domani o al massimo lunedi mi faccio girare la versione pdf e te la mando subito
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Oramai dopo più di 10 anni da membro del Direttivo posso dirti che:
Anche se buona nelle vostre intenzioni, formare un direttivo di 7 persone è troppa roba.
Meglio un team affiatato formato da 3/4 persone, (sullo statuto quanti sono i membri del direttivo?) che fanno quello che c'è da fare.
Sbagliato è pensare che tutti gli iscritti vedano l'impegno per la squadra come lo senti tu; i soci sono di 1000 tipologie: quello che s'impegna dal primo giorno, quello che viene la domenica che non sà cosa fare, quello che dopo 2 game pensa di essere Rambo etc etc etc etc etc etc etc.
Il direttivo sceglie le linee guida e ne parla in Assemblea con i soci, motivandoli se possibile.
in ogni club c'è sempre un "nucleo" di onnipresenti ed altri piccoli nuclei di meno presenti/disponibili.
Ovviamente, ma non mi sembra il tuo caso: chi ha la fortuna di avere il 1° nucleo abbondante ha meno problemi.
c'est la vie...
Da vicepresidente del mio team,posso solo affermare una cosa...che la tua situazione è normale Fanta.....
Nei team ci sono gli Alfa e i Beta,esattamente come nei branchi di lupi.
Anche il mio è un team piccolo(14 persone),dove a sbattersi veramente siamo solo 3 o 4,gli altri diciamo "vivono di rendita".
Non dico che non vengano alle giocate o alle riunioni o non si rendano disponibili quando c'è da fare sacrificio,ma preferiscono rimanere defilati quando c'è da gestire la squadra.
Io credo sia normale,non tutti amano fare gli organizzatori o le primedonne,tenere contatti con gli altri team o organizzare amichevoli.
E' una cosa che deve venire dal proprio animo e che non può essere instillata con obblighi o timore di sanzioni.
Naturalmente quando c'è da decidere qualcosa di importante lo si fà tutti insieme(altrimenti non è una squadra ma un regime..).
E poi ti garantisco una cosa..troppi galli nel pollaio,alla fine portano solo alle scissioni(l'ho visto nel mio vecchio team),meglio avere un direttivo piccolo e motivato,che tenga comunque conto delle sigenze di tutti i soci,che avere di quei direttivi dove meza squadra ha una carica e dove alla fine si litiga anche per le inezie.![]()
Fanta, posso comprendere pienamente il tuo stato d'animo, ma, a volte, è bene che chieda cosa realmente loro vogliono, fare un favore al team "per l'amicizia" è controproducente per voi e per loro.
La sincerità va oltre ogni cosa, come l'amicizia. E' successo proprio ieri, parlavo con un mio carissimo amico che per "svogliatezza" o mancanza di interesse per il softair, ha il fucile guasto da mesi; gli ho semplicemente detto che se non ti piace il softair, non c'è nessun problema, amici come prima e più che mai.
la cosa secondo me è molto semplice riduci drasticamente il direttivo e le decisioni comunitarie, non arbitrariamente ma con un senso logico, ad esempio chi fa parte del direttivo si rende disponibile a fare delle determinate cose in un determinato perdiodo di tempo.
noi abbiamo fatto così ... (eravamo già solo tre nel direttivo) facemmo un incontro in cui stabilimmo degli obiettivi da svolgere per ognuno.. responsabile officina, registri, scenari etc... con una scadenza per svolgerli... vuoi sapere come è andata ??? dopo qualke mese ancora niente o quasi !!! quindi la soluzione è stata morte del direttivo, perchè era la sua naturale evoluzione.
quindi posso solo consigliarti di dargli fiducia e tempo, ma non troppo altrimenti dopo anni e anni che ti dedichi al softair otterai quello che altri fanno in due mesi.... quindi fai una bella prova "d'amore", e se le cose non migliorano vai a giocare da un'altra parte con altre persone !!! anche se sei lontano da altri club, in italia credo che a meno di un ora di macchina lo trovi....
fanta, come ti ha detto night, non ti dare troppa pena. da segretario ho cominciato da poco la mia vita nel 'direttivo' ma c'è sempre da venire a patti con la vita reale di ciascuno. chi si defila o vive di rendita, difficilmente lo fa con cattiveria, lo fa perchè sa di non poter mantenere ciò che potrebbe promettere alla squadra o ha paura di deludere.
se vuoi che più soci prendano parte alla vita della squadra fuori dal campo, dividi i compiti e assegnali.
questo non significa togliere impegni o responsabilità al presidente, che anzi, deve vigilare costantemente sull'operato dei suoi soci, ma implica che una fetta maggiore di loro si senta coinvolta per quello che è in grado di dare.
dosare il lavoro è fondamentale. di recente l'abbiamo visto in squadra. un compito troppo importante e consistente ha condotto alla defezione di un socio, che, per quanto avesse impegni vincolanti a monte col lavoro, ci ha lasciati un po' in braghe di tela.
non c'è da prendersela, da puntare il dito o da incacchiarsi, c'è solo da prendere atto che si è chiesto troppo.
siete nati da poco, non so cosa ci sia alla vostre spalle a livello di interazioni personali, ma al di là dei compiti, crea una famiglia, non una squadra e la motivazione verrà da se.
se devo fare qualcosa per gente che a malapena conosco e che vedo solo la domenica sul campo, la voglia mi scappa, se devo farlo per degli amici veri, quasi dei fratelli, la voglia c'è e ci sarà sempre.
mav
4 anni di presidenza di club con immensi sbattoni, dando il massimo per tutti, per il club, questa grande famiglia di amici in cui ci si rispetta e si divide tutto.. ieri doveva esserci una riunione straordinaria per l'elezione del direttivo 2011: eravamo in 5! in 5 per eleggere 5 cariche, con 3 deleghe aperte.. nel 2010 gli iscritti erano una ventina..
la riunione indetta 2 mesi fà in concomitanza di un evento 24h c'erano tutti.
in questa situazione di superficialità diffusa, come vita di club ma che si vede anche in campo quando ci sono i famigerati allenamenti l'unica cosa che ci è venuto in mente ieri è di stringere sui membri che davvero credono nell'associazione. Inutile illudersi che sia questione di tempo, la motivazione o c'è o non c'è, si vede subito.
Non perdere tempo a correre dietro a chi non sà bene se continuare, se fare o non fare.. ci rimette la TUA motivazione e determinazione perchè alla lunga ti stuferai. Concentrati sugli elementi che davvero dimostrano con azioni e presenza.
Gli altri faranno da bersaglio in allenamento, agli aventi staranno a casa!!!
Nella mia squadra vivo da molto tempo una situazione simile, essendo Vice-Presidente (ma praticamente presidente) ho provato non poco di risolvere la situazione, inutilmente.
L'unico modo di porre rimedio è fare un po' di pubblicità e invogliare nuove persone all'iscrizione, dopodichè si fa una cernita e i più volenterosi saltano fuori per andare a comporre la spina dorsale dell'associazione.
Nel mio caso si parla di un'associazione aperta da diversi anni, per cui cerco di salvare il salvabile. Quello che posso consigliarti di fare è non iniziare con il piede sbagliato. Se sai che non potrai mantenere aperto un club con un accettabile livello di operatività lascia stare. Crea PRIMA un gruppo di 8-10 fedelissimi (più altri dieci saltuari minimi) e POI apri l'associazione. E' la cosa migliore.
Ma sopratutto devi avere ben chiari gli obbiettivi del tuo gruppo: ad esempio se volete allenarvi per partecipare a tornei o volete solo giocare tra di voi. Se punti ad una squadra ristretta ma efficente o ad un folto gruppo di persone senza particolare esperienza. Se intendi fare allenamenti fisici esterni alla domenica o vuoi concentrare le attività solo di domanica. Se hai intenzione di instaurare un sistema di gradi e disciplina o vuoi fare una cosa pizza e birra, ecc...
Punto a una squadra da torneo e per giocate Milsim...