son studiate per il mercato dei collezionisti japponesi, che pre le loro leggi nazzionali non possono assuolutamete detenere armi da fuocoSarà anche da collezionisti...ma con 12 "bucks" mi prendo quella vera e ci tiro al poligono.
Sinceramente non vedo quale guadagno possano avere a produrre repliche così costose (anche se fatte con i controattributi)...
Originariamente inviata da wild
Quoto ed aggiungo che non sono i soli: in molte nazioni detenere armi da fuoco corte, prevede trafile burocratiche non indifferenti e limitazioni spaventose...e non mi riferisco all'Italia, che dopotutto non è poi così restrittiva..la lavorazione con i "centri di lavoro a controllo numerico", indispensabili per raggiungere determinati standard qualitativi costa, sia nel real steel, sia nelle repliche: il problema, secondo me, è che ci stiamo avvicinando sempre più a prodotti molto vicini al R.S., il che potrebbe destare noie, dal momento che le armi non devono essere in alcun modo modificabili per sparare proiettili veri. Qualcuno si ricorda del revolver ritirato dal mercato per questo motivo? Non so perchè, ma temo che le repliche Inokatsu, per quanto meravigliose, con l'andare del tempo rischieranno la stessa fine...
Teo.
sicuro che non possano detenere armi da fuoco?, ho visto piu video di giapponesi che sparavano, a singolo, ma perlomeno avevano caricatori da 20 colpi...(ah ovviamente sparavano a modo loro....con un barrett m82 a tirare a 10 metri possono farla solo loro...), io sapevo che in giappone piu che altro fare il porto d'armi costava veramente molto.
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