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Discussione: Il paese degli attestati et carta straccia

  1. #21
    Utente con Restrizioni Lv.1 L'avatar di mariobabo
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    Condivido pienamente..
    ma io penso che il problema in parte sia diverso o debba essere analizzato diversamente:
    _ il 90% dei corsi sono pubblicizzati su SAM o su altri siti, portali, ecc. che hanno quasi sempre annesso un forum. (non è una critica alla pubblicità, anzi per me fate bene, gira l'economia,ma continuiamo con il discorso)..
    .. ora voi direte che c'entra? Bhé invece c'entra e come, perché su quei forum "annessi" dove sono pubblicizzati tutti questi eventi, come sul WEB intero vi sono già le risposte e le info che vi daranno al 99% di quei corsi, (il restante 1% di info comprende il nome del "saggio").
    e voi direte ancora: bhé hai scoperto l'acqua calda! Ed è così, ma allora perché non si leggono queste guide e basta, e passano la domenica o nei campi da gioco o in famiglia??
    Semplice: Perché non hanno voglia ne la volontà, è questa è la prima motivazione che sta portando alla rovina del SA, e perché la ricerca dell' essere FAST porta la questi "bischeri" a fare ore di macchina e a spendere soldi purché alla fine gli sia fatto l'applauso e magari data la patch cosi possono fare i fighi nei campi.
    Quanti, ed è un fenomeno visibile in Sniper Area, si improvvisano sniper? Ma piuttosto che stare a leggere a riflettere su guide e vere raccolte di nozioni, preferiscono andare in vacanza a fare un corso da "sniper" e magari se ci scappa a mangiare bene.
    E' il soft air che sta cambiando secondo me in peggio, perché da Passione sta diventando moda.

    ps: con questo non voglio screditare ne SAM e gli altri forum/portali, ne tanto meno i corsi "seri" perché bisogna ricordare che ci sono a volte anche corsi seri, organizzati soprattutto da membri inerenti a SAM, che sono più che corsi, giornate di condivisioni di informazioni ma soprattutto di ritrovo insieme fra amici. Spesso quando vedo l'annuncio di un corso riesco a capire la sua VERA serietà dalla persona che lo fa (vecchiooperatorespecialeultraficoeplurimedagliato o semplicemente un softgunner con più esperienza che allo stesso tempo fa guide e rece) e dal "prezzo" (a scopo di LUCRO a grandi livelli, o semplicemente per ripagare il pranzo e le spese minime.)
    Per adesso no ho partecipato a corsi, ma se ne avessi la possibilità non mancherei a partecipare a quelli sniper o urban organizzati da "amici" di sam e fatti soprattutto per passare con passione una domenica insieme, è un po' la differenza che c'è fra i vari tipi di tornei.

  2. #22
    Soldataccio

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    Quote Originariamente inviata da Hope Visualizza il messaggio
    Beh... Ne riparleremo quando il Softair sarà annoverato tra le discipline olimpioniche
    Potremmo parlare però delle consulenze? Pubbliche e/o private.
    Chi ha un certificato è accreditato per farle... o sbaglio? Non conosco la materia però può essere uno stimolo per imparare qualcosa di nuovo.
    Ultima modifica di Molestolo; 07/06/2011 a 22:51 Motivo: ortografia

  3. #23
    Soldataccio

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    Quote Originariamente inviata da mariobabo
    Semplice: Perché non hanno voglia ne la volontà, è questa è la prima motivazione che sta portando alla rovina del SA...

    ...E' il soft air che sta cambiando secondo me in peggio, perché da Passione sta diventando moda.
    Non sono d'accordo con queste due affermazioni. Ci sono tanti giovani che stanno "crescendo" con un idea sana del Softair. E per come la vedo io la crisi del 29 sta passando e si sta ricominciando a usare molto più criterio rispetto a qualche anno fa

  4. #24
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    Soldataccio L'avatar di AHF
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    Ragazzi, non confondete aspetti apparentemente uguali ma molto diversi nella sostanza.
    Un conto è il corso organizzato dal singolo x, o dalla associazione y o pubblicizzato sul forum k e la rivista z.
    Altra cosa è il corso dall'Ente XXXX (al quale per legge le ASD tutte devono associarsi), che rilascia l'attestato e lo "spaccia" per riconosciuto dal CONI.
    La differenza fondamentale sta nella istituzionalità della figura dell'Ente, nella credibilità che l'Ente ha (o quantomeno dovrebbe avere) e nell'ufficialità che del (presunto) riconoscimento del CONI.

    Per dirla in parole ancora più chiare, un conto è se mi presento alla ASD come "salve sono AHF ed organizzo corsi di tecniche di pisciata tattica contro vento e rilascio attestato", ben diverso è se mi presento come "salve sono AHF responsabile dell'ente pisciatori contro vento a cui siete associati e vi organizzo un corso con rilascio attestato di maestri pisciatori contro vento, riconosciuto dalla massima autorità italiana in ambito sportivo".

    Credo, ma forse sbaglio, che se è ammissibile da parte del privato qualsiasi "provarci", un organo istituzionale dovrebbe invece mantenere un comportamento di ben altro profilo.

  5. #25
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    Quote Originariamente inviata da Drago nero Visualizza il messaggio
    Potremmo parlare però delle consulenze? Pubbliche e/o private.
    Chi ha un certificato è accreditato per farle... o sbaglio? Non conosco la materia però può essere uno stimolo per imparare qualcosa di nuovo.
    Non serve alcun certificato per fare consulenza. Serve avere competenza nell'argomento trattato, ed una comprovata esperienza. Se si tratta di consulenze specifiche (area medica, ingegneristica, psicologica e via dicendo) spesso è requisito fondamentale avere una laurea che abbia trattato quegli argomenti ed essere iscritti al relativo ordine professionale. Un consulente freelance di solito lavora per passaparola e/o conoscenze: quando lavorava da dipendente si è fatto un nome nel campo, ed ora lavora come libero professionista "vendendo" il proprio saper fare; un consulente dipendente di una società di consulenza di solito viene inviato dalla sua stessa società a fare consulenza presso dei clienti.


    Non vedo però come il softair possa essere appetibile come argomento per un qualsiasi tipo di intervento consulenziale...così come non riesco proprio a vedere che cosa potrebbe fare o dire un softgunner di rilevante in un'azienda od un ente pubblico.

  6. #26
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    Quote Originariamente inviata da GetSome Visualizza il messaggio
    Non vedo però come il softair possa essere appetibile come argomento per un qualsiasi tipo di intervento consulenziale...così come non riesco proprio a vedere che cosa potrebbe fare o dire un softgunner di rilevante in un'azienda od un ente pubblico.
    Ma che scherziamo?
    Mi ha appena chiamato Tremonti per sapere come faccio ad avere migliaia di euro di attrezzature buttate per casa, in continuo aumento, e far quadrare il bilancio.

    Indubbio che il softair stia mutando, le cose si sono stravolte negli ultimi anni.
    Se si dovesse fare un resoconto di tutti i topic che evidenziano cambiamenti, staremmo bene a contare per un bel po'.
    Il discorso per me deve essere messo in questi termini: "Il softair sta cambiando"
    -Ci adattiamo pace ed amen?
    -Continuiamo a rimpiangere i "beivecchitempiquandoeravamoquattrogatti"?
    -Cerchiamo di impegnarci nel nostro piccolo, a coltivare la "nostra" idea di softair (Perchè effettivamente, ognuno ha la sua)?

  7. #27
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    Soldataccio L'avatar di AHF
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    In realtà i "bei vecchi tempi" sotto alcuni punti di vista non erano così "bei", poca scelta di repliche e ricambi, poca scelta di buffetteria e mimetiche, problemi a rapportarsi con gli enti pubblici e con le FF.OO. ecc...
    Io credo che non sia tanto il softair a cambiare, si possono avere le più disparate interpretazioni, ma il softair resta sempre e comunque quello (sparo il pallino, il pallino ti ha colpito, sei fuori dal gioco), il problema a mio avviso è l'appetibilità del softgunner come consumatore.
    Attenzione, non come consumatore di beni di prima necessità quali pallini, repliche, ingranaggi, mimetiche et similia, bensì come consumatore da gabbare con le perline e gli specchietti.
    Ma, ancora peggio, è il fatto che questa considerazione del softgunner parte anche da chi i softgunner dovrebbe, riunirli, tutelarli, rappresentarli...insomma, una conto è essere stuprati per strada da uno sconosciuto, altro è essere stuprati dal proprio padre entro le mura domestiche.

  8. #28
    Mi domandavo come fare incazzare MALA, ma non mi ero accorto che lui si aggirava già dalle parti di casa mia armato di trinciapollo. Adesso non so come dire alla mia ragazza che diventerò la sua migliore AMICA !!!



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    Scusate ma perchè io per aggiustare un'ASG devo prendere una testata????E devo pure pagare???

    Ma questi vendono anche la fontana di Trevi?????????'

  9. #29
    Spina

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    Secondo me il discorso è semplice: ci sono i venditori di fumo, e ci sono sempre stati... Bisogna avere l'accortezza di riconoscerli.
    E' come i master universitari, ne fanno a migliaia, ma sono veramente pochi quelli che servono o danno qualcosa veramente...
    Inoltre dare un'attestato di meccanico per le asg è come darlo di riparatore di barbie, sarai un'esperto di montaggio/smontaggio giocattoli

  10. #30
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    Il problema dei tempi nuovi e dei tempi vecchi è una questione abbastanza complessa che implica i fatto delle trasformazioni storico-sociali-economche che ha attraversato il softair e continua ad attraversare..alla domanda se erano meglio i tempi vecchi o nuovi personalmente rispondo che sarebbe meglio prendere il meglio di entrambi, anche se in genere il softair "vecchio" in linea di massima mi piace piu' del nuovo.
    In maniera molto grossolana mi sento di affermare che il softair "vecchio" si basava molto piu' sulla sostanza, mentre il nuovo si basa piu' sulla forma, ma anche 10 anni fa esistevano cmq softgunner ceh amavano piu' la forma che la sostanza....
    Il softgunner di un tempo andava vestito con una vecchia libano rattoppata o una Roma'87 portata dal servizio militare o raccattata al mercato delle pulci, scarpe da trekking arancioni o alnfibi della polizia usati, occhiali da fresatore, guanti da biker, un Mc51 Marui ho un AK 47s con una batteria Large attaccata col nastro isolante di lato, e spesso un solo caricatore maggiorato, chi ne aveva piu' di uno ricorreva al giubbetto da pesca kaki, mentre i facoltosi sfoggiavano il loro sudafricano o il TVLB, si rendeva conto che con 30 m di gittata era inutile fare grosse manovre militari e quindi "simulazioni"... ma la domenica mattina magari ispirato da Rambo, si dava da fare, muoveva il culo, passava tra roveti che farebbero paura ad un cinghiale furente, comunicava a gsti con grande velocita' dato che le radio erano una cosa rara i imparvano a conoscere i punti di forza e i limiti dei compagni meglio di quelli dei loro parenti stretti, il softair finiva la domenica pomeriggio, senza forum, senza menate, e se si giocava co una squadra che nn si dichiarava si evitava di frequentarla e buonanotte a tutti..bhe..cosa dire...a me quel modo di giocare piaceva molto, anche se c'erano anche i lati negativi... la meccanica delle ASG era una cosa da iniziati di setta massonica, trovare ricambi era difficile, e sopratutto olto costoso..l'hobby di rendere "realistica" la propria ASG con custom o agening era praticamente fantascienza(dato anche dal fatto che le ASG eran di platica), la parola setup era praticamente ignota tranne che ai pochi appassionati di militaria che giocavano a SA...
    Adesso molti softgunner sembrano pupazzetti di GI JOE gia' belli pronti da essere messi in bacheca, oppure personaggi dei videogiochi usciti dalla schermo, con Marpat o ACU per emulare l'eroe videoludico, elmetto Fritz o Mich neanche se si lacovasse in miniera, tattico HSG, Blackhawk o Tactical Taylor da 500 euro strapieno di caricatori stanag el'immancabile M4 con 8 slitte piccatinny strapiene delle grip e degli accessori piu' inutili che si conoscano, e le patch che recano scritto "Molon Labe" o Infidel" delle quali gli stessi softgunner ignorano completamente il significato, spesso il softgunner cosi' agghindato al confronto del vecchio softgunner si muove piu' goffamente sul campo con un lavoro di squadra che lascia parecchio a desiserare... in compenso dedica piu' tempo al latocollezzionistico dell' Hobby...insomma come dire adesso il softgunner si sta trasformando, anche se per fortuna non totalmente, in cosplayer...
    Non voglio demonizzare o condannare questo atteggiamento, poichè uno puo' prendere dal softair quello che vuole e quello che lo soddisfa, ma personalmente alle nuove leve cerco sempre di trasmettere quell' adrenalina e quella emozione che il puro "combattimento con ASG" puo' dare, e spesso molti ammettono che in effetti questa cosa basilare è meglio della grande sovrastruttura nata in seguito.
    Con l'affermarsi del lato simulativo va da se che"illustri" tattici militari delle grandi manovre, paracadutisti col brevetto vecchio di 30 anni, pionieri del survival game anni'80 colgano l'occasione di salire in cattedra e cercare di lucrare il piu' possibile su chi di softair veramete giocato non sa un'emerita ceppa(scusate il toscanismo).
    Ultima modifica di GOTREK; 08/06/2011 a 23:27

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