Partiamo sabato pomeriggio e arriviamo a Trieste in orario, nonostante il traffico.
Sistematici nelle roulotte, salutiamo vecchi e nuovi amici e poi andiamo a mangiare tutti assieme, approfittando dell'occasione per festeggiare Sez e Uccio che compiono gli anni.
Ritornati al campeggio, si dibatte sul senso della vitae, tra intuizioni di alta filosofia e genialità varie, si tira fino all'una.
La sveglia è puntata per le 4.45, ma alle 4.30 siamo già svegli; beh, quasi tutti, vero Uccio?
Alle 5.30, dopo aver fatto colazione con cappuccio e brioches, siamo operativi e pronti per l'infiltrazione nell'area di gioco (un'area tipicamente carsica di oltre 6 kmq).
Siamo il Terzo Plotone dellla Terza Compagnia dello Schieramento Azzurro e i nostri avversari sono lo Schieramento Bianco.
Arrivati alla zona a noi assegnata (obiettivo Delta), dopo una marcia di circa 45 minuti, ci disponiamo a difesa.
Alle 7.40 circa, dopo dieci minuti dal via ufficiale della Twin Strike III, riceviamo la notizia che uno dei nostri capisaldi (Foxtrot) è caduto in mano avversaria.
Accogliamo una parte dei colpiti, arrivati al nostro obiettivo per il "respawn" e riceviamo ordini di prepararci a muovere per tentare la riconquista di Foxtrot.
Non facciamo in tempo a metterci in marcia, assieme ai ragazzi dell'altro plotone appena ritornati in vita, che subiamo un fortissimo attacco, portato da tre plotoni avversari (in pratica, un'intera Compagnia) diretti su Delta.
I ragazzi in testa alla colonna vengono colpiti, subito seguiti da numerosi di noi, incluso il sottoscritto. Per fortuna alcuni riescono a piazzarsi in difesa, impedendo agli avversari di avvicinarsi a Delta e consentendo ai nostri colpiti di ritornare in vita.
Lo scontro prosegue con intensità sempre minore, sino a quando la Compagnia avversaria, oramai decimata, si ritira.
Arrivano ordini e contrordini, alla fine restiamo a difesa di Delta, mentre l'altro plotone si reca al Comando di Compagnia, denominato Echo per prepararsi alla presa di Foxtrot.
L'aria si fa via via meno fredda, non appena il sole inizia a scaldare l'ambiente.
Un movimento attira la mia attenzione, giro la testa e vedo un avversario che ci sta osservando; non faccio in tempo a lanciare l'allarme che questi corre via veloce come il vento.
Gli andiamo dietro in due, io e Saba, il nostro capo plotone, ma non ne troviamo più traccia.
Forse si tratta di un operatore delle Forze Speciali, oppure di uno scout, in ogni caso il Comandante di Compagnia ci ordina di inviare una pattuglia a controllare la zona tra Delta ed Echo.
Partono Uccio, Aquila, Priamo e Carta, mentre Saba, Bressa, Gunner, Sez ed io ci sistemiamo in modo da coprire i buchi nel perimetro difensivo.
Dopo una ricerca infruttuosa, la pattuglia rientra al campo.
I ragazzi aggiornano Saba e danno qualche suggerimento; li guardo mentre sono tutti e quattro fermi a parlare con Saba e vengo preso da una sensazione di pericolo che si fa sempre più forte.
Gli dico di mettersi in difesa, loro mi rispondono qualche cosa, ma sono distante e non ci capiamo.
La sensazione di pericolo cresce, per cui vado da loro per cercare di capire che cosa stia succedendo.
Cercano di spiegarmi che Saba ha dato degli ordini e che stavano giusto predisponendosi a formare una pattuglia; non comprendo esattamente e, in ogni caso, la sensazione di pericolo imminente è così forte che non sento ragioni e chiedo con forza che tornino tutti in posizione difensiva.
Poi....la prima raffica; le bocche smettono di parlare, tutti si girano, imbracciando la replica
Alla seconda raffica i ragazzi stanno già correndo per occupare il proprio posto in difesa e, quando l'attacco si scatena in tutta la sua forza, sono tutti in posizione
Gli avversari provano a sfondare frontalmente, ma non passano; allora si allargano per prenderci sui fianchi, ma non è così semplice
Subiamo i primi caduti, ma il perimetro regge; nel frattempo l'allarme è lanciato e il Comando ci informa di averci mandato in aiuto due plotoni.
I minuti passano lenti, un altro caduto da parte nostra, cade anche Saba ma riusciamo a tenere.
Al mio fianco destro ho Aquila, mentre sul fianco sinistro c'è Uccio; di fronte ho Priamo, mentre poco dietro ho Sez.
Gli avversari cercano di spingere, ma per il momento non passano.
Finalmente arrivano i nostri, prima una, poi un altra e, infine, un terza squadra attaccano gli avversari sui fianchi e, poi, alle spalle.
Oramai le sorti dello scontro sono segnate e, infatti, in meno di dieci minuti tutto finisce.
Ringrazio per l'aiuto decisivo e faccio i complimenti anche alle Sentinelle; se lo meritano
Riorganizzatici, il Comando ordina a noi e al resto della Compagnia di prepararci a muovere: si entra in territorio nemico a far danni!
Dopo una lunga marcia e qualche giravolta, arriviamo in prossimità del dispositivo avversario.
In silenzio ci avviciniamo quasi a ridosso dell'obiettivo sino a quando una raffica non dà inizio alle danze.
Lo scontro si esaurisce in pochi minuti, con la cattura da parte nostra del Quartiere Generale dello Schieramento Bianco!!!
Felici per il grande risultato ottenuto, veniamo informati che uno dei nostri capisaldi, Bravo, è caduto, per cui torniamo verso le nostre linee.
La marcia è lunga, il terreno è il solito (roccie e buche, con rami e rovi di contorno), il caldo si fa sentire, per cui siamo tutti fradici di sudore.
Arrivati a Bravo ingaggiamo subito battaglia con una manovra a tenaglia, proprio come piace a noi Sentinelle.
Ci viene ordinato di aggirare alla sinistra dell'obiettivo, costeggiando una profonda dolina.
Subiamo qualche perdita, ma la manovra riesce e arriviamo sul fianco avversario, contribuendo alla conquista di Bravo.
Riordinatici e senza il nostro capo plotone (Saba, colpito, deve attendere 10 minuti per il rientro), vendiamo mandati al nostro HQ.
Una bella marcia, non tanto lunga e nemmeno faticosa e arriviamo a destinazione.
Qui ci chiedono di dare una mano per individuare uno sniper avversario.
Iniziamo un rastrellamento a pettine e, grazie al sacrificio di Priamo che viene colpito, scoviamo ed eliminiamo lo sniper.
Nemmeno il tempo di rifiatare che dobbiamo tornare a Bravo a riprendere il nostro capo plotone.
Poi, muoviamo su Delta per riunirci al resto della Terza Compagnia e partire per il nostro ultimo obiettivo, in campo avversario.
Su Delta si spara qualche colpo per mettere in fuga alcuni tango.
Purtroppo, Uccio sgrana e deve ripiegare sull'HQ.
Finalmente, la Compagnia inizia muoversi ma viene investita da un attacco che coglie tutti di sorpresa.
Gli altri plotoni partono al contrattacco, subendo perdite pesanti, mentre noi ci sistemiamo a difesa, siamo a Delta e questa è un po' casa nostra
Gli avversari eliminano gran parte della nostra Compagnia, ma noi teniamo il fianco destro e non molliamo.
Arrivano i rinforzi, Beppe degli Swat mi saluta e mi conferma che il nostro fianco sinistro è coperto; ora sono certo che Delta non cadrà.
Lo scontro finisce quando Sez elimina l'ultimo avversario.
Ricompattata la Compagnia, inizia la solita marcia che fa cantare piedi e caviglie.
Arriviamo a ridosso dell'obiettivo.
Avanziamo piano sul fianco destro della Compagnia.
Cerco di individuare gli avversari, ma non li vedo; poi la prima raffica...
Lo scontro si accende. Mando Aquila, Priamo, Carta e Gunner ad aggirare i tango, mentre con Bressa e Sez forniamo il fuoco di copertura.
Il Comandante di Compagnia ci chiede di aggirare a destra, per eliminare gli avversari arroccati a difesa; gli confermo che l'azione è in corso, poi mi muovo anch'io con Sez sulla destra.
Quando lo scontro finisce, le Sentinelle sono riuscite ad arrivare non solo sul fianco destro, ma anche dietro alle posizioni dei Bianchi, fornendo un forte contributo alla conquista dell'obiettivo.
La partita volge oramai al termine, mancano dieci minuti prima della fine dei giochi.
Qualcuno si rilassa, ma dura poco...gli avversari contrattaccano in un ultimo disperato tentativo di riconquistare la postazione e, con essa, un intero settore del proprio campo.
Ci mettiamo in difesa, qualcuno cade, ma riusciamo a resistere sino alla fine dei giochi.
GAME OVER
Tornati al camping, riceviamo la maglia ricordo, abbracciamo amici ed ex nemici e ci diamo appuntamento al prossimo evento
Da parte mia, posso dire che mi sono proprio divertito; avversari correttissimi, gente simpatica e un'organizzazione eccellente.
Un "bravo" anche ai "miei" ragazzi, tra i quali tre erano alla loro prima esperienza di gioco fuori casa: si sono comportati egregiamente ed è stato un piacere giocare con tutti loro.
Doc
Sentinelle del Mincio