Questi due punti di vista possono sembrare alternativi, in disaccordo tra loro, ma in fin dei conti il concetto che descrivete è lo stesso... E' vero, il negoziante può tener conto che se fa un'opera deve dare la garanzia e quindi alzare il prezzo, può farlo, rientra nella sua libera autonomia contrattuale (fa le cose al prezzo che vuole). Tuttavia, se fa una cosa senza tener conto del gravame dell'obbligo di garanzia, non aumentando quindi il prezzo, non per questo sarà esonerato dall'obbligo di garanzia!! Come la legge gli consente di determinare il prezzo, gli impone di garantire la bontà dell'opera... Se invece che a 50 euro ti fa l'opera a 5 euro è comunque tenuto a darti la garanzia.
La garanzia può essere esclusa pattiziamente dalle parti se tra queste non c'è "rapporto di consumo", cioè se non sono, da una parte, una persona fisica e, dall'altra, un'imprenditore o professionista (per dirla semplificata); tuttavia nel nostro caso capita sempre che ci sia rapporto di consumo quindi la garanzia non può essere esclusa nemmeno pattiziamente perché la legge dispone, con norma inderogabile, che ogni clausola volta a limitare gli obblighi che la legge impone al produttore (tra cui la garanzia) è NULLA, quindi anche se dite al venditore: "ok cambiami la molla a 5 euro e facciamo che non mi dai la garanzia", questo è COMUNQUE obbligato a darvi garanzia.