lipotimia e sincope.
diversi fattori che portano ad un abbassamento della pressione arteriosa e quindi ad uno stato di shock (di cui parleremo in seguito) se intervengono in maniera tale da portare ad una riduzione improvvisa ma temporanea del flusso sanguigno al cervello possono provocare una perdita di coscienza detta sincope. la più frequente causa di episodio sincopale è una reazione emotiva violenta che provoca, per effetto del sistema nervoso parasimpatico tramite il nervo vago, una vasodilatazione improvvisa e/o una riduzione della frequenza cardiaca, con conseguente abbassamento improvviso della pressione arteriosa. un'altra causa di sincope (che ci riguarda da vicino nel sa) può essere la permanenza in un luoghi molto caldi, soprattutto dopo prolungato mantenimento della stazione eretta o accovacciata: anche in questo caso la vasodilatazione da calore ed il ristagno di sangue negli arti inferiori per la posizione che viene assunta, riduce la pressione arteriosa. oltre a queste cause non gravi, in alcuni casi la sincope può nascondere situazioni patologiche molto più importanti, come malattie cardiache o del sistema nervoso, che devono essere trattate in ospedale.

lipotimia.
conosciuta normalmente come fattore che precede uno svenimento rappresenta la fase iniziale della sincope ma può non portare ad essa e quindi alla perdita completa di coscienza.
dura in genere qualche secondo: al soggetto, ancora cosciente, si annebbia la vista, il campo visivo si riduce, compaiono ronzii o fischi assordanti e si ha un'attenuazione dei rumori esterni, mancano le forze, possono comparire tremori o brividi con sudorazione fredda, aumenta la salivazione con sete intensa, può essere presente nausea.
dall'esterno si vede la persona barcollare alla ricerca di un appoggio, con il viso pallido e freddo, la fronte imperlata di sudore, lo sguardo fisso nel vuoto.
come trattamento bisogna subito sostenere il soggetto ed aiutarlo a distendersi,infatti se non aiutato potrebbe cadere rovinosamente a terra procurandosi traumi anche di grave entità.
1)una volta disteso vanno subito controllato il reale stato di incoscienza del malcapitato chiamandolo e scuotendolo leggermente. togliete ogni ostacolo alla respirazione (colletti ed indumenti stretti, cinture);
2)senza indugi si deve far contattare il 118 da uno dei presenti oppure farlo noi stessi, sia che la persona sia incosciente o meno perché, comunque, necessita di un?assistenza medica.
3)appurato il suo stato di incoscienza bisogna allineare il soggetto con gli arti superiori e inferiori lunghi lungo il corpo e controllare la pervietà delle prime vie aeree.
infatti il soggetto in questione potrebbe avere un?ostruzione delle vie aeree dovuta ad un corpo estraneo che lo ha portato ad un arresto respiratorio. da considerare che di solito le persone afflitte da una situazione ostruttiva si agitano molto con l?aggiunta di tipici gesti quali quello di portarsi le mani alla gola, comunque a se questo non avviene conviene comunque svolgere lo stesso la prova di pervietà, è questione di pochi secondi.
il soggetto, caduto a terra, rimane immobile, completamente rilassato; in alcuni casi può comparire un breve spasmo con poche scosse muscolari di brevissima durata. queste manifestazioni specie se di forte intensità e durata vanno tenute ben in considerazione e vanno riferite al medico in quanto potrebbero essere i segni di una sofferenza o patologia neurologica..
4)va ora presa in considerazione la presenza o assenza dell?attività respiratoria.
se siamo sicuri dell?assenza di traumi della persona si pone la testa in iperestensione spostando leggermente all?indietro la testa, questa semplice operazione libera le vie aeree per un fisiologico spostamento di alcune zone anatomiche.
per assicurasi della presenza dell?attività respiratoria, con la testa in posizione iperestesa, avvicino la mia guancia alla bocca del soggetto con gli occhi puntati sul suo torace. questo in gergo tecnico è detto gas:
g-guardo(l?alzarsi e abbassarsi del torace durante la resp.)
a-ascolto(i rumori generati dal passaggio dell?aria)
s-sento(sentire il soffio d?aria sulla guancia)

questo va fato per 10minuti.
in questa scheda tratteremo, a malincuore, solo il caso fortunato in cui non vi sia ostruzione e non vi sia arresto respiratorio ma solo lo stato di incoscienza perché a queste risposte positive si dovrebbe continuare con la sequenza del bls (basic life support-supporto vitale di base) che non intendo qui riportare (se pur i punti sopra siano l?incipit del bls stesso) per motivi che vanno dalla sterile lettura di un testo all?impossibilità da parte vs. di provare direttamente le manovre ed acquisirle in maniera completa su un manichino di simulazione il quale rappresenta parte integrante e fondamentale del corso di bls, che peraltro termina con un esame di idoneità.

appurata la pervietà delle vie respiratorie e la presenza di attività respiratoria devo porre il paziente il posizione laterale di sicurezza facendo le seguenti manovre:
1)inginocchiato a lato del soggetto con le ginocchia all?altezza dell?addome.
2)alzo la gamba del soggetto più lontana da noi, creando un angolo di 90' tra la sua coscia e la parte sotto il ginocchio.
3)piego il braccio più lontano da noi e lo pongo sul petto del pz, posso aiutarmi mettendo la sua mano sotto la sua guancia, quella più vicina a noi, per bloccare in quella posizione i braccio.
4)a questo punto ruotare il soggetto verso di noi, puntando una ns. mano sulla gamba piegata e l?altra sulla spalla del braccio piegato.
(vedi foto tratte dal sito www.abruzzocanoa.it)



segni e sintomi:
-il polso cardiaco può essere, a seconda della causa della sincope, rallentato, normale o accelerato;
-il respiro è normale, la pressione arteriosa è abbassata.

nel giro di 1-2 minuti il soggetto riprende conoscenza. la fase post-sincopale è caratterizzata da cefalea (mal di testa), nausea, sensazione che perdura anche per molte ore dopo l'episodio.

e? importante tranquillizzare la persona rassicurandola sul suo stato di salute. quando ha ripreso conoscenza, e solo in queso caso, si può fargli bere qualche piccolo sorso di acqua fresca ma non fredda e non gasata, mai somministrare alcolici che inducono vasodilatazione e quindi abbassamento della pressione arteriosa, e gli si può dare da mangiare una zolletta o un cucchiaino di zucchero (lo zucchero infatti rappresenta l?unico combustibile per il cervello). se la persona non riprende coscienza dopo 4-5 minuti oppure, dopo che ha ripreso coscienza ma fatica a riprendere la stazione eretta o, peggio, sviene di nuovo, è opportuno procedere ad una ospedalizzazione per accertare le cause del malore prolungato.

da ricordare che qualunque stato di perdita di coscienza, dal più lieve al più marcato vanno sottoposti all?attenzione del medico.