ANTEFATTO
11 FEBBRAIO 1945 – ULTIMO GIORNO DELLA CONFERENZA DI JALTA – CRIMEA
Erano le h 15 Zulu quando finì la riunione della conferenza di Jalta che doveva decidere il proseguo del Mondo dopo l’ormai vicina sconfitta del III Reich.
Churchill, Roosevelt e Stalin avevano constatato con orgoglio che i Russi stavano per entrare in Berlino, gli Anglo-Americani stavano sfondando dopo il D-Day l’ultima resistenza della Wermacht in Francia e in Olanda, Truppe Brasiliane, Australiane, Belga, Inglesi e Francesi stavano liberando l’Africa Settentrionale, sconfiggendo l’ Africa Korps, quando arrivò un telegramma da Parigi, che Hitler stava preparando l’ultima arma segreta, la più potente arma mai costruita fino ad ora, un missile radio-guidato, lanciato da postazioni mobili capace di perforare qualsiasi carro armato fino ad ora progettato, utilizzato con soli 2 uomini ben addestrati e da oltre 30km di distanza, il V III.
La base era stata localizzata da alcuni esploratori dei Rangers a seguito dell’Operazione Avalanche del ’43 a Salerno, Italia, dove un piccolo laboratorio Tedesco occultato in mezzo alle montagne stava preparando il terribile V III.
Il laboratorio era ben difeso ed era guidato da uno spietato, astuto e sadico il Generale di Divisione Von Wyatt, un vero esperto in crimini di guerra e di armi segrete, che pur di realizzare la sua Arma Finale avrebbe pure preso capitali stranieri, ma ovviamente questi non sarebbero stati tollerati dal Fuhrer, che puntava solo su soldi, manodopera e difesa Ariana.
A seguito di questi fatti inquietanti Churchill ordinò una nuova conferenza segreta, mai resa nota agli storici, il cui potere mediatico avrebbe potuto rendere la Vittoria Finale a questo punto solo più un’ utopia.
Churchill fece uscire tutti gli addetti stampa, convocò il sottufficiale Smith dei Royal Marines, impose a Stalin e a Roosevelt una nuova conferenza con i Generali Wellington e Trafalgar dei Marines Statunitensi, il Colonnello Vasily Minsk dell’ Armata Rossa e il Capitano di Vascello Man della Marina Reale Inglese per studiare meglio il telegramma.
Dopo una lunga telefonata ai partigiani Francesi e Italiani, decisero di organizzare una missione alleata in Salerno per procedere con la completa distruzione del laboratorio Nazista e l’arresto del Generale Von Wyatt.
Roosevelt decise di affidare la Missione denominata “The Flags of our Fathers” (chiamata cosi in onore delle libere generazioni future, quando penseranno ai loro padri Eroi) a 2 squadre di Marines ben equipaggiate poi però a seguito delle proteste di Churchill e Stalin a cui seguirono quelle di Belgio, Olanda e Brasile si decise per una missione indipendente di un gruppo di arditi incursori di ogni Nazione belligerante.
Le proteste erano dettate dal fatto che questa operazione sarebbe diventata più famosa del D-Day, della Vittoria di Stalingrado, questa missione avrebbe racchiuso in sé l’intero esito della II Guerra Mondiale, e quindi ogni Stato Alleato avrebbe voluto vincerla, per essere lui l’Eroe protagonista che ha sconfitto i Nazisti.
Ogni Nazione facente parte dell’Alleanza Firmò il documento e pretese di essere nominata, aderirono a questa missione la V squadra Liberty dei Marines Americani, il XII Plotone Belga Bruxelles, il X Plotone Russo Moscow, la III sezione Sidney dell’ Australia, la IV Compagnia Bristol Inglese, il IV Plotone Rio del Brasile, il XV Plotone Olandese e il VII Fanteria Francese.
Il loro compito sarà quello di riuscire nella loro Missione, per il bene del loro Paese Prima e solo dopo per la Vittoria.
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