In effetti, è questo l'anello debole della catena, insieme all'omertà imperante prospettata da Marswallace.
L'orgoglio softairista (softgunner proud) con cui molti crescono o sono/sono stati cresciuti, l'illusione (nuovamente, spesso, indotta da soggetti chiave della nostra disciplina) di una diversità da politici, calciatori, giornalisti ... in una parola dalla Società civile, fanno sì che, anche davanti a prove inoppugnabili, a balle colossali, a megalomania e mitomania autoreferenziante ... molti dei "nostri" rimangano passivi e consenzienti.
Purchè blanditi da parole quali "noi softgunner orgoglio dell'Italia", "noi sportivi", "noi però odiati", "noi patrioti", "noi nemici dei politici che vogliono fregarci, dei giornalisti e gli ambientalisti che vogliono toglierci il nostro SPORT" (fino alla chicca finale: "stiamo lavorando per inserire un rappresentante dei softgunner all'interno della Commissione Armi del Ministero degli Interni").
E' un male italiano ... oppure umano (ma anche più italiano!): pochi farabutti e la massa pecorona che pur sapendo/vedendo/soffrendone le ricadute negative non fa nulla per invertire la tendenza.
Il coinvolgimento/piagnucolato NON coinvolgimento dei giocatori dell'ASD Black Water e l'arroganza che ne distingue alcuni interventi ne è un esempio lampante.
La difesa delle motivazioni dei Black Water effettuata a suo tempo da alcuni iscritti all'evento, altro segnale e una sorta di sindrome di Stoccolma.
Il garantismo peloso offerto da chi partnershippava l'evento no, ribadisco ... quella è malafede e incetta de' "il nemico del mio nemico è mio amico".
Le nomine che alcuni Enti offrono e distribuiscono sono un sistema per coinvolgere e di fatto favorire correità nell'andazzo inaugurato dalla (cattiva) interpretazione della Legge Finanziaria 2003 e la disinformazione effettuata a mezzo stampa e Facebook creano aspettative e referenze in realtà inesistenti perchè NON suffragate da esperienza, strutture, Associazioni articolate e con una catena di responsabilità verificate.
La fedeltà e la disponibilità a coloro che vengono percepiti come "capi", "sdoganatori", "difensori" "San Pietri con la chiave per accedere al giro giusto" o "la vincita del concorso e dell'ASG in palio" portano a non saper scindere gli interessi che ci sono dietro.
Neanche nel caso di negozianti che sommano in sè l'incarico di presidente di ASD, coordinatore del locale Comitato, referente dell'Ente sportivo) .. ma insomma, possibile non venga il dubbio che questi one-man-show vadano "osservati" un pochino più da vicino e non buttati giù come fosse acqua fresca?
Mi scuso per l'accostamento ma ... leggo spesso osannare Ghermandi, Malamakumba, Kadmillos, EtaBeta, l'ASNWG, il Berget, il torneo Caio e l'evento Sempronio.
No, a scatola chiusa non va bene, e fintanto che molti rifiuteranno misurare e farsi misurare ... la disinformazione, le illusioni, le truffe continueranno.
Perchè non è vero che essendo softgunner siamo/sono i buoni e i diversi ... siamo/sono esattamente come tutto il resto dell'Umanità che ci circonda.
Vari ed eventuali ...
Così, esiste un sistema per evitare il ripetersi di fatti come al Red1?
A mio avviso, un sistema meramente burocratico (scambio di Statuti, controlli incrociati Ente/ASD permessi ...) ha comunque delle controindicazioni. Falsificazione, superficialità nella valutazione viziata da vincoli, cambiamento di alcune condizioni (affiliazione, permessi, Direttivo) possono vanificare il famoso "pezzo di carta".
A mio avviso l'elemento centrale dell'affidabilità rimane la persona.
Conosciuta, misurata nella sua interezza, con le sue capacità, la sua storia ... anche i suoi limiti.
Ma con un metro "cablato" sulla realtà e non forgiato dal nostro (umano) bisogno di illusioni.