.....e quanto lo sono effettivamente. reclute di tutt'italia, adesso sfogatevi senza peli sulla lingua e ditela tutta su chi pretende di comandarvi senza neanche sapere dov'è il nord.....
.....e quanto lo sono effettivamente. reclute di tutt'italia, adesso sfogatevi senza peli sulla lingua e ditela tutta su chi pretende di comandarvi senza neanche sapere dov'è il nord.....
secondo me la preparazione del "capo" è fondamentale. dote secondo me essenziale è il saper agire in maniera veloce e determinata, magari anche sbagliando, ma facendolo di testa propria
a quando il topic: "comandanti, lavatevi le ascelle"?
ahhhhhhhhh. tasto dolente! :d
nel mio club ho proposto che a turno si nomini un capo squadra a prescindere dal grado o dall'anzianità, generalmente sono sempre gli stessi a coordinare perchè non tutti desiderano prendere delle (seppur piccole) responsabilità. credo sia la cosa più diplomatica e funzionale, così si impara sulla propria pelle e se mai dovessero beccare il capo tutti saprebbero cosa fare.
ho visto molti talmente non abituati a prendere l'iniziativa, che una volta beccato il capo andavano nel pallone.... :d :d :d :d
sicuramente un caposquadra deve avere buone conoscenze di base di questa pratica.
le qualità mio avviso più importanti di un buon capo sono prima di tutto la leadership , il carisma (per dirla all'italiana) che deve portare la squadra a fidarsi cecamente delle sue scelte ed a seguirle sempre, la seconda invece è la capacità di delegare . non si può pretendere che un caposquadra faccia tutto , lui deve dirigere, deve essere eventualmente un tattico prendendo decisioni immediate durante lo scontro, non deve e non può avere la testa impegnata in altre millemila questioni , non deve e non può seguire altre questioni , ne fare da scout o da retroguardia e via dicendo ma deve essere una persona che delega (con capacità e coscienza) ad altri questi ruoli.
penso che se il carisma è una dote innata e quindi una persona la esercita in maniera istintiva mentre il saper delegare agli altri si impara e non è affatto facile.
sono a mio avviso queste le due qualità che distinguono un buon comandante da un comandante qualsiasi.
essere un buon comandante non e' facile e poiche' non esistono accademie, insegnera' l'esperienza.
tenacia: il cp deve resistere, se necessario sopportare e mai mai mai smettere di spingere verso la meta.
fede: il cp ha fiducia nel successo che verra', anche quando tutto sembra indicare il contrario.
spirito di servizio: il cp deve pensare prima alla squadra, poi alla squadra e se avanza del tempo deve pensare alla squadra.
umilta': degli errori degli altri parla solo dopo aver parlato degli errori del cp. l'idea buona non viene sempre dal cp, ma il cp deve riconoscerla al volo e difenderla, non importa chi l'ha partorita.
il carisma ne discende automaticamente e consiste nel trasmettere agli altri questi valori.
ciauz
complimenti, falco, molto interessante.
nessuno sarà perfetto, ma un cp che segue quelle regole può raggiungere grandi risultati, almeno a livello personale e di affiatamento nella squadra.
come fa a farsi rispettare un "comandante" che non ha i requisiti imposti da falco?
d'accordo ragazzi, tutto vero quello che dite, ma sono così diffuse queste doti nei cp che avete conosciuto, o ci sono invece molti palloni gonfiati che svolgono questo ruolo solo per anzianità o per presentu capacità......raccontiamoci le nostre esperienze deirette.......