la seconda puntata:
la scelta del contractor:
che cos'e' la 2nd line?
innanzitutto per 2nd line intendiamo ci che va oltre la semplice sopravvivenza dell'operatore nell'ambiente. (ovvero ciò che c'è sopra i vestiti.)
questo significa che la 2nd line comprende: tattici, tasche, equipaggiamenti nelle tasche, fondine, sacche d'idtratazione e similia.
anche quì, per emulare in modo giusto la scelta del contractor, bisogna tentare di pensare alla stessa maniera di questi.
per semplificare ulteriormente il tutto, (for dummies) dividiamo il tutto in 3 fasi consequenziali: contestualizzazione-deduzione-scelta
esempio1:
contestualizzazione:
sono un operatore che deve proteggere un bersaglio sensibile, da attacchi imprecisati, di un imprecisato numero di ostili, armati in maniera altrettanto imprecisata. questo presume che non so nemmeno se l'attacco avverrà oggi, domani o mai. potrei anche rimanere seduto su di un sasso 16h al giorno sotto il sole infernale nel deserto. (e fidatevi che ogni pmc si augura una cosa simile)
deduzione:
versatilita'
munizionamento abbondante
comodita'
poco equipaggiamento supplementare
peso contenuto
reperibilita'
scelta:
tattico modulare, molti portacaricatori, poche utility, poche robe inutili, niente di issued.
ideando vari e verosimili teatri operativi (leggendo libri o guardando foto si possono trovare molti spunti) si arriva a scelte diverse.
premesso questo, andiamo all'analisi dei singoli.
il tattico:
l'elemento centrale della 2nd line, imprescindibile dal ruolo del moderno operatore, è il tattico. per un contractor, che deve investire i propri soldi sull'equipaggiamento che porterà con se, è una delle scelte più importanti, dopo l'arma e le protezioni.
le tipologie sono le solite: fisso o modulare. investendo i propri soldi, il contractor in genere preferisce adottare la tipologia del modulare, così da renderlo versatile per qualunque teatro. i rari fissi sono di solito ereditati da passate esperienze negli eserciti regolari.
chest rig o plate carrier?
quì la scelta è molto soggettiva, ma è facile che cambi in base al nostro solito amico "teatro operativo".
una scorta motorizzata, sarà più agevole se indosso un cr, mentre in un avaria del mezzo, potrei essere facilmente intralciato da un pc.
questo vale anche per le caratteristiche ambientali. se come da esempio1, sono piantato nel deserto proteggendo un pozzo petrolifero, una sauna portatile in stile ciras, mi ucciderà nel giro di un paio d'ore.
certo, bisogna anche dare meriti alla tecnologia, che ci permette di poter usufruire, al giorno d'oggi, di pc particolarmente contenuti, come i vari direct action della dbt, o gli advance warrior, per non parlare dell'omonimo direct action della paraclete, o gli io vest della bw.
ricordate per, che nonostante i molteplici vantaggi, un cr ha bisogno di protezioni aggiuntive, quindi l'obbligatorio paca dove possono trovare posto delle sapi plates o altri sistemi di protezione balistica.
equipaggiamenti "contractors only":
l'aumentare esponenziale del mercato di materiale militare diretto ai contractor, ha creato delle vere e proprie tipologie di equipaggiamenti studiate per questo nuovo ruolo della guerra moderna. eccone alcuni esempi:
photojournalist vest: questi vest riproducono i famosi gilet da fotografo, implementando soluzioni tattiche avanzate come: tasche delle dimensioni di caricatori 5.56, fondine nascoste, possibilità di inserimento piastre anti blunt trauma e simili. nascono dalla necessità del contractor di confondersi con l'ambiente circostante mantenendo standard tattici elevati. in questa categoria troviamo anche:
fondine "hidden": fondine di varia forma e realizzazione (si passa da piccoli inserti in kydex a strisce di cordura velcrate) in grado di essere occultate nei vestiti, nelle borse, nelle tasche interne delle giacche e in altri posti dove possano essere disponibili in caso di emergenza.
il brand: quando parliamo di contractors, la questione del brand è di primaria importanza. infatti, non avendo standard issued al quale riferirsi, il contractor si equipaggia presso i più noti gear retaileer che tutti ben conosciamo: hsg, maxpedition, emdom, 5.11 bw gear etc..........e sopratutto, di solito in maniera del tutto "random" (ovvero più minestrone c'è sul vostro tattico, meglio è) ma parliamo sempre di materiale originale.
la colorazione: quello che piu' vi piace, spaziando principalmente tra i colori monocromo, evitando il più possibile i "camo" (unici accettati per verosimiglianza sono il multicam e l'acu sopratutto per questioni di reperibilità, in quanto la maggioranza dei retailler internazionali producono i loro pezzi con queste uniche scelte di camo) anche quì vale la regola "minestrone" ovvero è anche meglio scegliere colorazioni diverse di tasche sullo stesso tattico.
pouch: quali?
il contractor ha un grande limite rispetto ai militari. nella maggior parte dei casi, non avrà appoggio tattico/logistico, quindi se la dovrà cavare da solo nella maggior parte delle situazioni spiacevoli. è bene tenere a mente questa verità, scegliendo le tasche.
rifacendovi agli esempi iniziali, vi direi di dare largo spazio ai portacaricatori, pochissssssime utility, (di solita una o due, mediche) meglio se "nascoste" il più possibile.
i camel sono più unici che rari, meglio una buona nyalgene.
ogni tanto si vedono fondine sui tattici, luce verde per le granade pouch (frag o smoke)
pouch: dove?
le utility sono di importanza secondaria, quindi meglio montate sui cummerbound (se li avete) altrimenti la cintura andrà benissimo.
il frontale riempitelo di portacaricatori. gli admin lasciateli a casa, al massimo possono andare bene quelli montati su laccio da portare al collo.
gli equipaggiamenti personali.
il contractor raramente dovrà affrontare missioni long ray ops, (al massimo lrc, long ray contracts, ma sono quasi tutte missioni "sporche" e lì il supporto motorizzato di solito non manca) quindi direi che un setup da contractor non è adatto se volete fare 24h. dovreste caricarvi di: materassini, pentolini, tende o bivy e tanta roba che un contractor per sua fortuna non porterà mai sulla sua schiena. potete ovviare il tutto riuscendo a infilare tutto l'equip survival in uno zaino o in qualcosa in stile go bag.
l'arma secondaria:
l'arma secondaria può essere piazzata un pò dappertutto: nel tattico, in fondina cosciale, ascellare, dietro la schiena, nascosta. ogni posto (con qualche eccezione) va bene. importante invece che i relativi portacaricatori siano in una parte facilmente accessibile che permetta un rapido cambio del caricatore (la pistola è spesso l'ultima chance) inoltre molti contractor sono dei fanatici dello speed reload (sono imbroccato un più di un blog di confronti tra le velocità di estrazione/caricamento, diciamo che è uno degli argomenti più "in" tra gli operatori privati.
proteziondi dagli urti:
protezioni molto usate da noi softgunners, come gomitiere o ginocchiere, sono vietatissime se volete emulare un contractor. le usano solo in addestramento, in quanto il pmc non ha la certezza dell'ingaggio (di solito, se c'è certezza dell'ingaggio si mandano i militari.) se proprio non ne potete fare a meno, la 5.11 produce i suoi pants con gli alloggiamenti per le ginocchiere dedicate. comode, low profile e funzionali. in vero stile contractor
dovrebbe esserci tutto, chiedo come al solito la vostra collaborazioneper rendere più completa questa guida.
manzin chiude![]()