Mi stavo giusto domandando di che sesso fossero gli angeli. Voi lo sapete?
Intanto che aspetto vado a farmi una bella teglia di aria fritta.
Mi stavo giusto domandando di che sesso fossero gli angeli. Voi lo sapete?
Intanto che aspetto vado a farmi una bella teglia di aria fritta.
E già con il tempo l'evolversi del linguaggio ha cambiato molti termini, ad esempio ai miei tempi a scuola c'era l'ora di "EDUCAZIONE FISICA" adesso si chiama "EDUCAZIONE MOTORIA", ma la sostanza è sempre quella.....
Ricordo ancora la prima volta che mio figlio di 6 anni mi disse "papà oggi abbiamo fatto educazione motoria" pensai di primo acchitto ma hanno messo una nuova materia?
E quando gli spiegai che una volta si chiamava educazione fisica, mi rispose: "papà tu non capisci niente"....è vero forse sto rincoglionendo.
Letto questo e tutti i vari commenti vorrei farvi delle domande a voi che sembra che ne sapete più di me.
Ma se il sa fosse riconosciuto come sport dal coni, cosa avrebbero da guadagnarci i vari club?
Saebbe più un bene o un male essere riconosciuti?
Io so che anche il burraco (gioco di carte) è riconosciuto....e allora perchè non riconoscere anche il sa?
Grazie mille per i chiarimenti....
Per me è questo il vero punto.
Il softair non è sport per questo, non ha una struttura normativa univoca, immutabile, universalmente riconosciuta, non ha regolamenti che stabiliscono numero di giocatori minimo-massimo, durata della partita, come deve essere il campo...
ci sono solo una serie di regole non scritte (di cui solo una realmente universale: dichiarati quando sei colpito) che vengono applicate dai singoli club/enti (nel caso dei campionati) con modifiche più o meno profonde e invenzioni a gogo (esempio: il medico, le rinascite...). Il CONI, che ha tra gli altri il compito di custodire i regolamenti degli sport che riconosce, come può considerare sport un'attività che non ha un regolamento unico?
Uno sport come il calcio ha delle regole fisse e immutabili, con pochissime deroghe ed eccezioni, anche queste comunque ben regolate e non lasciate alla fantasia dei giocatori in completa anarchia.
Ma sapete che vi dico?
A me va benissimo così.
A me piace questa "anarchia": inventare partite, regole nuove, per variare le carte in tavola e per provare qualcosa di nuovo, per favorire una squadra meno forte ed equilibrare una partita altrimenti a senso unico, poter fare partite della lunghezza che si preferisce... ho fatto l'arbitro di calcio per tanti anni, di regolamenti "rigidi" mi sono stufato, viva la flessibilità!!!
P.s.: non che critichi il concetto di "regolamento rigido" come può trasparire dalle mie parole, anzi tutt'altro
I nostri campionati ce li abbiamo, provinciali regionali e nazionali. hanno il loro regolamento, le loro classifiche, quindi non abbiamo bisogno di un riconoscimento del CONI per avere qualcosa che già abbiamo. Un irrigidimento/standardizzazione delle regole per aderire agli standard CONI snaturerebbe imho il softair, che si basa un buon 80% sulla fantasia di chi organizza le partite (poi il 15% sono le fascette e il nastro isolante, il restante 5% tutto il resto ).
Ultima modifica di Nessuno_87; 13/01/2012 a 09:31
Leggendo tutti i commenti ho capito che ognuno ha il suo punto di vista,come è giusto che sia....
Ma a questo punto mi chiedevo, se non è una pratica sportiva riconosciuta,né si può definirla sport, perché mai al momento dell'iscrizione in un club di SA è richiesto il certificato medico d'idoneità "all'attività sportiva non agonistica " ?
Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam
Crepi Ho Chi Minh....viva il corpo dei marines !!!!
"Questa è una bella domanda, la ringrazio di avermela fatta" (cit.)
D'altra parte siamo iscritti per lo più ad ASD che significa Associazioni Sportive Dilettantistiche ma vedrai che verranno a dirti che è solo un pro forma.