Che non giochiamo alla guerra è un concetto ipocrita al 100% ... Il softair è simulazione di azioni militari... Non giochiamo mica a tirare alle bambole di pezza!
Non fatemi ridere, che siamo i primi a sapere a memoria ogni film di guerra... Da qui poi a farla per davvero, sono d accordo anch io che io softair non c entra.
Opinione pubblica o no.... Noi giochiamo alla guerra.
Ma quando vi rassegnerete al fatto che facciamo qualcosa di "ambiguo" ?
Non capisco tutta questa sorpresa, ogni volta.
Mi limito ad analizzare l'articolo de La Stampa, di quello che è successo e di quello che continuate a discutere non mi interessa.
L'articolo a una prima lettura può apparire contro il softair, ma leggendo tra le righe si capisce che non lo è, anzi è a favore:
- Parte con un paragrafo che spiega del provvedimento del sindaco, sottolineando che i giocatori vanno su e giù per i boschi per spararsi per gioco, a cui fa una piccola intervista che si conclude con "[...]Ma come si fanno a divertire così...»."
- il giornalista risponde "In Italia si divertono così in decine di migliaia (si stimano tra gli ottocentomila e addirittura il milione)[...]", spiega che siamo parecchi, un bacino di voti per un politico enorme,la cifra va moltiplicata x3, ogni giocatore ha come minimo due persone in famiglia da far votare...
- sottolinea che il gioco (dal nome lieve) è regolamentato pure dal Coni, spiega che le istituzioni sportive sanno di noi, cosa mica da poco..
- [...]Quelli che lo praticano senza pensare troppo su dove vanno a sparare non sono nemmeno pochissimi.[...] Questo è diffiicile da commentare pubblicamente... il giornalista in poche parole spiega il fenomeno dei cani sciolti, senza sviluppare oltre, senza crearci altri problemi...
- mette l'intervista di giocatore che parla di rispetto di regole e onesta del singolo e lo sottolinea poi dopo: " [...]ci sono regole da rispettare, chi spara a casaccio dove e quando capita non è un giocatore degno di un simile nome e alla fine che male c'è ad andare per boschi."
- parlando di "biodegradabili pallottole di mais" sottolinea che usiamo dei materiali innocui e ecocompatibili per l'ambiente, senza bisogno di entrare in spiegazioni tecniche, un altro punto a nostro favore
- Chiude l'articolo come si conviene, dandoci dei bambini, ma non accusandoci: "[...]Ragazzi a volte assai cresciuti che anche se per finta amano fare la guerra. Sperando che ogni tanto facciano pure l'amore."
Da parte mia un grazie a Fabio Poletti de La Stampa
Nella prima riga scrivi "mi limito ad analizzare l'articolo" e' li secondo me l'errore (di analisi) poichè il fatto di cronaca riportato è distorto e quindi non veritiero, come da dichiarazione di un diretto interessato (che riporta fatti precisi).Originariamente inviata da Drago nero
Concordo con te che il giornalista non si scagli contro di noi (mancava solo quello!) ma scrivere ad esempio che il sindaco ha vietato mentre invece sembra che si sia dimostrato estremamente disponibile e la questione sia stata gonfiata dal giornalista.
Se un giornalista scrive un bellissimo articolo di cronaca ma il fatto riportatonon è corretto, scusami ma secondo me non merita alcun complimento.
E poi, di nuovo scusa, siamo arrivati al punto che se uno scrive obbiettivamente del SA devo dirgli grazie?
Come ho già scritto, che ognuno legge ed interpreta come meglio crede, non voglio entrare nel merito della vicenda, non ho prove e conoscenze dei fatti nella loro interezza.
Mi sono limitato a leggere un articolo a commentarlo per trarne delle conclusioni personali, tra cui un ringraziamento al giornalista, come avrei fatto su Sam con le rep.
Bah ,io, grazie, a uno che dice un sacco di minchiate senza sapere di cosa parla (E' un giornalista non scordiamolo, hanno il dovere di cronaca oggettiva, e il Sig. Poletti in questo caso ha fatto solo disinformazione) non lo direi.
Per quanto riguarda la mail - che giunta pure a me - ho appena detto cosa ne penso a Kad in privato.
Tuttavia, questa volta, in ballo c'è qualche cosa di più che la semplice presa di posizione di un Sindaco nei confronti di un comportamento.
Se avete letto l'ordinanza, che io ho appena finito di leggere e rileggere individuando alcuni punti che potrebbero essere sfruttati per contestarla, il principio che ne esce è che il soft air è socialmente pericoloso. Cito:
"DATO ATTO:
che questo tipo di gioco può diventare pericoloso per la pubblica incolumità;"
E' abbastanza per dire che questo "caso" non può interessare il solo club "incriminato" ma il soft air in generale.
Proprio per questo ha ragione Calcifer!
AMEN!
Così come, purtroppo, ha ragione Eta:
, alla faccia di chi non si rende conto che ogni cosa facciamo nell'ambito del nostro gioco possa riflettersi sul gioco di tutti.
Purtroppo sono innumerevoli i "casus belli" e, sebbene da queste parti ci si sia spesso limitati a denigrare gli "irregolari", il fatto in questione ci ricorda e ribadisce che ciascuno di noi (per quanto possa appartenere ad una associazione costituita e presente da tempo) è potenzialmente esposto a fare danni.
Così come è un danno un'eventuale azione legale avverso un Sindaco che ha il dovere (non il diritto) di tutelare la pubblica sicurezza.
Il dialogo e la comprensione si ottiene con il confronto, non con lo scontro.
E' bene per tutti che tutti se lo ricordino per bene. (mi piacciono i giochi di parole)
Quindi calma e sangue freddo.
Il concetto è tutto qui.
Riporto l'ordinanza del sindaco incollando a seguire :
Valutate voi , se non sia il caso di fare crociate..... io spero che non partiate con preconcetti inutili ed astrusi , se passa il concetto che SOFTAIR=Gioco pericoloso per la comunità abbiamo finito di giocare tutti. Nessuno escluso.Ufficio SINDACO
Prot. n. 6021/cat. 1 – classe 6
ORIGINALE
ORDINANZA SINDACALE N. 32 DEL 08/11/2011
Oggetto: DISPOSIZIONI PER LO SVOLGIMENTO DEL SOFTAIR (GIOCO CON ARMI AD ARIA COMPRESSA).
L'anno duemila undici addì otto del mese di novembre, il Sindaco Salvi Geom. Claudio
PREMESSO:
che sono pervenute a questo ufficio segnalazioni da parte delle insegnanti della scuola dell’infanzia di Ponte Giurino circa il ritrovamento di pallini della dimensione di circa mm. 6 nel cortile della scuola, pallini utilizzati nel gioco del soft – air;
che il gioco del soft – air è un’attività ludico – ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari utilizzando armi simili a quella da fuoco che proiettano pallini sferici a distanze variabili;
DATO ATTO:
che questo tipo di gioco può diventare pericoloso per la pubblica incolumità;
che su questo territorio è presente:
- un vincolo idrogeologico
- un vincolo paesaggistico
- un vicolo archeologico
RITENUTO, per tutto quanto sopra, emanare apposita ordinanza onde vietare in modo assoluto su tutto il territorio comunale del praticare il gioco del soft – air;
VISTI:
- la legge n. 110/75;
- la legge n. 526/99;
- il decreto legislativo n. 362/01
- la circolare n. 559 del 31.10.1996
- il decreto legislativo n. 204 del 26.10.2011;
VISTO il decreto legislativo n. 267/00 – TUEL;
ORDINA
il DIVIETO ASSOLUTO di giocare al soft – air su tutto il territorio comunale.
DISPONE
- che la presente ordinanza venga pubblicato sul sito istituzionale del Comune,
- che la presente ordinanza venga trasmessa all’ufficio di polizia locale per quanto di competenza.
In caso di inottemperanza verranno applicate le sanzioni previste dall’art. 650 del codice di procedura penale.
Avverso la presente ordinanza può essere opposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni o in alternativa entro 120 giorni al Presidente della Repubblica.
Il Responsabile del Settore SINDACO SALVI GEOM. CLAUDIO
Reg. pubb.ni n. 532
ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE
Della suestesa ordinanza viene iniziata oggi la pubblicazione all'Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi dal 08-11-2011 al 23-11-2011
Lì 08-11-2011
Il Funzionario Incaricato
MOIOLI NATALIA
Pensateci. Per l'editrice Nut significa anche chiudere , pare poco ?
Il fatto, Kad, è che le crociate oltre a gran danni hanno storicamente fatto poco.
Va tenuto conto che l'ordinanza prende atto che: "che questo tipo di gioco può diventare pericoloso per la pubblica incolumità".
Il che è vero... come per tanti altri giochi: "può diventare" non significa "è".
Giocare a calcio nel cortile di casa è poco pericoloso per la pubblica incolumità... farlo sulla tangenziale, forse un po' di più.
Allora, ribadisco, la mia opinione è che sia controproducente negare l'innegabile; occorre invece un sano e costruttivo confronto al fine di definire quali situazioni costituiscano realmente pericolo per la pubblica incolumità e, quindi, vadano correttamente vietate (visto che il buon senso pare evidente non sia sufficiente) e quali situazioni, invece, consentono il gioco nel rispetto di tutti.
Certo il problema che si pone, in realtà, è un altro (e peraltro sempre il solito): non c'è nessuno che possa rappresentarci tutti.... e la maggior parte di quelli che si auto-proclamano "portavoce" fanno accapponare la pelle appena li si sente aprire bocca...
... ma questa è un'altra storia.
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Si, ma scusa... come fai a proporre questa cosa quando il danno l'ha fatto una "associazione affiliata ed assicurata"?
"scusi, signor Sindaco... noi abbiamo fatto un casino, ha ragione, ma Lei vieti agli altri di giocare e a noi lasci fare, che siamo quelli bravi..."
Già la vedo la faccia del Sindaco.
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