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Discussione: Ma le ASD legalmente rioconosciute...hanno DIRITTO ad avere un campo?

  1. #11
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    Quote Originariamente inviata da JUMP62 Visualizza il messaggio
    Potresti chiarire quali sarebbero i soggetti legittimati?
    Il presidente della associazione, i componenti del direttivo o i singoli soci in possesso di eventuale delega?
    Dipende da cosa prevede lo statuto dell'associazione, o da cosa viene stabilito di volta in volta nelle singole assemblee se lo statuto non prevede nulla. La cosa più normale è che negli statuti si attribuisca al consiglio direttivo congiuntamente, o ai suoi componenti disgiuntamente, il potere di compiere atti in nome e per conto dell'associazione che rientrino nello scopo sociale.

    @ Grigio: a questo punto mi fai venire il dubbio, chiederò ad un mio amico notaio per sentire una terza opinione, vi aggiorno

  2. #12
    Spina L'avatar di lupo Icaro
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    Ragazzi grazie per le risposte!!!
    continuerò a guardare le novità su questa discussione mentre ne parlate tra esperti!

    Poi vi farò sapere come è andata con l assessore!

  3. #13
    Soldataccio

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    Questo forse può servire:
    Dal Vademecum delle ASD e di promozione sportiva CSEN ed.2011
    " Registro Nazionale delle Associazioni Sportive Dillettantistiche
    Il Decreto legge n.136 del 28/05/2004, convertito con legge 138/2004, prevede che il CONI, quale garante dell'unicità dell'ordinamento sportivo nazionale, sia unico soggetto certificatore dell'attività svolta dalle società ed associazioni sportive dilettantistiche e, quindi, del “riconoscimento ai fini sportivi” delle stesse. Il provvedimento ufficiale consente, in pratica, ai sodalizi affiliati solo alle Federazioni sportive nazionali e agli Enti di promozione sportiva di poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal vigente ordinamento in tema di cessione di compensi ad addetti tecnici ed amministrativi, di richiesta di impianti sportivi e contributi agli enti locali[...]"

  4. #14
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    @ Drago nero: il termine "riconoscimento" è equivoco e può trarre in inganno, perché da un lato c'è il riconoscimento come a.s.d. che serve ad ottenere agevolazioni fiscali, dall'altro lato c'è il riconoscimento di personalità giuridica che in soldoni serve a separare del patrimonio dell'associazione da quello dei soci.
    In questi ultimi post si parlava del riconoscimento di personalità giuridica, non di quello di cui tratta il passaggio che hai riportato


    Non ho ancora avuto modo di parlare col notaio, ma un consigliere comunale mi ha detto che loro danno permessi eccetera anche alle associazioni non riconosciute.

  5. #15
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    le Associazione Sportive Dilettantistiche DEVONO essere riconosciute con tanto di statuto altrimenti si incorre nel penale, in quanto l'associazione è composta da Soci, se vuoi andare a giocare con le ASG nel giardino di casa tua con i tuoi amici puoi farlo liberamente, ma non siete una associazione, siete un gruppo di amici che vuole passare un pomeriggio in allegria, inoltre se chiedete di essere invitati da un club con cui prendete contatti, il consiglio direttivo del club ospitante (che non vi conosce) è liberissimo di chiedervi di visionare il vostro statuto e il vostro documento assicurativo, e se non lo avete dubito seriamente che riusciate a giocare con altri club o a partecipare a gare ed eventi.

    Riguardo al campo, un club da statuto deve avere una SEDE LEGALE, ma tale può essere anche un garage dove fate le riunioni, ce ne sono diverse di associazioni senza un campo e il demanio civile può essere impossibilitato dal fornirvene uno (ma non obbligato), ma una cosa è certa, se non avete uno statuto depositato, è decisamente impossibile che ve ne assegnino uno, anche perchè il presidente della associazione nominato da statuto, si prende la responsabilità dell'area di gioco assegnata al club.

    qui su sam troverete tutte le norme e regole per comporre uno statuto da presentare poi per ottenere un campo.

    saluti e in bocca al lupo

  6. #16
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    15 Feb 2011
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    Quote Originariamente inviata da leon81 Visualizza il messaggio
    le Associazione Sportive Dilettantistiche DEVONO essere riconosciute con tanto di statuto altrimenti si incorre nel penale, in quanto l'associazione è composta da Soci, se vuoi andare a giocare con le ASG nel giardino di casa tua con i tuoi amici puoi farlo liberamente, ma non siete una associazione, siete un gruppo di amici che vuole passare un pomeriggio in allegria, inoltre se chiedete di essere invitati da un club con cui prendete contatti, il consiglio direttivo del club ospitante (che non vi conosce) è liberissimo di chiedervi di visionare il vostro statuto e il vostro documento assicurativo, e se non lo avete dubito seriamente che riusciate a giocare con altri club o a partecipare a gare ed eventi.

    Riguardo al campo, un club da statuto deve avere una SEDE LEGALE, ma tale può essere anche un garage dove fate le riunioni, ce ne sono diverse di associazioni senza un campo e il demanio civile può essere impossibilitato dal fornirvene uno (ma non obbligato), ma una cosa è certa, se non avete uno statuto depositato, è decisamente impossibile che ve ne assegnino uno, anche perchè il presidente della associazione nominato da statuto, si prende la responsabilità dell'area di gioco assegnata al club.

    qui su sam troverete tutte le norme e regole per comporre uno statuto da presentare poi per ottenere un campo.

    saluti e in bocca al lupo

    Ah si? E dove lo hai letto?

  7. #17
    Soldataccio
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    Quote Originariamente inviata da leon81 Visualizza il messaggio
    le Associazione Sportive Dilettantistiche DEVONO essere riconosciute con tanto di statuto altrimenti si incorre nel penale
    E' come dire che l'acqua è calda, una ASD per definizione si deve essere costituita e quindi avere uno statuto se no non è ASD ma associazione di persone, che ha comunque altre prerogative e richiede altri requisiti.

    Vorrei che filtrasse però un altro messaggio , per fare softair NON E' NECESSARIO essere ASD , si può fare softair nel pieno rispetto della legge e dei regolamenti senza esserlo, se si è ASD è semplicemente un ulteriore "bollo" che si appone all'associazione di persone (non intesa legalmente ma intesa socialmente, come gruppo di appassionati/amici/orda di tremors che ha deciso di condividere un esperienza di gioco ludica insieme) tale "bollo" impone una serie di limitazioni e dona una serie di benefici (soprattutto di natura fiscale) ma non è sugello di legittimità assoluta anzi spesso questa forma di "riconoscimento" (termine improrio) comportando un adeguamento a numerose norme porta l'ASD (impreparata) e risultare essa stessa "non a norma".

    Quindi il gruppo di amici va bene (quando è coperto da assicurazioni e rispetta rigorosamente la normativa legale in vigore) , ASD "va meglio" (anche qui purchè siano tutti i soci ben informati di quel che comporta essere ASD e abbiano tutti ben chiaro quali siano i vantaggi e quali gli obblighi che questa scelta comporta).

    EtaBeta è un esempio di "anarchico insurrezionalista" che ha creato gruppi di persone organizzate e coperte da assicurazione (ITAS se non erro) ma completamente estranee all'associazionismo (di qualsiasi forma) , se lui ci è riuscito (e ormai sono quanto 5? 6 anni?) è evidente che è possibile.

  8. #18
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    Non confondiamo riconoscimento ed affiliazione dell'ASD!
    Un'associazione può benissimo essere non riconosciuta, lo prevede il Codice Civile e, d'altra parte, sindacati e partiti sono tutti associazioni non riconosciute.
    Non c'è alcun illecito penale.
    Diversa è l'affiliazione che per l'ASD è fondamentale e, in particolare, costituisce condicio sine qua non per poter fruire della fiscalità agevolata.
    Tra l'altro praticamente tutte le ASD, qualsiasi sia lo sport praticato, sono associazioni non riconosciute ai sensi della disciplina civilistica (che, lo si ripete, non ha nulla a che fare con l'affiliazione al CONI, alle Federazioni e agli Enti di prmozione e serve invece ad ottenere l'autonomia patrimoniale perfetta).

  9. #19
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    Quote Originariamente inviata da leon81 Visualizza il messaggio
    le Associazione Sportive Dilettantistiche DEVONO essere riconosciute con tanto di statuto altrimenti si incorre nel penale
    Mi associo (scusate il gioco di parole ) a Doppler nel sostenere la scorrettezza dell'affermazioen di leon81, condividendo appieno il suo intervento (il n.18).

    Ribadisco, forse ultroneamente, una cosa importante: tenete ben presente che in gergo tecnico con "associazione riconosciuta" si indica un'associazione che ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica mediante un gravoso procedimento burocratico, non si indica invece l'a.s.d., alla quale non si richiede di essere un'associazione riconosciuta (nel senso tecnico del termine appena esposto).
    E infatti nella prassi le a.s.d. non son mai "associazioni riconosciute" (hanno la qualità di a.s.d., ma non sono associazioni riconosciute, anche perché una a.s.d. che chiedese il riconoscimento si darebbe la zappa sui piedi: le a.s.d. sono tali per godere dei vantaggi fiscali previsti dalla legge, e ottenere il riconoscimento di personalità giuridica comporta controlli invasivi da parte dell'autorità statale, tra cui ad esempio l'obbligo di presentare annualmente il bilancio.

    Chiarito questo, qualche post addietro si parlava della possibilità o meno, in capo alle associazioni non riconosciute, quali sono le a.s.d., di ottenere permessi dagli enti pubblici (es. farsi dare un campo per giocare) in proprio nome, o se tale possibilità fosse legalmente preclusa, con la conseguenza che le a.s.d. possano ottenere permessi dalla pubblica amministrazione solo in maniera mediata, non in proprio nome ma in nome della persona del presidente dell'associazione o di qualcun altro.
    Grigio ha riportato l'opinione del suo notaio, che sostiene che la p.a. non può dare permessi ad associaizoni non riconosciute. Anche io ho consultato un notaio e mi ha confermato una tesi basilarmente opposta, cioè l'ordinamento non preclude alla p.a. la possibilità di compiere atti i cui destinatari siano associazioni non riconosciute. Tale possibilità c'è, le associazioni non riconosciute possono farsi dare permessi in proprio nome dalla p.a.. Detto ciò, nella prassi, più di frequente gli enti pubblici richiedono, in aggiunta alle informazioni sull'associazione, anche che una persona fisica (spesso è il presidente dell'associazione) assuma su di sé la responsabilità per eventuali fatti che recassero pregiudizio all'ente, in modo da avere un soggetto solvente su cui rivalersi in caso sorgessero casini. A quest'assunzione di responsabilità si accompagna il più delle volte anche una fideiussione o polizza assicurativa per rendere sicuro il soddisfacimento di eventuali pretese della p.a. nei confronti del soggetto responsabile.
    Ultima modifica di Spago.bro; 21/04/2011 a 18:03

  10. #20
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    Quote Originariamente inviata da Lucapissio Visualizza il messaggio
    Mi associo (scusate il gioco di parole ) a Doppler nel sostenere la scorrettezza dell'affermazioen di leon81, condividendo appieno il suo intervento (il n.18).

    Ribadisco, forse ultroneamente, una cosa importante: tenete ben presente che in gergo tecnico con "associazione riconosciuta" si indica un'associazione che ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica mediante un gravoso procedimento burocratico, non si indica invece l'a.s.d., alla quale non si richiede di essere un'associazione riconosciuta (nel senso tecnico del termine appena esposto).
    E infatti nella prassi le a.s.d. non son mai "associazioni riconosciute" (hanno la qualità di a.s.d., ma non sono associazioni riconosciute ex art. , anche perché una a.s.d. che chiedese il riconoscimento si darebbe la zappa sui piedi: le a.s.d. sono tali per godere dei vantaggi fiscali previsti dalla legge, e ottenere il riconoscimento di personalità giuridica comporta controlli invasivi da parte dell'autorità statale, tra cui ad esempio l'obbligo di presentare annualmente il bilancio.

    Chiarito questo, qualche post addietro si parlava della possibilità o meno, in capo alle associazioni non riconosciute, quali sono le a.s.d., di ottenere permessi dagli enti pubblici (es. farsi dare un campo per giocare) in proprio nome, o se tale possibilità fosse legalmente preclusa, con la conseguenza che le a.s.d. possano ottenere permessi dalla pubblica amministrrazione solo in maniera mediata, non in proprio nome ma in nome della persona del presidente dell'associazione o di qualcun altro.
    Grigio ha riportato l'opinione del suo notaio, che sostiene che la p.a. non può dare permessi ad associaizoni non riconosciute. Anche io ho consultato un notaio e mi ha confermato una tesi basilarmente opposta, cioè l'ordinamento non preclude alla p.a. la possibilità di compiere atti i cui destinatari siano associazioni non riconosciute. Tale possibilità c'è, le associazioni non riconosciute possono farsi dare permessi in proprio nome dalla p.a.. Detto ciò, nella prassi, più di frequente gli enti pubblici richiedono, in aggiunta alle informazioni sull'associazione, anche che una persona fisica (spesso è il presidente dell'associazione) assuma su di sé la responsabilità per eventuali fatti che recassero pregiudizio all'ente, in modo da avere un soggetto solvente su cui rivalersi in caso sorgessero casini. A quest'assunzione di responsabilità si accompagna il più delle volte anche una fideiussione o polizza assicurativa per rendere sicuro il soddisfacimento di eventuale pretese della p.a. nei confronti del soggetto responsabile.
    ti ringrazio, hai detto quello che intendevo, solo che come al solito ho incasinato tutto , probabilmente mi sono appoggiato a fonti errate, ciao a tutti

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