Salve, per motivi di studio sono ormai lontano dai campi e dal forum, ma ieri sera mi sono ricordato di una storia, una storia, degna di James Bond, ma di Inglese, o di cinematografico non ha niente.
Tutto ha inizio con un esplosione, non nelle trincee della I° Guerra Mondiale che divampava già da un anno, ma nel cuore di uno dei porti più importanti d'italia, alle otto di mattina, un' esplosione squarciò il fianco della corazzata Benedetto Brin, all'ormeggio nel porto di Brindisi, 456 uomini persero la vita.
I servizi segreti della Marina (i primi ad essere fondati in italia), scoprirono che era stato opera di un sabotatore, un' italiano al soldo degli austriaci.
Dopo un' esplosione alla fabbrica di dirigibili "NOBILE" (se non erro), ed un tentativo di trafugare, modelli e progetti dei MAS, la situazione si fece grave, oramai era risaputo che italiani al soldo degli austriaci potevano minare (letteralmente) le forze armate dall'interno.
Quando all'improvviso dopo 10 bombe messe dai sabotatori Austriaci (centrali idroelettriche, dinamitifici, ecc), uno di questi, fù arrestato in flagranza di reato, venne interrogato e spifferò tutto, e successivamente condannato a morte.
Si venne a sapere che, a piazzare l'esplosivo sulla Benedetto Brin erano stati due marinai e un soldato di cavalleria italiani, con la complicità di un' albergatore, e si venne a sapere anche che il comandante dei servizi di spionaggio Austriaci, aveva l' ufficio nel consolato a Zurigo, con una cassaforte in cui c'era la lista di tutte le spie presenti nei paesi alleati, a quel punto il piano era tanto semplice quanto ardito (In puro stile Marina Militare), entrare nel consolato, aprire la cassaforte rubare tutto quello che c'era dentro e darsela a gambe verso l'italia.
Semplice a dirsi tutt'altro che a farsi, chi poteva essere a svolgere questa missione? furono in quattro, tre ufficiali di marina ed uno scassinatore di casseforti.
Il quartetto con totale copertura diplomatica, a Zurigo, presero a sorvegliare, l'ufficiale, le sue abitudini, gli orari e dove era precisamente l'ufficio.
Una notte, i quattro (di cui due parlavano perfettamente il tedesco), si diressero al consolato, entrarono nell'ufficio e presero a scassinare la cassaforte, ad un certo punto uscì dalla cassaforte un gas irrespirabile, che mise a rischio tutta l'operazione, dopo un pò di tempo, i quattro si misero a lavoro, e alla fine la cassaforte fù aperta, dentro vi trovarono, gioielli della moglie dell'ufficiale austriaco, monete d'oro, contanti in valuta italiana e documenti (mappe dei porti italiani, dei consolati, del parlamento e di un sacco di obbiettivi strategici in territorio italiano), i quattro se la filarono, e ritornarono a Roma.
Oltre a piani dei porti, valuta, e gioielli, c'era anche la lista completa delle spie e dei sabotatori, sia in italia, che nei paesi alleati.
I Carabinieri fecero il resto, furono tutti arrestati e condannati, e l'elenco delle spie nei paesi alleati, fù consegnato ai rispettivi servizi.
Questa storia la lessi un bel pò di tempo fà su Focus Storia, ma mi è rimasta talmente impressa che non me la dimenticherò mai, non ricordo che fine abbiano fatto i protagonisti, ma mi ricordo che i gioielli della moglie trovati, furono trattenuti come bottino di guerra
Ho voluto raccontare questa storia, per rendere tutti partecipi di quanto fanno e hanno fatto i nostri ragazzi dei servizi, soldati anche loro che combattono in silenzio per il bene di tutti!