LIKAONE KISSA BRAVO - RESOCONTO SENTINELLE DEL MINCIO
Partiti il sabato pomeriggio, arriviamo a Trieste prima delle 18.00
Ci sistemiamo nelle roulotte e aspettiamo l'ora di cena raccontandocela un po'.
Come negli anni scorsi, il ristorante sloveno offre un'eccellente grigliata di carne, ricoperta da una montagna di patatine fritte.
Le ore scorrono in allegria, si salutano vecchi amici e, piano piano, arriva l'ora di rientrare al campeggio.
La sveglia è alle 6.30
Dopo un'ottima colazione, siamo pronti per l'infiltrazione in territorio ostile; alle 7.30 entriamo in azione.
Per metà squadra questo è il primo evento veramente impegnativo, per cui la formazione di marcia prevede coppie formate da elementi di diversa esperienza, in modo da mantenere un certo equilibrio nei movimenti.
Sin dai primi minuti di gioco notiamo una forte attività di pattuglia da parte avversaria, per cui siamo costretti a diverse soste e ad allungare il percorso di avvicinamento al nostro primo obiettivo.
Alle 8.15 il primo scontro con un pattuglia nemica composta da almeno sei elementi. La batteria mi abbandona, ma l'ingaggio viene vinto.
Dopo circa venti minuti arriviamo nei pressi del primo obiettivo, nel lato sud-ovest del campo.
Le sentinelle avversarie individuano i nostri scout; divido la squadra in due sezioni per tentare un attacco a tenaglia. Purtroppo, la sezione inviata a aggirare il dispositivo avversario si scontra con una pattuglia della difesa mobile e viene eliminata, mentre l'altra sezione subisce un tentativo di aggiramento su tre lati.
Si accende lo scontro, ma mi è chiaro che abbiamo scarse possibilità di successo. Dopo un buon quarto d'ora siamo decimati e, fra l'altro, un'altra squadra in interdizione ha iniziato a ingaggiare il nostro stesso obiettivo.
Ci sganciamo.
Dopo avere atteso il tempo per il rientro in vita, ci muoviamo per andare al secondo obiettivo.
Lungo la marcia di avvicinamento incappiamo in due squadre della difesa mobile che, dopo un momento di sostanziale parità, riescono a eliminarci.
Approfitto della pausa forzata per fare il punto della situazione coi ragazzi e per evidenziare gli errori più evidenti sin qui commessi.
Ripartiamo e, dopo aver cercato di passare attraverso un muro di rovi risultato impenetrabile, incocciamo su due piccole squadre della difesa mobile che vengono, in rapida successione, eliminate.
Ripresa la marcia, arriviamo in vista del nostro secondo obiettivo, ma siamo costretti a cambiare la nostra direttrice di attacco per la presenza di due operatori sniper, i quali ci chiedono di non agire vicino a loro per non smascherarli.
Torniamo sui nostri passi per attaccare dall'altro lato, ma veniamo ingaggiati da una squadra che, poi, si rivelerà essere dell'interdizione come noi.
Chiarito l'equivoco, iniziamo la manovra di attacco a tenaglia sull'obiettivo che, ovviamente, ci sta attendendo.
La manovra riesce e l'obiettivo che poi si rivelerà essere l'HQ, viene preso.
Ci allontaniamo di un centinaio di metri e sostiamo all'interno di un cerchio di pietre per rifocillarci.
Siamo costretti a interromperci per via di un attacco da parte della difesa mobile avversaria che, dopo un lungo ingaggio, riesce a eliminarci.
Rientrati in gioco ci muoviamo verso il nostro terzo obiettivo, la “ferrovia”.
Lungo il percorso veniamo ingaggiati da due elementi della difesa mobile che ci rallentano per alcuni minuti, prima di riuscire ad eliminarli.
Arrivati nei pressi del terzo obiettivo verifichiamo la possibilità di effettuare un tiro sniper, ma i nostri scout vengono individuati dalle sentinelle avversarie.
Si accende uno scontro, subiamo un aggiramento, effettuiamo noi stessi un aggiramento e, alla fine, veniamo eliminati.
Riprendiamo la marcia verso il nostro quarto obiettivo; arrivati a poco meno di cinquanta metri dallo stesso, ci fermiamo per decidere la tattica, ma veniamo ingaggiati da due elementi alle nostre spalle.
Respinti questi operatori, subiamo un ulteriore attacco che riusciamo a rintuzzare con successo.
La squadra si muove meglio rispetto alle prime ore di gioco e questo mi piace.
Ci spostiamo velocemente per aggirare l'obiettivo e, presa posizione, affidiamo ad Aquila il delicato compito di tentare un tiro sniper contro l'ufficiale avversario.
Il nostro non solo riesce ad eliminare l'ufficiale, ma anche i restanti operatori della difesa ; tuttavia quest'informazione l'apprenderemo solo successivamente.
Nel frattempo, subiamo un tentativo di aggiramento che riusciamo a stroncare.
Recuperato Aquila non riusciamo a capire come sia la situazione dell'obiettivo, per cui lo attacchiamo in forze e lo eliminiamo. Veniamo così informati che, in realtà, Aquila era già riuscito a neutralizzarlo da solo...
Oramai non manca molto alla fine della partita, ma cerchiamo lo stesso di raggiungere il quinto obiettivo. Purtroppo, subiamo un ingaggio da parte di due squadre della difesa mobile che, dopo un intenso scontro, riescono a eliminarci.
Dopo un tentativo a vuoto di prendere contatto col quinto obiettivo, la partita termina e rientriamo al campeggio.
Salutati gli amici vecchi e nuovi, iniziamo il viaggio che ci riporterà a casa.
Come sempre, sul campo di Trieste la fatica e il divertimento si fondono in un tutt'uno e questo, unito alla perfetta organizzazione, rende le giocate realizzate dai SAT Tergeste degli eventi imperdibili.
LA MAPPA DEL CAMPO CON LA ROTTA SEGUITA; LE X RAPPRESENTANO I QUATTRO OBIETTIVI ATTACCATI
Doc
Sentinelle del Mincio