Dato che la seconda guerra mondiale si chiama “Mondiale” e non “guerra crucco-americana” ho deciso che, per allargare i nostri orizzonti potremmo iniziare a fare delle guide setup con informazioni specifiche sulle nazioni che non trattiamo mai, quindi aprirei le danze giocando in casa:
Regio Esercito Italiano ’40 – ‘43
Fanteria in uniforme continentale
UNIFORME:
L’uniforme da truppa continentale standard all’inizio della guerra ha visto pochissimi cambiamenti in questo periodo e consisteva in:
- copricapo a bustina o cappello alpino
- blusa in lana in pattern grigio-verde con collo aperto su cui venivano cucite mostrine colorate della divisione di appartenenza, i modelli erano chiamati 1933, 1937, 1940 e 1942, le differenze tra il ‘37 e il ‘33 sono solamente l’aggiunta di una cintura regolabile in panno chiusa da una fibbia in metallo (nel 1939 per i sottufficiali venne fornita una tunica di materiale migliore e con una fibbia copiata da quella dell’aviazione).
Il modello ’40 sostituì il collo nero dei modelli precedenti con uno in panno grigio-verde su cui venivano ancora cucite le mostrine e aggiungeva una nuova cintura regolabile con 2 bottoni al posto della fibbia in metallo del modello ‘37
Il modello ’42, a causa della scarsità dei materiali, fu prodotto con un design più semplificato e usando tela per la fodera interna.
camicia e cravatta grigio-verde.
Nel conflitto, la truppa del Regio Esercito utilizzò generalmente i corredi di panno
Modello 33/37/40 parzialmente adattata al tempo di guerra (Alpi; Grecia; territorio metropolitano)
Modello 40 (reparti mobilitati dall’inizio del conflitto)
Modello 42 in tessuto "doppia faccia" (1942-43)
Completo "da fatica" in tela di cotone bigia (usati nel periodo estivo, spesso i pantaloni in tela con le giubbe in panno)
Di fatto si può scegliere la giubba che si preferisce dato che sono state viste uniformi con il collo nero anche dopo l’armistizio, solo i modelli 42 sono limitati ad un determinato periodo.
- pantaloni di lana in grigio-verde (tra pantaloni e giacca, nonostante nominalmente dovrebbero avere lo stesso colore spesso si notavano differenze, dovute al fatto che la giacca non veniva lavata molto spesso, mentre i pantaloni venivano lavati una volta ogni 2 settimane, questo alla lunga li rendeva più chiari della giacca) che venivano chiusi alla caviglia con fasce mollettiere
L’uniforme da ufficiale differisce da quella da truppa dalla migliore fattura e dai migliori materiali utilizzati, veniva chiamato cordellino, spesso si notavano anche colori diversi da quelli da truppa, più grigio chiaro che grigio-verde.
- scarponcini tinti di nero M1912
- i soprabiti erano sostanzialmente di tre tipi:
- mantellina a ruota per truppe alpine mod.29;
- cappotto per armi a piedi in lana o fibre artificiali mod.37;
- pastrano per armi montanti mod.37
mantellina a ruota alpina, questo è un modello tardivo di guerra inoltrata, con stellette al bavero in stoffa e chiusura del colletto con bottone anziché con un gancetto metallico
Cappotto per armi a piedi, qui nel modello detto ’40 per la semplificazione dei paramani rivoltabili non più a punta.
Di taglio a sacco, con bottoniera coperta a 4 bottoni, paramani rivoltabili sorretti da bottoncino di frutto, bavero dotato di pattina per tenerlo rialzato.
Ai lembi inferiori sono presenti 2 linguette con altrettanti bottoni, per poterli tenere sollevati e facilitare i movimenti.
Vi era anche un modello per bersaglieri ciclisti con ai paramani delle linguette per stringere i polsini, così come per il modello da paracadutista.
- elmetto di acciaio M1933 con fregio del reparto di appartenenza
Per le truppe alpine non è fondamentale procurarsi il porta-nappina, entrato in uso sul finire del '40, e da varie foto della avanzata in Russia si vede la nappina infilata nel foro di areazione sinistro del 33.
Per i bersaglieri al contrario è indispensabile il supporto per il piumetto, si può utilizzare quello post bellico riverniciato che si trova con facilità
ecco i fregi da dipingere a mascherina in queste tabelle:
1)Maresciallo d’Italia, Generale d’Armata, Comandante designato d’Armata, Generale di Corpo d’Armata (fregio dorato) - Generale di Divisione, Generale di Brigata (fregio argentato, spesso con sfondo di color robbio) - Ufficiali di Stato Maggiore (fregio nero)
2) FANTERIA - Nel tondo andava il numero del Reggimento o la croce per le Scuole.
3) CARABINIERI REALI
4) CARABINIERI REALI - Fregio adottato dal 9 marzo 1938. Fregio dipinto di argento su elmetto nero.
5) GRANATIERI
6) BERSAGLIERI
7) ALPINI
8) PARACADUTISTI
9) CAVALLERIA - Nizza, Piemonte Reale, Savoia, Genova.
10) CAVALLERIA - Variante adottata in data 20 Agosto 1935
11) CAVALLERIA - Novara, Aosta, Firenze, Vittorio Emanuele II.
12) CAVALLERIA - Saluzzo, Monferrato, Alessandria, Guide.
13) CAVALLERIA - Scuole, Centri rifornimento, Depositi cavalli stalloni, Palafrenieri.
14) ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
15) REGGIMENTO MISTO ARTIGLIERIA SARDEGNA
16) ARTIGLIERIA A CAVALLO
17) ARTIGLIERIA LEGGERA
18) ARTIGLIERIA DA MONTAGNA
19) ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
20) ARTIGLIERIA PESANTE
21) ARTIGLIERIA DA COSTA
22) ARTIGLIERIA CONTRAEREI
23) GENIO DI CORPO D’ARMATA
24) GENIO ALPINO
25) GENIO MINATORI
26) GENIO FERROVIERI
27) GENIO PONTIERI
28) GENIO TELEGRAFISTI
29) GENIO RADIO TELEGRAFISTI
30) SERVIZIO CHIMICO
31) AUTOMOBILISTI
32) AUTOMOBILISTI - Variante adottata il 10 Giugno 1936
33) CARRISTI
34) BATTAGLIONI CARRI D’ASSALTO DELLE DIVISIONI MOTORIZZATE - Lo stesso (senza croce) per la FANTERIA CARRISTA. 7.4.37.
35) BATTAGLIONI CARRI D’ASSALTO DI C. d’A. Adottato il 25.09.35
36) CARRI VELOCI DELLA BRIGATA MOTOMECCANIZZATA. 20.01.1937
37) GRUPPI CARRI VELOCI DIVISIONE CELERE. Adottato 11 Aprile 1935
38) ARTIGLIERIA MOTORIZZATA DELLA BRIGATA MOTOMECCANIZZATA. 7. Aprile 1937. Lo stesso fregio, ma senza raggiera nel tondo, per l’ARTIGLIERIA DELLE DIVISIONI MOTORIZZATE
39) COMPAGNIE MOTOCICLISTI delle divisioni celeri e motorizzate
40) SERVIZI TRASPORTI E TRAINO ANIMALE
41) COMPAGNIE MILITARI DI PENA
42) REGIA GUARDIA DI FINANZA
43) MAESTRI DI SCHERMA - UFFICIALI
44) UFFICIALI MEDICI (croce rossa nel tondino) e UFFICIALI VETERINARI (croce azzurra nel tondino)
45) UFFICIALI CHIMICI FARMACISTI
46) SANITA’ (con croce rossa), UFFICIALI DI AMMINISTRAZIONE (senza croce), SUSSISTENZA (con croce).
47) COMMISSARIATO – UFFICIALI
48) ARDITI
BUFFETTERIA
.- Buffetteria in cuoio verniciato 1909 con baionetta per fucile 91
Alcuni elementi della buffetteria 1907, il tascapane, la maschera antigas T35 e la borraccia da 2 litri (la borraccia in uso era da 1 litro ricoperta di panno grigio-verde)
maschera antigas T35 in gomma e porta maschera
- Per mitragliere di supporto: buffetteria da tiratore del FM Breda 30
- equipaggiamento invernale: Guanti in lana, muffole con interno in pelo,calzettoni,cappuccio anti pioggia Uose valdostane, passamontagna in 2 varianti di colore, guanti a “tre” dita, e strane muffole fatte con panno grigio-verde, probabilmente di fattura civile
- Zaino per truppe alpine, con le cinghie sotto la patta di chiusura per il trasporto della gavetta e lo zainetto aggiuntivo, che purtroppo non si presenta in ottime condizioni dato che mancano varie cinghie
NOTA BENE dato che non esiste un at the front italiano molti rievocatori che non possono o vogliono spendere centinaia di euro per una uniforme replica fatta in una sartoria storica possono avvalersi di uniformi svizzere e modificarle (qui intervengono zie, mamme, sarte o se stessi medesimi) con poca spesa...
Qui alcuni esempi di uniformi di un rievocatore e le modifiche da apportare:
Con questa tenuta si può ricoprire l’arco temporale che va dalla fine del 1940 sino al 1943, e poi oltre per le tenute della RSI
Per rievocare la campagna del giugno ’40 è fondamentale rivestire il colletto di panno nero, perché dalle numerose foto si vedono praticamente solo giacche mod.33 e mod.37.
la tenuta base, giacca e pantaloni realizzati partendo da una uniforme dell’esercito svizzero che con poche modifiche la fanno diventare quasi uguale ad un completo del REI.
Modifiche effettuate alla giacca:
modificato i polsini, chiudendoli;
modificato la bottoniera portandola da 4 a 3 bottoni;
fatto le 2 tasche posteriori alla cacciatora;
aggiunto il cinturino in vita;
ricavato i cannelli alle tasche inferiori;
Sostituito tutti i bottoni con degli originali in legno grigioverde;
Per i pantaloni sostituito i bottoni con degli originali in frutto;
Camicia e cravatta sono originali.
Giacca da truppa mod.33-37, mostreggiata da Artiglieria per divisioni di fanteria (artiglieria campale), in questo caso artiglieria someggiata (portavano il cappello alpino).
Ricavata da una giacca svizzera, facendo le seguenti modifiche:
-rivestito il colletto di panno nero, con l’aggiunta della profilatura giallo arancio tipica dell’artiglieria,
- modifica della bottoniera da 4 a 3 bottoni;
- sagomatura dei paramani diritti con il modello “a punta”;
- aggiunta della martingala posteriore, o in alternativa si può mettere il cinturino.
- mostrine da fanteria e gradi di formato grande in raion rosso introdotti nel 39, per un breve periodo quando i gradi passarono dai paramani alla spalla erano di colore nero
Confronto tra i paramani ed i gradi della giacca pre-bellica con la bellica mod.40
ARMAMENTO
- Fuciliere
bandoliera 1909 in cuoio tinto con 2 tasche portapiastrine (6 piastrine totali) e baionetta.
Carcano 1891 (fucile) 6,5x52 mm
Carcano 91/38 (moschetto)
Nel 1940 l'Italia entra in guerra e per problemi di tempistica, di logistica e di reperibilità delle nuove munizioni da 7,35 mm si ritorna al classico calibro da 6,5 mm.
I Mod. 91/38 modificati a 7,35 mm vengono ritirati e successivamente forniti come aiuti militari alla Finlandia, che nel frattempo era stata attaccata dall'Unione Sovietica.
In alcuni testi i fucili e moschetti ricamerati 7,35 mm vengono indicati semplicemente come Mod. 38, mentre per quelli calibro 6,5 mm si parla di 91/38.
Carcano 91/38 TS (moschetto truppe speciali)
- Mitragliere
Moschetto automatico beretta MAB 38
MAB 38/42
- Mitragliere di supporto
Mitragliatrice leggera/media Breda mod. 30
Ref pic
Qui si vedono molto il collo nero dei modelli di inizio conflitto
Soldati in uniforme modello 1933 o 1937
Soldato in M40
Fanti italiani in Grecia
Fanti in unione sovietica
alpini (o alpieri) nel 1940
alpini in ucraina
Spero di aver fatto cosa gradita, almeno per pura cultura, appena possibile sistemerò meglio questa e sotto aggiungerò un setup coloniale, da alpino e da paracadutista.