allora ti alleni
E quando lo abbiamo "bandito" cosa succederebbe?Che vivremmo in un mondo migliore dove tutti andrebbero a braccetto in pace e armonia?
Io penso che non basta affossare l'evidente collegamento con il mondo militare che ha il softair,imponendo di non usare termini militareschi,
l'importante secondo me é il cercare di creare un ambiente dove il softair é sì praticato seriamente,ma che conservi il vero spirito di questo hobby:il gioco,
se tutti sono consapevoli,realmente che stanno giocando,con dei loro amici,questi problemi (vedi termini militareschi,fanatismo,etc.)
non esisterebbero.
Ps Non ho mai chiamato una partita di softair in vita mia addestramento o esercitazione,ne mai lo farò e sinceramente la cosa non mi crea problemi
nella mia vita sessuale![]()
il linguaggio è lo specchio delle intenzioni.
Se ti alleni per correre, vuol dire che corri.
Se ti eserciti a correre, vuol dire che stai facendo attività in vista di qualcos'altro (la corsa)
Se ti eserciti nel soft air, vul dire che usi il soft air PER IMPARARE QUALCOS'ALTRO... (e cosa?)
sono sottili differenze, ma non casuali: il settimo rai, non parlava di 'game' e 'partite', e non per caso... quando l'ispirazione viene da dentro, arriva anche fuori.
E anche un giudice riconoscerebbe la volontà di intenti, dal linguaggio utilizzato.
Non ci si allena alla guerra, perchè vorrebbe dire fare la guerra per imparare a vincere in guerra.
In conclusione: se la chiami esercitazione, per cosa ti stai esercitando?
vuol dire che lo scopo non è il soft air.
Ultima modifica di marswallace; 07/09/2011 a 14:22
@The Nightrider: hai colto esattamente l senso di quello che intendevo dire. Purtroppo ho scritto di getto di prima mattina, reduce dalla caccia.
A proposito di caccia, domenica ho fatto il mio "prelievo" (brutalmente, ho abbattuto il capriolo che da mesi mi stavo studiando...) dopo 13 ore tra cerca e appostamento (ovvero, brutalmente, lo ho braccato nel bosco fino a che mi ha sfiancato e poi lo ho aspettato, in agguato, dove sapevo che sarebbe sbucato) lo ho attinto con un colpo di carabina 6,5x57 Stutzen, splendido esempio di produzione armiera in stile mitteleuropeo, con calcio in noce e ottica Shmidt & Bender (brutalmente, gli ho sparato una fucilata alla spalla).
Non scherzo, mi sono mosso nella fase di braccata nè più nè meno di come mi piaceva fare nel soft air (cambiando solo l'oggetto della mia caccia e lo strumento impiegato, naturalmente... se qualcuno vuole, ho le prove fotografiche di ciò che sto scrivendo). Poi, naturalmente, le operazioni di rito. Un sacco di belle e coreografiche azioni nonchè frasi il cui scopo, nel secolo corrente, secondo voi quale è? Io credo, chiamare in un altro modo per rendere meno sgradevole a chi da fuori giudica ciò che di fatto ho compiuto: un'azione eseguita mediante determinate tecniche il cui scopo finale era quello di abbattere la mia preda.
In altre parole, eliminare quello che in quel momento era il mio - inerme perchè disarmato - avversario.
La sostanza non è cambiata.
Allora, Marcello: spiegami che differenza c'è se ciò che faccio invece di addestramento lo chiamo allenamento. Che differenza c'è per me, quando poi non fa alcuna differenza per chi dovesse giudicare il mio comportamento dall'esterno?
Mentire a me stesso per sentirmi meglio con chi non cambierà opinione su ciò che faccio a prescindere?
Di questo passo, il soft air non si sdoganerà mai e non sarà di certo colpa di chi lo utilizza per altri finalità, come per esempio addestrare personale.
L'azione che viene stigmatizzata in ogni occasione è l'azione dello sparare contro qualcuno. E non ha importanza che lo si faccia con un 5.56 piuttosto che un 6mm soft air per chi ha deciso che softair=guerra.
Per colpire l'uditorio si fa ricorso a confronti con l'ambiente reale, insistendo peraltro a considerare "negativo" il concetto di "militare".
Allora, io sostengo questa linea, che poi è quella che ho adottato nel mio piccolo "terreno di caccia" o terreno dove pratico il soft air: caro signore, ciò che faccio non ti piace? Spiacente... ."
Ultima modifica di Etabeta; 07/09/2011 a 14:34
Credo che Marswallace abbia fatto quell'esempio per far capire che anche le parole hanno il loro peso. In un ambiente come quello del softair attuale certe parole sono macigni, e lasciano il dubbio che chi le pronuncia non sappia distinguere tra realtà e rappresentazione.
Esempio semplice: parlare durante una partita di certe cose, se la si vive come rappresentazione, è normale. Nightrider diceva in un altro thread che nel suo club creano addirittura dei personaggi per le loro giocate FTH: è quasi come una rappresentazione teatrale, è normale che durante la giocata si parli come se fosse tutto vero. E' meno normale che al di fuori della giocata la gente parli delle partite in termini di "addestramento" od "esercitazione".
Da una parte abbiamo persone che "fanno finta". Dall'altra abbiamo persone che parlano come se fosse tutto vero. E' una differenza sottile ma c'è.
esattamente.
Se invece dicevi ci 'stiamo addestrando', cambia tutto di nuovo.... perchè 'addestramento' vuol dire la stessa cosa, ma si usa solo in ambito militare in vista della guerra.
Se dico "i calciatori si stanno addestrando', al massimo sto dicendo che il loro allenatore è esagerato, neanche fossimo in guerra.
guarda, le discussioni sui limiti del linguaggio sono sempre un casino (ho fatto un master in editoria, e per le definizioni da mettere sul vocabolario garzanti 2011 parlavamo ore), ma fidati che non mi sto arrampicando sugli specchi.
La gente non vuole altro che scoprire che non facciamo soft air perchè ci piace il softair, ma perchè ci piace qualcos'altro.
quindi si chiedono cosa, e si fanno un sacco di pippe mentali.
Ultima modifica di marswallace; 07/09/2011 a 14:41
Credo che la differenza sia solo un sottile livello linguistico tra due termini sinonimi!
duca, assolutamente no, e te lo dimostro subito, ispirandomi a un fatto realmente avvenuto.
ti faccio un esempio di come si può finire triturati da un giornalista bastardo, in diretta TV.
Il giornalista va dal presidente di una nota ASD, e gli chiede in diretta:
"Stavo leggendo qua della vostra direzione esercitazione"
"Sì, mi dica"
"Per cosa vi state addestrando?"
"eeeh"
"Bè, se vistate addestrando -e c'è scritto qua, nero su bianco -, lo farete per quacosa, no? mica per niente"
"No, no, per niente... E' una simulazione"
"una simulazione per addestrarsi meglio a qualcosa. Per cosa vi addestrate? "
"per divertimento"
"Addestrarsi per niente è come lavorare gratis. Che senso ha? No, la verità è che voi addestrate mercenari"
il presidente è fottuto.
se invece legge "torneo", "gara", eccetera, è morta sul nascere.
Vi lascio con una battuta, così sorridiamo, sennò non lo facciamo mai.
Per rispondere all'amicone eta beta, sparo a soft air proprio per non sentire il bisogno di sparare sul serio a qualcuno. A me basta...![]()
Ultima modifica di marswallace; 07/09/2011 a 14:57