peso dell'AKM e nel fatto che il complesso otturatore-portaotturatore ha una massa molto rilevante ed è asimmetrico: il suo baricentro è spostato verso destra e quindi tende a spostare l'arma in questa direzione al momento dello sparo. I gas espulsi dalla canna contrastano il rilevamento verso l'alto e la destra.L'AKM ha in dotazione inoltre un nuovo gruppo di scatto del grilletto, tacche di mira scalate fino a 1000 m (800 sull'AK 47) e calcio in legno con un andamento più "orizzontale".
Le baionette dei due modelli sono differenti, e quella dell'AKM può venire utilizzata, unitamente al suo fodero, come taglia-reticolati. I caricatori dell'AK 47 erano inizialmente lisci, dotati di 30 colpi di capacità, ma la versione più diffusa è quella in acciaio stampato nervato longitudinalmente, sempre con 30 colpi di capacità. L'AKM è anche compatibile con i caricatori a banana da 40 colpi o a tamburo da 75 provenienti dall'RPK.
Sia l'AK 47 che l'AKM hanno una versione con calcio in acciaio reclinabile al di sotto del castello, denominate rispettivamente AKS 47 (Avtomat Kalashnikova Skladnoy) e AKMS. L'AKM può essere inoltre dotato del soppressore PBS-1, montato al posto del compensatore standard, che richiede però l'utilizzo di munizionamento subsonico. Un ulteriore accessorio è il lanciagranate da 40 mm GP-25 (Granatomyot Podstvolnyj, lanciagrante sottocanna).
Sia prima della versione definitiva dell'AK 47, sia tra quest'ultima e l'AKM sono stati prodotti diversi prototipi e varianti, che ho ritenuto meglio non approfondire, ma eventualmente rimandare il loro "studio" ad un secondo momento. Porto solo un paio di esempi come foto.Tra le varianti da segnalare dell'AKM, oltre a quella con calcio reclinabile, vi è anche quella dotata di slitta per visore notturno rivettato sul lato sinistro del castello, denominata AKMN e dotata anche di spegnifiamma e bipiede dedicato, e l'AKMP, dotata di tacca di mira e mirino con riferimenti al trizio per il puntamento in condizioni di scarsa visibilità.
AK 47 (1947)
AK 47 (1949-1951)
AK 47 (post 1951)
AK 47 con soppressore PBS-1
Raffronto AKS 47 (ibrido/transitorio?) vs AK 47
AKM
AKM con baionetta tipo 6H4 innestata
AKMS
AKMN con baionetta tipo 6H3 (penso)
AKMN con visore notturno (modello sconosciuto)
AKM con GP-25
Sezione AKM
Credits:
www.wikipedia.com
www.world.guns.ru
"Ex Ordinanze", speciale di "Armi Caccia Tiro", Gennaio 2009