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Discussione: Agenzia delle Entrate, registro del CONI e SSD/ASD

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  1. #1
    Utente con Restrizioni Lv.1 L'avatar di Blu-Vector
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    Blu Vector, ecco la risposta, tratta direttamente da un forum di commercialisti, riguardante la valenza ai fini commerciali di introiti in ASD provenienti da persone non iscritte ad alcuna ASD (definiti atleti autonomi).

    https://forum.commercialistatelematic...-sportive.html

    Come vedi, anche se con limiti (due eventi al massimo e proventi non superiori ai 51mila e rotti euro annui...) non c'è alcun problema fiscale per una ASD nell'incassare una quota di partecipazione da parte di persone (atleti...) "autonomi".
    Come capisci, si tratta di "interpretazioni", anche se espresse da professionisti del settore.

    Per il resto, io faccio sempre tesoro di tutto, anche delle fesserie. Perchè serve conoscere anche quelle, chiunque le proponga.

    Fine OT.

    Non posso consigliarti altro che di leggere meglio, sia i miei interventi che quelli di esperti commercialisti.

    L’art. 25 comma 1 della legge n.133/99 come modificato dall’art. 37 comma 2 lettera a della legge 342 del 2000 dispone la neutralità fiscale ( ai fini delle imposte sul reddito ) dei proventi conseguiti dalle associazioni sportive dilettantistiche nello svolgimento delle seguenti attività:
    - attività commerciali connesse agli scopi istituzionali
    - attività di raccolta di fondi espletata con qualunque modalità
    Tali attività devono essere realizzate con le modalità previste dal già citato Decreto Interministeriale del 10 novembre 1999, cioè con un massimo di due eventi l’anno e con il massimale di € 51.645,69 per periodo d’imposta.
    E’ bene precisare che l’esclusione dal reddito imponibile, nei limiti, sia del massimale monetario che del numero di eventi, riguarda i proventi realizzati sia tramite la vendita di beni che la fornitura di servizi, purché di modico valore, resi a fronte dell’erogazione di corrispettivi specifici.
    La CM 8/3/2000 precisa che rientrano in tale agevolazione:
    - Somministrazione di alimenti o bevande
    - Vendita di materiale sportivo o gadgets
    - Pubblicità effettuata nell’ambito della manifestazione o evento
    - Sponsorizzazione limitata all’evento specifico
    - Cene sociali
    - Lotterie
    Entro 4 mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale per le raccolte pubbliche di fondi deve essere poi redatto un apposito rendiconto…
    Per quanto sopra, se l’ASD organizza una manifestazione sportiva – connessa agli scopi istituzionali – a mio parere le quote di partecipazione alla stessa difficilmente possono essere fatte rientrare nella fattispecie prevista dall'art.37.
    Aggiungo per completezza le informazioni che il commercialista ho omesso, che in caso di raccolta fondi per i soli casi plausibili citati dal commercialista, bisogna necessariamente stilare un rendiconto separato, nel tempo limite di 4 mesi dall'evento, che illustri in modo chiaro e coinciso spese e le entrate dell'eventuale manifestazione cena ecc...
    Questo rendiconto dovrà essere poi presentato ai soci nella consuetudinaria adunanza di fine anno insieme al rendiconto finanziario sociale.

    B:V
    Ultima modifica di Blu-Vector; 12/12/2011 a 14:03

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