Tato, il consiglio che mi sono permesso di dare io è soltanto a livello di prima elementare sopravvivenza in condizioni diciamo "normali" di perdita del senso dell'orientamento, è chiaro che poi ci sono mille variabili da considerare in base al posto, alla situazione meteorologica e alle condizioni fisiche in cui ti trovi in quel momento.
E' normale che se ti trovi a dover affrontare una o due nottate disperso in montagna (in buone condizioni fisiche) devi avere dietro dei piccoli attrezzi che ti permettano almeno di tagliare dei rami, accendere un fuoco circoscritto o semplicemente mangiare qualcosa, in questo caso è opportuno avere con se un buon coltello, un accendino o un acciarino al magnesio, dei fogli di giornale che ti permettono di accendere il fuoco più velocemente, qualche barretta di cioccolato per non perdere energie, una torcia e una cosa che può sembrare una scemenza ma è molto utile è un fischietto.
Quest'ultimo se sei smarrito in un bosco, e sai che ti stanno cercando, la batteria del cellulare è andata (col freddo capita facilmente), la voce è roca dal freddo, uno stupido e semplicissimo fischietto ti permette di farti sentire a grande distanza, e permette a chi ti cerca di orientarsi, per arrivare a te.
Ricordiamoci di portare dietro tutte queste cose prima di avventurarsi in luoghi impervi e sconosciuti.
Poi non tutti hanno il senso dell'orientamento così sviluppato o sanno leggere un gps, quindi in questo caso è meglio rimanere sul posto o nelle immediate vicinanze in cui ci si è persi che girovagare a vuoto e magari trovarsi in condizioni peggiori.
Certamente è sconsigliabile andare in giro da soli, ma anche se si è in più persone e ci si è persi o in 2 o 3 o 4 non fa differenza, sempre persi si è, quindi non prendere iniziative azzardate e ponderare bene la situazione del momento.
I telefoni satellitari per me non sono assolutamente da sottovalutare o di ausilio, avere un contatto diretto con i soccorsi aiuta meglio che avere un gps dove leggere solamente le coordinate, tantè che sono usati dagli scalatori professionisti e hai una copertura quasi completa della superficie terrestre tra i 70° sud ed i 70° nord (mi dispiace, i poli non sono coperti).
Purtroppo un imprevisto o un incidente in montagna possono sempre accadere: dalla slogatura di una caviglia, ad una caduta rovinosa (senza andare nel catastrofico).
Ne consegue che:
1) Avere conoscenze almeno rudimentali di pronto soccorso è utile.
2) Avere dei farmaci di primo intervento aiuta.
Ma soprattutto Prevedi. Calcola il peggio che può capitare, e nel limite del possibile organizzati.
Sicuramente ci sono molte altre regole, ma penso che alla fine, la regola madre del buon senso dovrebbe bastare a tutti.
E per rispondere a Higgins i soldi spesi per il salvataggio tramite elisoccorso non valgono la vita umana stessa e quindi sono il minimo purchè si ritorni vivi e vegeti a casa.
Comunque ragazzi occhio alla penna, state sempre uniti e in continuo contatto radio, che per una partita di softair non vale la pena rischiare la vita.