
Originariamente inviata da
Spectre_68
Nota di inizio: In alcuni punti uso il singolare, ma va considerato che questo “deb” e frutto dei pensieri condivisi con il mio spotter, il caro Motaba, quindi: leggete singolare ma e come fosse plurale…
Continuiamo con il nostro debriefing per questo “sfortunato” evento che ormai era giunto alla 4ª edizione che poi per varie motivazioni si è trasformato in una 1ª edizione.
Per la verità la scelta di partecipare (Spectre/Motaba) a questo torneo e non a quello di Attimis è nata da due motivi ben precisi: la nuova dislocazione dell’evento a Sella Nevea (luogo a 1200 metri molto simile alle nostre zone del Trentino), ma soprattutto per l’organizzazione capeggiata dal “famigerato” Seamad (Alex/Samuel) e combriccola che avevano pianificato anche le precedenti edizioni del torneo a Racchiuso.
L’utilizzo di quest’ultima zona è diventato ormai troppo ristretto sia dal punto di vista di ampiezza cartografica che scenografico: si conoscono ormai tutte le strade e tutti i sentieri…
Prima d iniziare con le considerazioni sulle poche ore di gioco, consiglierei a Seamad di andare a Lourdes, giacché ogni anno ne scede una!
Il torneo era partito sotto un buon auspicio e riprendeva personaggi delle scorse edizioni con una buona continuità della storia, e grande liberta d’interpretazione per i team. Forse qualcuno potrà obiettare che la formula è trita e ritrita, ma io credo invece che per chi ha partecipato alle vecchie edizioni, dare continuità alla storia sia molto interessante al fine di interpretare al meglio il proprio ruolo.
Quello che in primo luogo posso obiettare all’organizzazione, è sul fatto di non aver preparato o avvertito a dovere che le condizioni del tempo sarebbero state molto ostili, in modo da preparare i team sniper e chi organizza al peggio. Credo Infatti che questo meteo unito alla ragguardevole quota del campo (dai 1200 e più metri) hanno contribuito notevolmente, anche se non del tutto, alla fine prematura del torneo.
Per quello che riguardala la "contro" credo, anche se non tutta, si è rivelata ancora una volta il vero problema del torneo. Alcuni sono scappati prematuramente per la pioggia, senza magari pensare alle conseguenze sull’evento altri, dando defezione la sera prima, hanno messo in croce l’organizzazione del torneo già un po’ in crisi. Questo tipo di comportamenti danneggiano, come già detto, chi organizza ma ancor di più chi partecipa, che avendo speso bei soldi, ore di preparazione e o tempo sottratto alla famiglia, poi va via assolutamente non contento. Naturalmente questa cosa non deve essere una scusante per chi organizza, ma piuttosto un serio punto su cui riflessione in modo da evitare il problema nelle prossime edizioni.
Per quello che posso ire i team che partecipavano, li conosco da svariati anni, e non è gente che se la piglia sotto gamba, e nemmeno che rinuncia facilmente o abbonda per tempo ostile. Mi riferisco ad esempio ai SOCOM di Roma, irreprensibili anche sotto il diluvio, o ai cari Berretti Verdi o Sneaky, per citarne alcuni, che di queste cose ne hanno visto parecchie (o no Scudo!).
Quest’anno poi sì è messo in mezzo pure un meteo da paura! Ma da paura per davvero: non per fare lo sborone o il modesto, ma in montagna, e a quelle quote ci passiamo tutto l’anno per passione e per lavoro e devo dire che un nubifragio/grandinata come quello di sabato notte e domenica mattina ne ho visti di rado! Basta pensare che sulla strada che portava da Sella Nevea a Chiusaforte, quando siamo scesi, ci saranno state almeno quattro o cinque frane! In ogni caso la decisione presa, di sospendere credo sia stata ponderata e non semplice, ma quella più sensata anche per la sicurezza.
Non vogliamo dilungarci sull’analisi “tecnica” dell’evento ma dire solo che prendere in considerazione con estrema cura chi fa la controinterdizione, chi è messo in punti cruciali, o chi interpreta personaggi chiave di un evento, è fondamentale, anche se certe volte questa scelta può essere alquanto infelice; mi riferisco a defezioni (come detto sopra) dell’ultimo momento, mi riferisco alla scarsa preparazione di qualche parte della controinterdizione che dopo le prime avvisaglie di maltempo se ne sono andate lasciando scoperto un obj tiri primario… si resiste fino a quando l’organizzazione decide se abbandonare o no l’evento. Non c’è stato orgoglio da parte di questi: la parola che viene data deve essere mantenuta (non sto parlando di “Marcus” che aveva dei validissimi motivi per lasciare) ci si arrangia e si rimette in piedi quello che il maltempo ha rovinato.
Per i ragazzi dei SOCOM, non ce ne vogliano per la nostra decisione alla mattina di domenica di non eseguire i tiri; quando ci siamo visti con Alex sul campo, ci è parsa l’unica soluzione sensata rimasta. Ormai era inutile andare avanti, a quel punto erano in gioco solo pochi team e in pratica la controinterdizione non ne esisteva più. Mi sembrava proprio di dover fare un tiro alla lattina…
Voglio rispondere ora al caro AndySniper già visto nelle scorse edizioni… e che saluto di nuovo… Si è vero che è imperativo far divertire anche chi organizza e aiuta il torneo ma credo che non va perso di vista che sono le coppie sniper che partecipano e gareggiano, e quindi se si lascia troppa libertà ai primi, i secondi ne risentiranno tantissimo. Credo che sarai d’accordo con me col dire che scorsa edizione del torneo e stata molto bella, ma che un grosso problema che e sorto, è stato quello della troppa liberta concessa che poi ha falsato alcuni OBJ della precedente edizione.
Chiudiamo ringraziamo gli orchi, il cuciniere e l’ottima idea di mantenere la taverna sempre aperta ma soprattutto Alex che con impegno e perseveranza porta avanti una manifestazione molto bella.
Alla prossima Spectre & Motaba.
