Reduce dalla scorsa esperienza e visto che mia cugina doveva disfarsi di una libreria, senza contare la discreta quantità di fucili che occupano la mia camera chiusi nelle valigie e il poco spazio a disposizione, mi sono ridato al "fai da te" per costruire questo nuovo modello "a 2 piani".
Prima di tutto, il progetto.
La progettazione è una parte essenziale del lavoro. Io volevo realizzare una rastrelliera in grado di ospitare due file di fucili, una sopra l'altra, e lasciare uno spazio per degli accessori.
Ho misurato le lunghezze dei fucili in casa dividendoli tra "lunghi" e "corti", escludendo comunqe fucili come l' M14 o l'M60, eccessivamente lunghi per potermi permettere di realizzare il mio progetto senza considerare che avrei dovuto alzare uno dei due spazi di 30cm solo per poter alloggiare i fucili sopra citati.
Siccome la libreria era comunque troppo bassa ho optato per la soluzione di abbasssare il ripiano più basso (la base) a livello del terreno (prima c'eerano 8cm di battiscopa che facevano da base alla libreria) aggiungendo con del legname di recupero 4,5cm di cornice che facessero da base (per non lasciare la base della fuciliera a livello delle piastrelle)
Nella foto sopra si possono notare i fori originali della base (in basso quelli fatti da me per poter installare la base a quell'altezza).
Per dare stabilità alla "libreria" ci sono 3 mensole fissate in modo "particolare": la base, quella di mezzo e il "tetto".
Il metodo consiste in un bullone che passa attraverso il lato della libreria, attraversa il centro della mensola per circa 5cm e si avvita in un dado appositamente filettato. Ciò fa si che stringendo il bullone la mensola si avvicini quanto più possibile al lato della libreria aumentando la stabilità.
Dado posto al di sotto della mensola
Per necesssità progettuali e per migliorare la stabilità, ho aggiunto una ulteriore mensola a circa metà altezza per creare lo spazio riservato agli accessori. Con le opportune lavorazioni è stato possibile fissare anche questa mensola col metodo del bullone - dado.
Montata la struttura si può iniziare con le rifiniture. Per migliorare l'estetica ho acquistato del feltro verde (viene venduto a mq in diverse colorazioni). Prendendo le opportune misure si può eseguire un taglio con un cutter (o taglierino). L'incollaggio avviene con della Vinavil stesa per bene con un pennello.
Nella base, per nascondere lo scalino che ho dovuto fare per compensare i tagli nei lati fatti apposta per i battiscopa (si sono fatti previdenti), ho tagliato un pezzo più lungo.
Attenzione perchè essendo molto spesso non si piega facilmente. Quindi per fare delle "curve strette" e cioè per passare dallo spessore del legno (circa 2cm) alla base dello stesso, la Vinavil non è sufficiente. Bisogna mettere delle punte di Attack per garantire un fissaggio forte ed istantaneo.
Da un'altra mensola si ricavano i paramano. Anche qui un disgno ben fatto aiuterà nelle operazioni di taglio. La larghezza dei paramani è varia e dipende dal tipo di fucile che dovrà alloggiare. Io ho fatto in modo che quella sotto, per i fucili lunghi, potesse alloggiare dall' M16 all' M249 e quella sopra più o meno di dimensione standard (circa 6,5cm ) in quanto i fucili "corti" hanno più o meno tutti la stessa larghezza del paramano.
Per il taglio ho usato un seghetto alternativo...non avendo altro. Se si fanno i semicerchi con una giusta angolazione non risulta paricolarmente difficile fare le curve.
A questo punto passiamo al montaggio degli alloggiamenti per i paramani, di seguito semplicemente paramani. Non avendo a disposizione più bulloni per riproporre il sistema usato per le mensole precedentemente, nonechè l'inutilità di fissarle con tale metodo visto che non devono sopportare un peso gravoso, ho optato per le classiche viti.
Per migliorare l'inserimento delle viti e per evitare che la vite entrando spaccasse il legno, ho posizionato i paramni e col trapano ho effettuato dei forellini dalla parete esterna fin dentro i paramani.
Quello di sotto.
Immagine generale.
Prima di procedere alla finitura col feltro, alloggio dentro tutti i fucili per assicurarmi che la larghezza dei paramani nel legno combaci con quella dei fucili.
Sotto.
Sopra.
Immagine generale.
Dopo qualche piccolo ritocco col seghetto siamo pronti alla finitura.
si rismontano i paramani in modo da poter prendere il calco con un pennarello direttamente sul foglio di feltro.
Una volta tagliato il feltro a misura, si passa la solita mano di Vinavil e si applica il feltro precedentemente tagliato.
Per un incollaggio migliore si posizionano delle tavole o delle mensole sul feltro appena incollato i modo da migliorare e rendere uniforme l'adesione.
E siamo al momento delicato: il plexiglas.
Fortunatamente dove l'ho acquistato effettuavano il taglio e quindi ho cercato di prendere le misure il più accuratamente possibile facendomi tagliare da un foglio 200x200x0,20 cm 4 ante della misura da me desiderata.
L'ideale sarebbe stato utilizzare il 4mm ma il prezzo era esattamente il doppio ed il plexiglas non è esattamente un materiale economico.
Stesa in terra la libreria e posizionati i fogli ho preso la misura per le cerniere (sui lati della libreria e sul foglio di plexiglas).
Ovviamente le ante non combaciavano perfettamente ed ho dovuto fare un discreto lavoro di limatura per evitare che i fogli si sovrapponessero. Comunque meglio più grandi che più piccoli, altrimenti non avrei saputo come far fronte al problema
Dulcis in fundo i cricchetti magnetici regolabili per tenere le ante chiuse.
Et volià, ecco il risultato a lavoro finito.
Per migliorare la stabilità, nonchè per evitare che diverse migliaia di euro si infrangano contro il pavimento della mia camera, ho ancorato la libreria al muro nonostante la stabilità generale mi sembrasse sufficiente.
Qualche foto coi fucili dentro.
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