Prima di riporlo ho deciso di dare un’occhiata da vicino a questo tattico “Narcos approved”
CDS of Columbia, nome abbreviato della Comandos De Selva confeccion textil bogotà è l’unica ditta (di una certa notorietà) che produce abbigliamento tattico in colombia. Gli articoli che propone sono remake di modelli famosi, dai tac vest agli split rig agli lce preassemblati simil ephod. Oltre ad un catalogo abbastanza vario è comune incontrare pezzi unici, spesso e volentieri utilizzati da operatori americani distaccati proprio in colombia, realizzati su richiesta. Vista la necessità di un abbigliamento colombiano per una recente giocata ho pensato di rispolverare uno dei miei tattici CDS e scriverci 2 righe prima di riporlo, considerando che…è fatto bene come tattico, e anche parecchio. Ad una prima occhiata a nessuno sfuggirà la somiglianza di questo vest, chiamato Montece, con il DOAV Blackhawk e in parte con il progenitore di quest’ultimo, il general ops waistcoat inglese: un grosso vest all-purpose.Grosso non è una parola usata a caso, a me stretto al massimo sta giusto. Da notare che le fettucce di regolazione, del tipico colore verde acceso, sono abbastanza scivolose ed inclini a sregolarsi se non nastrate come ho fatto io.
Il colore acceso si trova anche nella cordura nylon della base (di qualità, non paragonabile ad eagle o lbt ma comunque buona), che accoppiato ai bottoni satinati rende l’insieme quantomai appariscente (ricorda la bandiera brasiliana). Tutto l’hardware è fatto in loco, marcato “jordao”, i fastex stondati compatibili con i kifco/nifco itw tsr100. Particolare la fodera, in controluce è possibile scorgere un motivo ripetuto rappresentante un militare stilizzato sovrastato dalla scritta Comandos De Selva.
Analizzando la disposizione delle tasche si notano immediatamente i 4 portacaricatori frontali.
Essi accolgono 3 caricatori colt o 2 ak, 2 da g3 se si ha l’accortezza di mettere un qualcosa che faccia spessore in fondo alla tasca, per non farli scivolare troppo in basso. Le tasche sono chiuse da una generosa quantità di velcro e da un “jordao”, assicurate all’interno da un altro “jordao” attaccato ad una fettuccia. Non c’è di certo il rischio di perderli, solo quello di metterci un minuto per cambiare caricatore. Come nella migliore tradizione dei doav BHI è presente una piccola utility all’interno della tasca, utilizzabile solo se la stessa non sia piena di caricatori.
Ai fianchi le large utility anch’esse chiuse da 2 fastex e velcro, molto capienti, ci entra perfino un polartec 100. All’interno, come nelle recenti tasche portanastri è presente un coperchio elastico rimovibile, nel caso si volesse usare come spent mag, soluzione scomoda a mio parere, vuoi per la posizione, vuoi per l’impossibilità di tenere aperta la tasca. Non usando spent mag le relego alla loro azzeccata funzione di utilities.
Sopra i portacaricatori sono presenti due portacaricatori da pistola per una double stack similmente al DOAV.
All’interno oltre il portacamelbak sono presenti due generosi portamappa chiusi a velcro con all’esterno cucite due file di anelli elastici per cyalume o cartucce da fucile.
Un secondo scomparto è presente nel retro, non chiuso da nulla.
Lo schienale è ricoperto generosamente di velcro e due fastex per ospitare il relativo zaino medico (che non ho). Agganciarci un piccolo zainetto (blackhawk SLBP) solo tramite i fastex è possibile, ma il tutto resta troppo ballerino.
Le somiglianze con il Doav finiscono qua, questo tattico è infatti fornito di una moltitudine di tasche aggiuntive specifiche (la cui funzione non sono riuscito a capire, ma probabilmente è studiato per personale medico.)
indossandolo abbiamo, iniziando dalla parte sinistra:
l'esterno dell'utility è liscio
sotto l'utility la prima di una moltitudine di mini taschine identiche sparse qua e là, la cui funzione ignoro. Ci va bene una bussola USGI o un rotolo di nastro, una granata 40mm probabilmente.
rivolta all'interno invece una tasca chiusa solo da velcro, delle dimensioni di un field dressing.
all'esterno della tasca portacaricatori attigua una mini tasca per le forbici mediche, assicurate da un automatico.
sotto uno dei 2 portacaricatori si ripresenta la mini taschina
Vicino la chiusura centrale un'altra utility per multitool, più generosa di quella che si trova nella sua posizione speculare (come negli air rescue vest)
la parte opposta (destra) è leggermente differente. sulla tasca utility è cucita anche esternamente una tasca grandicella (un paio di field dressing)
all'interno invece c'è un porta granata fumogena.
le mini taschine sono sotto la grossa utility e stavolta sotto entrambi i portacaricatori
100 punti li guadagnano gli spallacci extra imbottiti di spesso foam, che alleviano non poco un carico commisurato alla capienza del tattico.
In conclusione per gli amanti del non modulare come me questo tattico è un ottimo prodotto, sia per qualità che per disegno, sicuramente da scoprire e valutare come alternativa al più costoso (e a mio parere inferiore) DOAV. Soprattutto perchè la marca è snobbata da certi autoproclamatisi "collezionisti" con più soldi che cervello e non è difficile trovare oggetti del genere a prezzi popolari. A meno che alla descrizione dell'asta non si aggiunga SEAL SFG MLCS, in quel caso alcuni pezzi sono stati venduti ai sopracitati "collezionisti" per cifre assurde, superiori anche ai 300$.